ETIOPIA Viaggio di gruppo • Adventure • Africa Centrale
Partiamo insieme in un viaggio di gruppo, con un itinerario di 11 giorni per esplorare l'altopiano etiope, il Lago Tana e le spettacolari Cascate del Nilo Azzurro, visitando Gondar e le storiche chiese di Lalibela.
Etiopia: è necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese. Il visto per l'Etiopia viene obbligatoriamente rilasciato on-line dove dovrete registrarvi e pagare con carta di credito. Una volta che la richiesta online sarà approvata, si riceverà per e-mail l’autorizzazione a viaggiare in Etiopia. All’arrivo verrà apposto il timbro del visto.
Etiopia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie, consigliata profilassi antimalarica.
Viaggio di eccezionale interesse. Sotto il profilo dell'arte e della cultura tocca importanti località storiche dell'Etiopia: Lalibela, una delle meraviglie del mondo; Gondar, l'antica capitale dell'impero e Bahar Dar, punto di partenza per scoprire i tesori religiosi delle isole del Lago Tana. Bellissimi i paesaggi che si attraversano, profondamente suggestive le cerimonie religiose e vive di tradizioni. Per quel che riguarda la gente, la povertà è diffusa, molti i mendicanti, ma non vi è carestia. Agli occhi del viaggiatore è un incredibile salto nel passato, sembra di muoversi dentro i racconti della Bibbia. Il viaggio si svolge sull'altopiano a 2000-3000 metri di altitudine, in zone dove la guerra è finita da poco, quindi richiede un certo spirito d'adattamento. In particolare le strade sono sterrate, le distanze notevoli, le infrastrutture sono discrete, anche se la manutenzione è scarsa.
Dall'Italia ad Addis Ababa dove, preso possesso dei mezzi, subito partiamo verso il nord, in direzione del Lago Tana. Prima sosta per la visita al monastero di Debre Libanos, ricostruito più volte e vietata alle donne e proseguiamo per Bahir Dar, gradevole cittadina sulle rive del lago. Da qui una escursione in barca all'isola di Dek ed alle chiese e monasteri (Narga Selassie, chiesa a pianta circolare, monastero Ura Kidane Meriet ed il Kebran Gabriel), visitiamo le sorgenti del Nilo Azzurro e le belle cascate nei pressi di Tisisat. La pista corre sul bordo dell'altopiano lungo il canyon del Nilo, attraversando le valli degli affluenti e le praterie coltivate a cereali o adibite a pascoli, con i villaggi sparsi sulle colline. Lungo la pista che costeggia l'immenso Lago Tana, arriviamo a Gondar: del glorioso periodo in cui questa città è stata capitale dell'impero, sono rimaste mura, chiese e improbabili castelli medievali in stile portoghese, andiamo a visitare il complesso di Kweskwam e i Bagni di Fasiladas, appena fuori città, il Recinto Imperiale e la Chiesa di Debre Berhan Selassie con il suo magnifico soffitto dipinto con centinaia di volti di angeli dai grandi occhi e bellissimi affreschi alle pareti.
Riprendiamo la strada detta "degli italiani" e tra aspre montagne, superato il fiume Tacazzè, arriviamo ad Axum, dove potremo ammirare la stele portata via da Mussolini negli anni 30 e da poco "restituita" all'Etiopia. Axum, la città santa e culla del cristianesimo copto etiopico, è il luogo dove si dice essere custodita l'Arca dell'Alleanza, ha una storia di 2000 anni. E' solo alla luce di questo suo glorioso, millenario e anche leggendario passato che può apprezzare quanto è rimasto degli antichi monumenti, già considerevole, anche se molto deve essere ancora portato alla luce.
Proseguiamo per Adigrat e Mekele dove visitiamo le chiese del Tigrai, sono circa 150 costruite tra l'VIII e il XV. Lasciamo la strada asfaltata per la pista che percorre la valle del fiume Takazzé, verso Lalibela. Visitiamo gli enormi blocchi monolitici o semimonolitici scavati nel tufo, scolpiti dentro e fuori, con archi, colonne, finestre e talvolta decorati con splendidi affreschi e bassorilievi. L'Unesco ha terminato importanti lavori di restauro delle chiese che ora appaiono in tutta la loro bellezza. In ogni chiesa ci vengono mostrate dai sacerdoti le croci e i libri antichi, ovviamente dietro una nostra offerta.
Lalibela situata ad un'altitudine di 2700 m s.l.m. è famosa per le sue chiese rupestri attualmente incluse nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
La costruzione delle 11 chiese rupestri di Lalibela, scavate nella roccia tufacea, costruite senza muratura, né pietre né legname e collegate fra loro da cunicoli, fu iniziata alla fine del XII secolo divennero centro di grandi pellegrinaggi.
Le chiese sono dunque una rappresentazione dei luoghi santi. È opinione diffusa che alla loro progettazione e costruzione partecipassero i Cavalieri templari, scacciati a loro volta da Gerusalemme. Una ulteriore leggenda connessa a questo filone fa di Lalibela la sede, almeno per un periodo, dell'Arca dell'Alleanza di cui i Templari avevano la custodia. È invece evidente e storicamente documentata l'influenza, sull'architettura del sito, dello stile axumita.
Le chiese sono tutte denominate "Bet" (casa). Sono organizzate in due gruppi, separati tra loro da un canale artificiale che rappresenta il fiume Giordano.
In volo da Lalibela rientriamo ad Addis Abeba la capitale, alla città dedicheremo un giorno per la visita al Museo Nazionale ed etnografico dove è conservato lo scheletro di 'Lucy' con i suoi tre milioni di anni alle spalle. Acquisti al mercato, una cena tipica e la partenza per l'Italia.




