TUTTO CAUCASO Viaggio di gruppo • Adventure • Medio Oriente
Traversata di grande interesse artistico ed archeologico della regione caucasica, da Baku a Yerevan, attraversando Azerbaijan, Georgia e Armenia, tra magnifiche fortezze, monasteri rupestri, antiche chiese cristiane ma anche natura, monti e piccoli ed autentici villaggi.
La linea Soft nasce dall'esperienza quarantennale di viaggi alternativi in ogni parte del mondo. Gli itinerari Soft sono viaggi tra i più collaudati, che si differenziano dagli altri, perche i mezzi di trasporto e gli alberghi sono prenotati e confermati preventivamente da Viaggi nel Mondo. Le sistemazioni sono in camere doppie o triple e talvolta anche in quadruple. Per ogni altro aspetto valgono le caratteristiche peculiari della nostra formula base, quindi la vita di gruppo, la figura del coordinatore, la gestione della cassa comune.
Angela BONDIONI - Tel. 320 0446780
Armenia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Azerbaijan: occorre il visto per l’Azerbaijan. Dal gennaio 2017 esiste una procedura online di e-visa destinata all’ottenimento di un visto per una sola entrata nel Paese della durata massima di 30 giorni. Tutte le informazioni circa la richiesta di e-visa si trovano al seguente link: https://evisa.gov.az/en/
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Georgia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Armenia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Azerbaijan: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Georgia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Traversata di 16 giorni della regione caucasica, da Baku a Yerevan, attraversando Azerbaijan, Georgia e Armenia. Paesi ancora poco sfruttati turisticamente ma capaci di offrire una varietà molto differenziata di mete ed emozioni sempre tra loro diverse. Alle montagne della catena caucasica ed alla natura ancora incontaminata si accompagnano antiche chiese e monasteri, fortezze e palazzi che manifestano segni di antiche culture: greca, arsacide, sassanide, islamica e cristiana.
In volo dall’Italia raggiungiamo Baku, capitale dell’Azerbaijan ma anche porto principale dell’intero Caucaso, situata sulla Penisola di Absheron, un lembo di terra che si addentra nel Mar Caspio. Città di grande interesse storico culturale, tra le più grandi ed antiche dell’Oriente, ricca in monumenti e patrimoni culturali dell’UNESCO come la Città Vecchia, la simbolica Torre della Vergine e il Palazzo degli Shirvanshah. Partiremo da Baku per visitare il resto della penisola dove troveremo la moschea di Emircan, il tempio di Ateshgah a Surakhany, il castello di Mardakan ed il mausoleo di mir Movsum Aga Ziyar Tgahi. Lasciamo quindi l’area metropolitana di Baku per risalire verso nord sulla strada che corre lungo la grande catena del Caucaso.
Dopo una tappa a Sheki, dove visiteremo la chiesa di Kish, proseguiamo verso il confine a nord entrando in Georgia nella regione del Kakheti, famosissima per i suoi vigneti ma anche per i tanti monumenti storico-religiosi.
Quindi a Lagodekhi e poi la chiesa e la fortezza di Gremi (gli unici resti di questa antica e un tempo florida capitale), l’antica cattedrale ortodossa di Alaverdi (che ha alcune parti risalenti al VI secolo) ed infine Telavi, capoluogo della regione, ricca in monumenti storici, architettonici e naturali e circondata da un paesaggio molto suggestivo formato dalle valli ed i monti del Grande Caucaso. Rimaniamo nel Kakheti ma ci spostiamo verso la piccola città di Signagi, arroccata su una collina, circondata da una cinta muraria risalente al 18esimo secolo con 23 torri e che ancora oggi conserva nel suo complesso il suo aspetto originario. Visiteremo il vicino monastero di Bodbe, importante luogo di pellegrinaggio per il popolo georgiano in quanto sede della tomba di Santa Nino, figura religiosa che nel 337 introdusse il cristianesimo nel paese.
