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Divieto per i cittadini italiani per il DPCM del 2 Marzo 2021
Un viaggio breve, 9 giorni da dedicare tutti ai parchi e alle savane dell’altopiano della Tanzania. Un paese che andiamo a scoprire nelle sue pieghe più belle e nelle sue popolazioni più interessanti. Le sterminate steppe della gente Masai, gli animali e le fiere dei parchi nazionali, le regioni dell’interno, il deserto aspro e inospitale del lago Natron, le nevi del Kilimanjaro.
In volo per Kilimanjaro (Tanzania aeroporto Arusha). Raggiungiamo Arusha ai piedi del Kilimanjaro la montagna sacra dalle nevi eterne. Fatte le provviste iniziamo un circuito che ci porterà a scoprire i parchi, i paesaggi, le genti più affascinanti della regione. Da Arusha puntiamo su Tarangire un parco nazionale con bellissima vegetazione e molti elefanti, da qui a Mto Wa Mbu che dalla cresta di una falesia domina il Manyara Lake. Scendiamo nel Lake Manyara National Park dove oltre alla fauna e agli uccelli acquatici potremo ammirare gruppi di leoni che solo qui hanno l’abitudine di sdraiarsi sui rami degli alberi.
Quindi raggiungiamo il Ngorongoro National Park ed effettueremo l’escursione sul fondo del cratere, sui suoi prati verdissimi tra migliaia di fenicotteri rosa che ne bordano il lago e il campionario di tutte la specie di animali africani che hanno scelto qui il loro habitat: sarà uno spettacolo indelebile. Lasciato il cratere spento più grande del mondo ci dirigiamo nel Serengeti National Park, probabilmente il più famoso parco africano immortalato in centinaia di documentari: gazzelle, impala, antilopi, waterbuck, giraffe, gnu, bufali, iene, coccodrilli, leoni, ghepardi, saranno da ora intorno a noi e non finiremo nè di guardarli nè di stupirci, sopratutto per la quantità, mentre il paesaggio ci lascerà veramente senza fiato.
Lasciato il Serengeti per una pista molto lenta ci dirigiamo verso est, a ridosso del confine con il Kenya, passando dal villaggio Sonjo di Sale e dal villaggio Masai di Loliondo, poco a poco il paesaggio cambia e si inaridisce, dall’alto della falesia all’improvviso ci appaiono gli sconfinati orizzonti che circondano il Lago Natron (o il Lago Eyasi) che costituisce una vera alternativa ai parchi nazionali chiusi nelle loro ferree regolamentazioni. Sulle piste del lago Natron ci si muove liberamente, l’ambiente non ha contaminazioni «turistiche» sia per la mancanza assoluta di una organizzazione ricettiva sia per l’assenza totale di visitatori stranieri. Campeggiamo alle falde del vulcano dalla forma perfettamente conica l’Ol Doinyo Langai, la montagna sacra dei Masai, un breve trekking ci porterà a scoprire una splendida cascata, un vero spicchio di paradiso terrestre. Lasciato il Natron riprendiamo la lunga pista che ci riporterà ad Arusha. Raggiungiamo l'aeroporto di Kilimanjaro per prendere il volo per l’Italia.
