OMAN NATURA Viaggio di gruppo • Adventure • Medio Oriente
le incontaminate spiagge dell’Oceano Indiano e le aspre montagne dell’interno. Viaggio in fuoristrada alla scoperta degli angoli più spettacolari dal punto di vista naturalistico.
Andrea MARCHESINI - Tel. 3478019458
L'ingresso è consentito senza restrizioni
Il rientro in Italia è consentito senza restrizioni.
Questo viaggio, sospeso tra il passato e il moderno, si svolge lungo il mar Arabico che bagna le coste orientali dell’Oman, attraversa il deserto Whaiba Sands con le dune che scivolano sino al mare, toccando approdi costieri come Sur e Salalah, la città più meridionale, ormai più vicina allo Yemen che alla capitale. Da qui ci si addentra nell’infinito Rub Al Kali, il deserto del Quarto vuoto che si estende in tutta la penisola arabica, la massa di sabbia più grande del mondo.
L'itinerario porta poi al nord, dove si trovano i castelli-fortezza, i canali d'irrigazione sotterranea e l’aspra catena dell’Akhda solcata dall’impressionante gran canyon e wadi quasi verticali. E' un itinerario che riveste un grande interesse naturalistico, per la presenza lungo il percorso costiero, di una riserva naturale (tartarughe) e di svariate lagune che ospitano avifauna, con specie endemiche della penisola arabica. Nella stagione propizia è possibile l'avvistamento di delfini e balene a poca distanza dalla costa.
Dopo un'occhiata alla capitale Muscat e una visita alla grande moschea Sultan Quaboos, puntiamo su Sur e siamo a RAS AL HADD, pronti per la visita serale nella vicina riserva di RAS AL JINZ, dove le tartarughe marine depongono centinaia di uova nella sabbia. Percorriamo un lungo tratto di strada asfaltata sino a Al Mintirib, dove facciamo rifornimento di frutta fresca e si sgonfiano le gomme. E' il segnale che si sta per entrare nel deserto delle Wahiba Sands, dune di sabbia color rame, patria dei beduini e dei loro cammelli. Campeggiamo in pieno mare di sabbia ai piedi di una duna. Traversiamo per 130 km di pista sabbiosa le Whaiba Sands, belle e in alcuni punti spettacolari, sino a Qurun sulla costa. Ora il percorso si svolge sul bagnasciuga. Un susseguirsi di scene bellissime: pescatori che rientrano con le loro barche ricolme di pesce, migliaia di uccelli che si alzano in volo al passaggio delle macchine. Ci fermeremo nella zona di Film per osservare i fenicotteri della laguna. Il percorso verso sud-ovest prosegue alternando lunghi tratti di spiaggia con zone desertiche dell'interno, con sosta solo per i rifornimenti. Spingendosi ancora a sud-ovest si raggiunge lo splendido e particolare giardino roccioso di Al Duqm. Raggiungiamo Ras Al Madrakah, un posto primordiale con fenicotteri, sabbie bianche, mare cristallino e conchiglie. Ci spingiamo sempre giù a sud sino a quando, nei pressi di Wadi Shuwayamiyah. Ripercorrendo un tratto della stessa panoramica strada svoltiamo in direzione di Thumrayt e Salalah, centro commerciale noto per il suq dell'oro e dell'incenso, il migliore dell'Oman. Oltre al famoso incenso si vendono anche foulard, i tipici copricapo da uomo e altri articoli artigianali. Salalah offre anche un bel lungomare con tanto di palazzo del sultano e piante che non si sono viste nel resto del Paese, come palme di cocco, piantagioni di banane, papaie, manghi, etc.
Nei dintorni di Salalah c'è Khor Rouri, fin dal terzo secolo a.c. uno dei porti più importanti al mondo e principale centro del commercio dell'incenso, sito archeologico in posizione fantastica. Più oltre la decadente Mirbat, l'antica capitale del Dhofar con gli antichi palazzi signorili semidistrutti e un piccolo porto.
Ritornati a Salalah ci si sposta ancora più a sud e, superato Mughsail e i suoi soffioni (visibili solo in primavera), raggiungiamo la splendida spiaggia di Fizayay. Da qui puntiamo a nord per la pista sterrata fino a Mudayy, per strada asfaltata verso Quafa e Al-Hashhman, ultimo insediamento ai margini del Quarto vuoto, il Rub al Khali, dove ci accampiamo fra le dune. Dal deserto ci si sposta a Ubar, sito archeologico patrimonio dell'Unesco. Le rovine lasciano la sensazione di trovarsi nel luogo in cui si suppone si trovassero le mitiche colonne d'oro della città perduta di Ubar.
La strada tocca Muqshin, Faras ed Hayma, Adam, poi il bivio per Jabrin, dove visiteremo il raffinato castello-palazzo molto ben ristrutturato. Con una comoda autostrada raggiungiamo le porte di Nizwa. Il centro storico è situato tutto intorno alla moschea ed al forte, molto interessante e ben ricostruito. Suggestiva è la vista dall'alto della grande torre circolare che spazia sulla città e sull'immensa distesa a 360 gradi di palme di dattero. Lasciamo Nizwa e prendiamo la strada di montagna che ci porterà fino al Jabal Shams, monte di 2900 metri, dove si trova il Gran Canyon dell'Oman, molto suggestivo, con un precipizio di oltre 1000 metri. Scendiamo dal Jabal Shams e ci fermiamo a Al Hamra per immergerci nell’atmosfera di questo paese semiabbandonato che tanto richiama lo stile yemenita. Ancora un pò di strada e sosta sotto le stelle in qualche bella area dei Monti Hajar occidentali. Puntiamo verso la montagna di Hat, breve sosta al villaggio di Hat, poi continuiamo tra sali e scendi passando accanto al bellissimo villaggio di Bilad Sayt con le sue tipiche coltivazioni terrazzate. Lungo la strada sterrata si incontra il Little Snake Canyon dove si può fare una sosta e un bagno nelle sue acque limpide. Una volta raggiunta la strada asfaltata, non ci resta che imboccarla in direzione Muscat, facendo una breve sosta a Nakhal per alcune foto dall'esterno al grande forte, completamente restaurato. A Muscat c’è ancora tempo per gli ultimi acquisti nel suq prima di riprendere il volo che ci porterà in Italia, felici per aver fatto un viaggio che, come pochi, ci porta dallo splendido oceano indiano al deserto, dalle oasi alle montagne.



