NUBIA SUDAN Viaggio di gruppo • Adventure • Africa Centrale
Un viaggio di gruppo alla scoperta della storica regione della Nubia. Dalla sconosciuta necropoli reale di Meroe con oltre 80 piramidi, il tempio nella roccia del dio Ammone nel Jebel Barkal, il mistero della storia dimenticata del regno di Kush nell’alta valle del Nilo fino al Mar Rosso a Port Sudan.
Rosangela SOMASCHINI - Tel. 3405928799
Loredana BOSCARATO - Tel. 3394395118
Sudan: Occorre il visto, inviare il passaporto che deve essere integro, non contenente visti per Israele e valido almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese, 4 foto ed il modulo compilato e firmato SCARICABILE QUI
Sudan: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. È consigliata profilassi antimalarica.
Il Sudan è un paese per certi versi in rapida evoluzione, per altri imbrigliato a dirimere gli effetti di problemi e crisi che ancora lo attanagliano nel Sud del Paese. Sono in corso, specialmente nel nord (e quindi in Nubia), grandi lavori per la realizzazione di infrastrutture (strade, ponti, dighe, ecc.) propedeutiche per lo sviluppo del paese. Tali infrastrutture sono in larga parte appannaggio di imprese cinesi (la Cina è uno dei partner commerciali più importanti del Sudan).
Con il completamento della diga nei pressi di Karima ed il riempimento dell'invaso a monte, la IV cateratta e stata sommersa dalle acque. E' stata anche completata la strada asfaltata che da Khartoum raggiunge Wadi Halfa. Essa traversa il Bayuda desert da Ed Damer (c'è ora un moderno ponte) fino a Merowe dove prosegue sulla sponda SN (ovest) del Nilo fino a New Dongola. Qui un altro moderno ponte porta sulla sponda DX (est) del Nilo ove la strada prosegue per Wadi Halfa. A Merowe è già operativo un nuovo ponte per Karima, in vista del completamento di una strada lungo il Nilo fino a New Dongola (sul lato est del fiume). Sempre a New Dongola, sono iniziati lavori per una strada parallela al Nilo (a ovest di questo) che porta fino al confine egiziano. Altri ponti sono in fase di costruzione (a Ed Debba per esempio). E' totalmente finita anche la strada che da Khartoum porta ad Abu Dom e New Dongola passando per Tam Tam. Le strade sono ottime e scorrevoli.
Sulla base di queste informazioni il programma potra’ subire variazioni in particolare nei tempi di percorrenza (asfalto e ponti). In ogni caso il viaggio e’ sempre effettuato con 4x4 per le numerose deviazioni su pista necessarie per la visita dei vari centri archeologici e tratti di deserto compresi nell'itinerario.
Viaggio in una regione ancora relativamente poco frequentata dal turismo. Le attrattive principali sono rappresentate dai siti archeologici e dall’incontro con la popolazione dei villaggi sempre estremamente ospitale sino ad essere quasi imbarazzante. L’aspetto paesaggistico rappresenta un complemento con alcune belle viste sul Nilo (in particolare alla 3° cateratta) e in taluni regioni desertiche (quali alcuni tratti del deserto del Bayuda e dell'Atmur). La grandiosità dei siti archeologici non può certo essere paragonabile a quella delle più celebri località del vicino Egitto, ma la scarsa presenza di visitatori, lo stato talvolta di quasi abbandono, la possibilità di accamparsi nelle vicinanze dei siti e di compiere visite notturne in totale libertà, rendono pressoché irripetibili certe esperienze e offrono un fascino tutto particolare a questo viaggio.
