TOGO BENIN Viaggio di gruppo • Adventure • Africa Occidentale
Un'avventura alla scoperta del Togo e Benin nel golfo di Guinea, tra miti e tradizioni. Questi paesi offrono un contatto autentico con culture tribali e scenari unici, lontani dai soliti percorsi turistici. Avremo l’opportunità di immergerci nella vita delle tribù locali e di assistere ai riti voodoo, elementi centrali di queste culture.
Mario PUCCIO - Tel. 3483806204
Benin: Il visto si ottiene online qui https://evisa.bj/ e si paga con la carta di credito.
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Togo: Il visto si ottiene autonomamente online qui: https://voyage.gouv.tg/ e si paga con la carta di credito.
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Benin: Obbligatorio vaccino per la Febbre gialla. È consigliata profilassi antimalarica.
Togo: Obbligatorio vaccino per la Febbre gialla. È consigliata profilassi antimalarica.
"Un viaggio straordinario, molto bello da un punto di vista umano e antropologico, un viaggio fatto di incontri e di… strada perché le distanze sono lunghe e le ore di pulmino tante ma è anche un viaggio per chi ama l’Africa vera, per chi già la conosce e vuole ritrovarne i ritmi, gli odori, i colori.
E’ un viaggio poco turistico (di turisti ne incontrerete zero e comunque pochissimi bianchi) così come poche sono le cose veramente interessanti da vedere (se non i villaggi Somba e Tamberma con le bellissime case fortificate), la natura non è estrema, anche i musei a Lomè, Ouidah, e Abomey vanno visti con un minimo di fantasia e di cuore altrimenti risulteranno scarni, ma saranno tantissimi gli incontri e le occasioni per assaporare la variopinta cultura africana, compresa quella vodoun veramente onnipresente e tangibile in tutto il viaggio. Consigliamo di prendere una guida che vi farà da tramite quando arriverete nei villaggi, vi aiuterà con la lingua perché non sempre il francese è ben compreso e vi farà guadagnare tempo (prezioso!!). Potete anche prendere delle guide giornalmente, ma fatelo perché vi assicuro che arrivare senza nessuno che vi introduca e sia in grado di interagire e presentarvi nel giusto modo (e nella lingua locale) fa si che a volte si crei un clima ostile, soprattutto quando si ha un gruppo che comincia a scattare foto ancor prima di scendere dal pulmino (chiedete SEMPRE prima di fotografare, al capo villaggio, alle persone; io mi sono sentita a volte a disagio nell’arrivare in un mercato, in un villaggio e avere un gruppo che scattava centinaia di foto a ripetizione neanche fossimo allo zoo. Ma…opinione personale).
Ritengo che il viaggio preveda un minimo di preparazione storica e culturale, soprattutto per quanto riguarda il vodoun (io ho trovato molto interessante il libro “Viaggio tra gli dei africani, Riti, magia e stregoneria del vodu.†di Mauro Burzio, Mondadori Electa. Veramente ottimo! E “Le nuvole dell’Atakora†di Marco Aime). L’itinerario va assolutamente integrato con quante più cerimonie vodou (che vi conviene organizzare dall’Italia) e situazioni di contatto con la popolazione: scuole, orfanotrofi, danze, mercati sono state sempre le occasioni più emozionanti e coinvolgenti del viaggio. E’ determinante per l’impatto emotivo del viaggio lasciare a casa lo sguardo occidentale per guardare con meraviglia tutto quello che ci accade davanti senza cercare spiegazioni razionali (così la trance degli adepti del dio Kokoun e del sacerdote della chiesa cattolica celeste piuttosto che la mancanza di denti e veleno dei pitoni del tempio di Oiudah saranno semplicemente spiegate con un enfatico C’Est L’Afrique!)."
La regione è vasta e intensamente popolata, con innumerevoli motivi di interesse spesso legati a date come i mercati, feste etc. Considerando che il viaggio viene realizzato con le stesse auto con autista a disposizione del gruppo, l’itinerario andrà preventivamente messo a punto e concordato con il corrispondente.