Quindi il monastero rupestre di Davit Gareja e le sue grotte affrescate (un complesso di 19 monasteri fondato nel VI secolo da uno dei Padri siriani del cristianesimo in Georgia) ed eccoci alla capitale Tbilisi, divenuta tale dopo la caduta dell’Unione sovietica nel 1991 e ubicata in una posizione strategica, lambita dalle acque del fiume Mtkvari. Vedremo il Museo Statale di Storia e dell'Arte Georgiana, il quartiere delle caratteristiche case ottocentesche, gli hammam e passeggeremo per il corso Rustaveli. Nei giorni successivi, percorreremo un tratto della “Strada Militare Georgiana”, per raggiungere Kazbegi, da dove potremo ammirare più da vicino le vette del Caucaso, come il monte Mkinvartsveri, “cima ghiacciata”, alto 5047 m. Saliremo fino al monastero di Gergeti, costruito sotto il monte Kazbek a 2170 m. poi, sulla via del ritorno, ci fermeremo ad Ananauri, un complesso architettonico la cui fortezza è stata inserita tra i candidati all’ingresso nella lista UNESCO.
Rientrati nuovamente a Tbilisi proseguiamo verso l’interno del paese. Iniizieremo con la visita di Mtskheta l’antica capitale religiosa nonché luogo ove nel IV secolo Santa Nino convertì al cristianesimo il regno ivoriano. Visiteremo la Chiesa di Jivari situata sulla collina che domina Mtskheta e quindi l’imponente Cattedrale di Svetiskhoveli dove, secondo la tradizione, vi sarebbe sepolta la tunica di Cristo. Giunti a Gori, la città di Stalin, non mancheremo la città rupestre di Uplistsikhe, uno degli insediamenti più antichi del Caucaso. Quindi Ubisa con il suo complesso monastico medioevale, Kutaisi dove non ci lasceremo sfuggire i resti dell’imponente Cattedrale di Bagrati e soprattutto il bellissimo Monastero di Gelati fondato dal re David IV il Costruttore nel 1106, come centro di studi e di diffusione della cultura cristiana e neoplatonica. Sempre da Kutaisi, partiremo verso nord per la stupenda regione dello Svaneti, un'area di grande rilevanza storica famosa sia per i suoi paesaggi montani ma soprattutto per i suoi tesori di architettura. A Mastia, piacevole citta immersa in un verde incontaminato e situata ai piedi del grande monte Ushba, troveremo decine di torri e chiede medioevali. Visiteremo la vicina Ushguli, patrimonio dell’Unesco di immenso valore storico.
Rientrati a Kutaisi, eccoci infine a Vardizia, famoso e complesso monastero rupestre scavato nella roccia nel 1185 con più di seimila stanze disposte su tredici piani. Da qui lasciamo la Georgia per entrare in Armenia, e dopo qualche ora eccoci alla capitale Yerevan la città rosa, dove si trovano il mausoleo e il museo eretti a memoria del genocidio perpetrato dai Giovani Turchi tra il 1915 e il '18. Si prosegue per visitare il Museo Archeologico, poi il Matenadaran, dove è ospitata una raccolta di codici miniati straordinaria, il ‘Vernissage’ mercato delle pulci, aperto il fine settimana, la casa del regista Paradjanov, la fortezza urartea di Erebuni. Con la conversione del re Tiridate III ad opera di Gregorio Lusavorich, detto l'Illuminatore, nel 301, l'Armenia è stata la prima nazione ad adottare il Cristianesimo. Lungo la strada che porta ad Echmiadzin, la sede del Catholikòs, il capo supremo della chiesa, ci fermiamo a visitare le rovine della chiesa di Zvartnots e il sito archeologico di Metsamor con il piccolo museo. E poi Garni, il tempio del Sole, in stile greco-romano, ricostruito per anastilos, Geghard, il monastero scavato nelle caverne, l’antica capitale Dvin, il complesso di Khor Virap, dove si trova il pozzo, all’interno del quale fu tenuto prigioniero per tredici anni Gregorio l’Illuminatore, da dove si può godere di una splendida vista sull'Ararat, il monte sacro sul quale, narra la leggenda, si posò l’Arca di Noè, oggi in territorio turco. Visiteremo infine il monastero di Noravank, posto sotto l'egida dell'UNESCO, prima di rientrare a Yerevan dove ci attende il nostro volo per l’Italia.