Un mondo sconosciuto di incredibile interesse archeologico, l’Alta Nubia, il leggendario regno di Kush, fu meta di molti viaggi di Avventure nel Mondo negli anni '80, lo riproponiamo a quanti sapranno rinunciare alle comodità, forti di una motivazione culturale che non potrà che rimanere totalmente appagata dalla visita di questa regione. Con l’avvento nell’Antico Egitto della dinastia autoctona kushita (XXV dinastia, detta dei Faraoni Neri, intorno al 750 a.C.) si ebbe un periodo di particolare splendore riconoscendosi questi re come eredi e custodi della più sacra e antica tradizione egiziana. La capitale Napata si estendeva su tutte e due le rive del fiume, con un centro amministrativo e un nucleo religioso ricco di templi. Il più notevole è quello di Jebel Barkal dedicato ad Ammone scavato a ridosso di un imponente pilastro roccioso. Dopo la decadenza di Napata fu Meroe la capitale del regno di Kush. All'età ellenistica si riferiscono molti edifici civili di Meroe, dove si mantiene ancora l’uso di piramidi sepolcrali, la cui struttura non ha ormai più nulla a che fare con la geometrica solidità dell’epoca menfita. A giudicare dall’imponenza delle rovine, Musawwarat, città di templi e meta di pellegrinaggi, dovette essere superba. Statue, colonne, scalinate, templi, palazzi; un tempio, ricostruito da una missione tedescoorientale, si intitola ai leoni, ma lascia supporre che nei riti di allora avesse parte anche un elefante vivo. Nella località di Naga, a una trentina di chilometri da Musawwarat, la raffigurazione del dio-leone con tre musi e il corpo a forma di serpente (emergente da un fiore, con la selva di braccia giustapposte dei nemici del re), ci fanno ragionevolmente supporre che i meroitici avessero recepito influssi anche dall'India! Il Sudan è un paese senza strutture turistiche e i suoi abitanti sono totalmente privi di cultura turistica. Queste caratteristiche possono essere considerate pregi o difetti. I pregi sono la totale genuinità ed ospitalità della popolazione; i difetti sono la mancanza di lungimiranza riguardo ai tempi da rispettare, la fatuità degli appuntamenti, la scarsa affidabilità di tutto ciò che ad un turista frettoloso servirebbe ...in pratica si è in Africa... E mai come in questo paese ci si sente, in Africa. E' come deve essere stata decine di anni fa...come dovrebbe ancora essere e come vorremmo che fosse. Purtroppo non è più così.
Il viaggio è molto particolare e riservato a viaggiatori alla ricerca di siti archeologici fuori dalle rotte del turismo di massa e desiderosi di incontrare popolazioni particolari come i nubiani. Dal punto di vista tecnico il viaggio comporta spirito di adattamento. L'interesse archeologico si coniuga con le soste ai pozzi attraversando il Bayuda Desert, con i villaggi nubiani fra le dune, con il Nilo sempre presente attraverso le oasi che si stendono chilometriche lungo le sue sponde. Intendiamoci, i siti nubiani non sono paragonabili a quelli dell’Egitto ma l'attrattiva sta proprio nella possibilità di godersi le piramidi e i templi in assoluta solitudine, e nell’opportunità di campeggiare accanto alle piramidi di Meroe o alle sfingi del Tempio di Amon a Naga. Le attrazioni principali di questo affascinante viaggio sono: i resti archeologici di antiche civiltà come Kerma e dei grandi faraoni neri, inserite in un contesto particolarmente selvaggio (alcuni bisognerà proprio andare a cercarli sentendosi un pò dei piccoli archeologi); i villaggi nubiani lungo il Nilo, con le loro caratteristiche case in argilla e dalle geometriche forme architettoniche, arricchite da dipinti e greche dai colori sgargianti, e la gente sempre sorridente, disponibile e ospitale verso il forestiero. Il Nilo con le sue belle cateratte, gli orti rigogliosi lungo le sue rive in contrasto con l’arido deserto. Il deserto, con le sue varietà, enormi distese piatte, le hammade, le dolci dune multicolori e le formazioni rocciose particolari come il Jebel Barkal. Il percorso può essere fatto sia in un senso che nell’altro, sta a voi decidere. L’itinerario classico punta a Nord lungo il Nilo fino a Naga, quindi attraversa il Bayuda Desert per raggiungere la montagna sacra di Jebel Barkal e dopo aver attraversato l’Atmur Desert ritornare sul Nilo per visitare altri luoghi importanti per poi passare dall’altro lato, fino ai resti della lontana Sai Island o di Amara, nel ritorno sullo stesso lato del fiume Nilo fino a New Dongola e da qui a Ondurman e Khartoum. I problemi tecnici del viaggio vengono comunque ripagati dal fascino e dall’interesse dei luoghi visitati.
L’estensione mare viene effettuata in aereo o via terra da Khartoum a Port Sudan. Vedi programma SUDAN MAR ROSSO. Può risultare un pò costosa ma molto interessante per gli straordinari fondali ricchi di ogni specie di pesce. Nota positiva si mangia benissimo, pesce straordinario e dopo due settimane di astensione poter bere alcolici sarà una vera goduria. Il costo dell’estensione in barca sarà comunicato su richiesta.