OASI MAROCCO Viaggio di gruppo • Adventure • Nord Africa
viaggio in auto nel Grande Sud marocchino, oltre i monti dell’Atlante, fino alla remota Tantan Plage
Miria CASELLI - Tel. 3397765580
Occorre il passaporto in corso di validità.
Un itinerario in quella parte del Marocco ignorata dal turismo di massa, evitando accuratamente le Città Imperiali ormai perennemente invase dal traffico, dai venditori assillanti, dalle false guide. E allora al volante delle nostre 'fidate' auto, da Marrakech ci dirigiamo subito verso le cascate di Ouzouz (maestose in primavera) per poi raggiungere la kasbah di Ait Benhaddou attraversando l'Atlante e poi imboccare la famosa via delle Kasbah e per paesaggi sempre più grandiosi attraverseremo, tra i villaggi di pietra rossa la valle del Dadès per poi riabbrancare l’asfalto sulla via delle Kasbah e quindi andare a incastrarci tra le gole del Todra dove il simpatico Abdul tiene sempre riservato uno stanzone del suo albergo per i nostri gruppi.
Ridiscendiamo a valle a piedi lungo il lussureggiante palmeto incontrando la gente del posto dedita alle proprie occupazioni quotidiane, visitando villaggi e vecchie kasbe abbandonate. Lasciamo alle spalle le montagne e raggiungiamo Erfoud per ritrovare una gustosa “Kalia”, molti vecchi amici e una buona guida per le piste del Sahara, costeggiando l’alveo dell’incredibile Lago Dayet, macchia azzurra punteggiata dalle sagome rosa dei fenicotteri e distesa tra la polvere d’oro (periodo migliore in primavera); non ci fermeremo sulle affollate dune di Merzouga, ma andremo 25 chilometri più in là fino a Taouz, in pieno deserto, magari sulle gobbe di un dromedario per una escursione allErg Chebbi. Poi Alnif e Tazzarine, dove visiteremo sconosciuti siti rupestri con interessanti graffiti, quindi incrociamo la strada per Zagora, che percorreremo nel suo tratto più bello e poi oltre alla biblioteca di Tamegroute e alla sua città sotterranea e ancora più giù fino a Mhamid, oltre al quale non c’è più nulla.
Qui inizia il tratto più impegnativo dell’itinerario e occorrerà prendere qualche precauzione: dopo un’attenta verifica dello stato delle nostre auto, faremo buona scorta di acqua e viveri informandoci bene sulla disponibilità di carburante lungo le strade che percorreremo. Ripartiamo verso nord per Agdz sulla strada per Ouarzazate e ci dirigiamo verso Foum Zguid. Visitiamo le sconosciute oasi berbere di Tissint e Mghimina con ksar che conservano vestigia di un florido passato mercantile.
E puntiamo su Tata la città rosa al centro di una magnifica oasi alimentata da un uadi proveniente dai monti dell’anti Atlante, con il lago collinare di Tazert e un fiorente artigianato sahariano, proseguiamo per Akka, culla della dinastia saadita, un piccolo Eden dove generazioni di intellettuali, marabutti e poeti sono fiorite in un ambiente naturale aspro e generoso che ancora oggi da datteri, fichi, uva, albicocche, pesche, nocciole e mele, come ricorda C. De Foucauld in uno dei suoi scritti sul deserto marocchino.
Fra Akka e Tata, lungo i contrafforti del Djebel Bani, si allineano due complessi con migliaia graffiti rupestri, si tratta di incisioni del periodo bovidiano risalenti all’età del bronzo. Per la nuova strada asfaltata che fiancheggia il Jebel Akekour arriviamo alla gloriosa oasi di Aissa, annidata allo sbocco di una valle ombrosa, per visitare i superbi Ksar di Amtoudi e Aglouy che li dominano di speroni rocciosi. Ci addentreremo nella valle, attraverso i palmeti, per un bagno nelle meravigliose pozze blu della 'source'. Aissa nel passato fu un’importante base delle guerre sahariane contro i francesi e da qui partivano le bande di razziatori che arrivavano fino in Mauritania per depredare le carovane e catturare schiavi. Il prestigio di Assa durò a lungo e ancora negli anni ‘20 era rifugio di guerriglieri.
Proseguiamo per Guelmine dove potremo assistere al mercato dei cammelli. Poi prendiamo la strada per Sidi Ifni ma deviamo verso il mare per El Gzira, bella spiaggia tra pareti di roccia rossa e due splendidi archi naturali, proseguiamo lungo le sconosciute spiagge di Ifni e Mirleft. Ancora un’arrampicata ai villaggi sulle rocce attorno a Tafraoute in uno scenario tra i più belli del Marocco poi, dopo una deviazione per Taraoudant con le sue splendide mura e il suo animato mercato, di nuovo alla scoperta di insenature e spiagge bianche sul meraviglioso tratto di costa da Agadir (che ignoreremo) alla rilassante Essaouria, la Portofino marocchina. Qui rimetteremo in sesto quanto rimasto di noi e dei nostri mezzi e dopo un bagno, un souvenir, mangiate di pesce e una cascata di gamberetti chiuderemo il giro alla scoperta di un Marocco per gran parte inedito, ma proprio per questo più affascinante e appagante.
Torniamo a Marrakech e poi in volo in Italia.