ETIOPIA STORICA Viaggio di gruppo • Adventure • Africa Centrale
Nel nostro viaggio attraverso l'Etiopia storica, esploreremo l'altopiano, visiteremo Gondar e il Parco del Semien, e scopriremo Axum e le chiese di Lalibela.
Donatella MOROZZI - Tel. 3355326889
Etiopia: è necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese. Il visto per l'Etiopia viene obbligatoriamente rilasciato on-line dove dovrete registrarvi e pagare con carta di credito. Una volta che la richiesta online sarà approvata, si riceverà per e-mail l’autorizzazione a viaggiare in Etiopia. All’arrivo verrà apposto il timbro del visto.
Etiopia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie, consigliata profilassi antimalarica.
Viaggio di eccezionale interesse. Sotto il profilo dell'arte e della cultura tocca le più importanti località storiche dell'Etiopia: Lalibela, una delle meraviglie del mondo; Axum, la città santa della cristianità copta, Gondar, l'antica capitale dell'impero e Bahar Dar, punto di partenza per scoprire i tesori religiosi delle isole del Lago Tana. Bellissimi i paesaggi che si attraversano, spettacolare il parco dei Monti Semien, profondamente suggestive le cerimonie religiose e vive di tradizioni. Per quel che riguarda la gente, la povertà è diffusa, molti i mendicanti, ma non vi è carestia. Agli occhi del viaggiatore è un incredibile salto nel passato, sembra di muoversi dentro i racconti della Bibbia. Il viaggio si svolge sull'altopiano a 2000-3000 metri di altitudine, quindi richiede un certo spirito d'adattamento. In particolare le strade sono sterrate, le distanze notevoli, le infrastrutture sono discrete, anche se la manutenzione è scarsa.
Dall'Italia ad Addis Ababa dove, preso possesso dei mezzi, subito partiamo verso il nord, in direzione del Lago Tana. Prima sosta per la visita al monastero di Debre Libanos, ricostruito più volte e vietata alle donne e proseguiamo per Bahir Dar, gradevole cittadina sulle rive del lago. Da qui una escursione in barca all'isola di Dek ed alle chiese e monasteri (Narga Selassie, chiesa a pianta circolare, monastero Ura Kidane Meriet ed il Kebran Gabriel), visitiamo le sorgenti del Nilo Azzurro e le belle cascate nei pressi di Tisisat. La pista corre sul bordo dell'altopiano lungo il canyon del Nilo, attraversando le valli degli affluenti e le praterie coltivate a cereali o adibite a pascoli, con i villaggi sparsi sulle colline. Lungo la pista che costeggia l'immenso Lago Tana, arriviamo a Gondar: del glorioso periodo in cui questa città è stata capitale dell'impero, sono rimaste mura, chiese e improbabili castelli medievali in stile portoghese, andiamo a visitare il complesso di Kweskwam e i Bagni di Fasiladas, appena fuori città, il Recinto Imperiale e la Chiesa di Debre Berhan Selassie con il suo magnifico soffitto dipinto con centinaia di volti di angeli dai grandi occhi e bellissimi affreschi alle pareti. In poche ore siamo a Debark, poco più di un villaggio, è sede del Parco Nazionale Semien; e da qui avremo la possibilità di facili camminate tra guglie, picchi, canyons, ambe insormontabili, lobelie giganti ed animali unici e rari; per i più allenati e se avremo tempo a disposizione, sarà possibile raggiungere la cima del Ras Dashan.
Riprendiamo la strada detta "degli italiani" e tra aspre montagne, superato il fiume Tacazzè, arriviamo ad Axum, dove potremo ammirare la stele portata via da Mussolini negli anni 30 e da poco restituita all'Etiopia. Axum, la città santa e culla del cristianesimo copto etiopico, è il luogo dove si dice essere custodita l'Arca dell'Alleanza, ha una storia di 2000 anni. E' solo alla luce di questo suo glorioso, millenario e anche leggendario passato che può apprezzare quanto è rimasto degli antichi monumenti, già considerevole, anche se molto deve essere ancora portato alla luce.
Proseguiamo per Adigrat e Mekele dove visitiamo le chiese del Tigrai, sono circa 150 costruite tra l'VIII e il XV secolo tutte di grande interesse storico artistico, il panorama si fa sempre più bello, all'orizzonte, illuminate dai raggi del sole che tramonta, incominciano ad apparire le creste delle montagne che circondano Adua. A seconda del tempo che avremo a disposizione, dedicheremo una o due giornate a questa regione, circondati da paesaggi grandiosi, tra montagne rocciose e valli coltivate visiteremo delle chiese costruite in posizioni "impossibili" dove già l'arrivare è una impresa... il monastero di Debre Damo (solo gli uomini) con l'indimenticabile scalata con corde di pelle di capra...saranno giornate indimenticabili!! E siamo verso il clou del viaggio: lasciamo la strada camionabile e per la pista interna via Sokotà, verso Lalibela. Visitiamo gli enormi blocchi monolitici o semimonolitici scavati nel tufo, scolpiti dentro e fuori, con archi, colonne, finestre e talvolta decorati con splendidi affreschi e bassorilievi. L'Unesco ha terminato importanti lavori di restauro delle chiese che ora appaiono in tutta la loro bellezza. In ogni chiesa ci vengono mostrate dai sacerdoti le croci e i libri antichi, ovviamente dietro una nostra offerta.
Lungo la China Road siamo sulla via del ritorno, verso il Lago Hayk. Se ne avremo voglia, ancora un monastero da visitare paesaggio stupendo, euforbie, cormorani, anatre e marabù. Poi il Parco Awash e la strada che chiude il cerchio verso Addis Ababa.
Tempo permettendo si può inserire una tappa nell'est ad Harar, incantevole cittadina cinta da mura ed enclave mussulmana. Qui è possibile assistere al famoso pasto delle iene, uno spettacolo unico (comporta un supplemento da pagare con la cassa comune). Non ci resta che un salto al mercato per gli ultimi acquisti prima del volo che ci riporterà in Italia.




