MAURITANIA ADRAR Viaggio di gruppo • Adventure • Nord Africa
Breve raid nel deserto della Mauritania, sulle tracce di antiche vie carovaniere
E' obbligatorio ottenere il visto per la Mauritania on line.
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese
Non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
La Mauritania, un Paese di contrasti tra deserto, oceano e brousse, abitato da comunità di genti nomadi, tribù di pescatori e agricoltori. Dall’alto del difficile passo dell’Amojjar si apre un panorama grandioso e aspro; fra i tavolati nerastri e ricchi di bagliori delle montagne dell’Adrar, il beduino appare silenzioso dal nulla. Le oasi sono macchie verde smeraldo nelle gole. La città santa di Chinguetti e le rovine arroccate di Ouadâne, tracce di una potente civiltà. Le alte creste di sabbia che si inseguono fino al mare. In lontananza, in mezzo alle dune, già si sente il possente rumore dell’Oceano. Percorsi che corrono tra il mare e le alte dune giallo-oro ricoperte da milioni di conchiglie, continuamente inghiottite e restituite dalle onde dell’Atlantico con un suono che sembra musica autentica. Imbarcazioni dai colori vivaci si destreggiano con maestria tra le grandi onde. Un viaggio che si snoda per 1500 km in una delle zone più belle e varie di tutta la fascia sahariana.
Questo breve raid in territorio mauritano ci permette di sollevare un velo sul mistero che avvolge la Mauritania, paese dal fascino unico, forse l’ultimo e unico paese sahariano veramente incontaminato, dove il tempo sembra fermo nel passato quando le ricche carovane provenienti dal Marocco puntavano sulla remota Timbouctou e i Maori, abilissimi predoni del deserto, facevano a gara per razziarle (l’ultima grande razzia sembra che avvenne sul finire degli anni 30 quando i francesi riuscirono a battere definitivamente i Maori e assoldarli al servizio della Legione Straniera). In volo per Nouakchott e con le nostre vetture 4x4 cariche di tende, acqua, cucina da campo e viveri, via verso nord. Dalla costa atlantica puntiamo su Akjoujt attraverso immense distese desertiche e arriviamo ad Atar, con una breve deviazione andiamo a scoprire la splendida oasi di Terjit nello scenario di roccia nera in contrasto con lingue di sabbia arancione. Atar è l’antica capitale degli Almoravidi che dominarono dal Marocco alla Spagna alle rive del Niger. La città cinta di mura conserva interessanti testimonianze dell’antico splendore. Una rapida deviazione a nord ci porta a scoprire il monolite di Ben Amira, il secondo più grande del mondo che sorge improvvisamente nel cuore del deserto, da un nulla assoluto. Ci dirigiamo verso le montagne dell’Adrar, aspre e severe fino ad arrivare all’oasi di Chinguetti. Città santa, centro culturale dell’antichità, circondata da cordoni di dune che gli antichi ritenevano invalicabili, Chinguetti ha il fascino della città dimenticata dal tempo e dagli uomini. Più oltre a Ouadane siamo nella culla degli Almoravidi, la città era conosciuta nell’antichità come importantissimo nodo carovaniero e mercato di oro, sale e datteri. Conserva edifici a più piani con muri decorati da nicchie e lesene. Il tratto di pista da Chinguetti a Ouadane è considerato fra i più belli di tutta la Mauritania. In direzione est puntiamo verso una straordinaria curiosità geologica costituita dal cratere del Guelb Er Richat con un diametro di ben 38 km, entreremo all’interno per osservare le diverse stratificazioni geologiche e visitare alcuni tumuli funerari. Tornati a Chinguetti, dopo una mezza giornata di riposo riprendiamo il nostro viaggio verso il Parco Nazionale del Banc d'Arguin dove le dune del deserto incontrano l'oceano, un ricco contenitore di biodiversità, uccelli, pesci, mammiferi marini. E' terra dei pescatori Imraguen, ormai poche migliaia che usano metodi tradizionali di pesca e pertanto gli unici a cui è permessa questa attività. Le generazioni passate usavano fischiare per attirare i delfini e catturare i pesci muggine che li seguivano e dalle cui uova si ottiene la ricercata bottarga. La pesca è contingentata nelle quantità come richiesto dalle autorità mauritane e vengono preservati squali e razze, patrimonio Unesco.
Rientrati a Nouakchott si ritorna in Italia.

