ALTRO CAUCASO Viaggio di gruppo • Adventure • Medio Oriente
Un viaggio di gruppo indimenticabile attraverso la Georgia, tra monti maestosi e villaggi di case-torre ai confini del mondo. Scopriremo anche i celebri monasteri e chiese dell’Armenia, immergendoci in un panorama unico e in una storia affascinante.
La linea Soft nasce dall'esperienza quarantennale di viaggi alternativi in ogni parte del mondo. Gli itinerari Soft sono viaggi tra i più collaudati, che si differenziano dagli altri, perche i mezzi di trasporto e gli alberghi sono prenotati e confermati preventivamente da Viaggi nel Mondo. Le sistemazioni sono in camere doppie o triple e talvolta anche in quadruple. Per ogni altro aspetto valgono le caratteristiche peculiari della nostra formula base, quindi la vita di gruppo, la figura del coordinatore, la gestione della cassa comune.
Armenia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Georgia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Armenia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Georgia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
La Georgia e l'Armenia sono due paesi ancora poco sfruttati turisticamente e capaci di offrire una varietà molto differenziata di mete ed emozioni sempre tra loro diverse. Alle montagne della catena caucasica si accompagnano antiche chiese e monasteri, fortezze e palazzi che manifestano segni di antiche culture: greca, arsacide, sassanide, islamica e cristiana. La differenza tra questo e i normali viaggi in Armenia e in Georgia deriva dal fatto che, pur non tralasciando di visitare le più importanti mete di interesse religioso e archeologico, si è cercato di dare uno spazio maggiore alle due più significative regioni montane della Georgia: Svaneti Superiore e Tusheti che offrono un'esperienza unica e indimenticabile, non solo per le mete ma anche per le eccellenze paesaggistiche che si incontrano in queste zone di montagna, disseminate di incredibili e minuscoli villaggi con le case torri, ora patrimonio dell'Unesco, e per la gente che ancora li abita. Soltanto qualche sporadico viaggiatore si avventura in queste aree a ridosso del confine russo. Noi le percorreremo e ci soffermeremo ad assaporarne pienamente la loro incontaminata bellezza.
In volo dall'Italia raggiungeremo l'Armenia. Dopo una rapida visita alla capitale Yerevan ci porteremo nella vicina città santa di Echmiadzin, sede del katholicòs (patriarca di tutti gli armeni). Nella stanza del tesoro della cattedrale è custodita la lancia che trafisse il costato di Cristo. Procederemo poi con la visita del tempio di Garni e del monastero di Geghard con le sue antichissime chiese rupestri. il monastero di Khor Virap situato a circa 30 km a sud di Yerevan deve il suo nome al pozzo in cui fu imprigionato S. Gregorio l'illuminatore, il primo katholikos della chiesa apostolica armena. Khor Virap è il monumento più celebrato in tutta l'Armenia anche perché alle sue spalle si erge maestoso il monte Ararat con la sua vetta perennemente imbiancata.
A pochi km da Goris visiteremo il monastero di Tatev che si erge su uno sperone di roccia con una magnifica panoramica sulla gola sottostante fino alle vette del Karabah. Giunti a Sisian i più avventurosi potranno decidere di fare una escursione in camionetta al sito preistorico di Ughtasar sul monte Tsghuk a quota 3300. I petroglifi raffigurano animali (antilopi, bufali, capre, serpenti, tartarughe) e cacciatori danzanti o intenti a scoccare l’arco. Sempre nei dintorni di Sisian visiteremo il sito di Zorats Karer, la "Stonehenge armena". Nel sito vi sono 204 menhir di basalto alti fino a 3 metri, alcuni dei quali presentano un foro che sembra fosse allineato con alcune costellazioni.
La prossima meta sarà la visita del ben conservato Caravanserraglio risalente al 1332. Superato il Selim pass ci porteremo a Noratus per visitare la Chiesa di Surp Grigor Lusavorich e il cimitero disseminato di magnifiche croci (Khatchkar). A seguire ci sarà il monastero di Sevanavank costituito da due splendide chiese: Arakelots o "degli apostoli" e Astvatsatin o "della Santa madre di Dio", entrambe in posizione dominante sul sottostante lago Sevan. Solo se il viaggio prevede una durata più lunga (con sovrapprezzo), da Dilijan punteremo poi per il monastero di Goshavank e quindi Kobayr dove saliremo lungo un sentiero immerso nel verde per giungere al convento del XIII secolo situato presso un costone roccioso. La volta della chiesa è scoperchiata ma l’abside conserva dei bellissimi affreschi. E' poi la volta della bellissima chiesa di Odzun, una delle più antiche dell'Armenia, e dei due stupendi monasteri di Sanahin e di Haghpat, entrambi gioielli architettonici appartenenti all'Unesco.
Oltrepassata la frontiera armena il nostro corrispondente ci condurrà velocemente a Tbilisi per iniziare il programma georgiano. Inizieremo con la visita di Mtsketa l’antica capitale religiosa nonché luogo ove nel IV secolo Santa Nino convertì al cristianesimo il regno ivoriano. Visiteremo la Chiesa di Jivari situata sulla collina che domina Mtskheta e quindi l’imponente Cattedrale di Svetiskhoveli dove, secondo la tradizione, vi sarebbe sepolta la tunica di Cristo. Giunti a Gori, la città di Stalin, non mancheremo la città rupestre di Uplistsikhe, uno degli insediamenti più antichi del Caucaso. A questo punto è giunto il momento di dirigerci a Mestia dove, contornati dall’imponenza e dalla maestosità dello scenario dell’alta valle dello Svaneti con le sue alte cime innevate, ammireremo le case torri e apprezzeremo la gentilezza dei suoi abitanti. Mestia sarà la base per le escursioni nei vicini villaggi di Iprari con la sua bellissima chiesa colma di affreschi, tra i quali la versione di San Giorgio che uccide l'imperatore Diocleziano. Procedendo su strette e tortuose piste di montagna raggiungeremo il villaggio di Ushguli con la Chiesa della Vergine Maria (Lamaria) del XII secolo e ci delizieremo a fotografare animali e scene di vita contadina di questo incredibile villaggio che nei mesi invernali vive in completo isolamento dal resto del mondo. A Kutaisi non ci lasceremo sfuggire i resti dell’imponente Cattedrale di Bagrati e il bellissimo Monastero di Gelati, fondato dal re Davit il Costruttore nel 1106, come centro di studi e di diffusione della cultura cristiana e neoplatonica. All’interno della Cattedrale della Vergine, ampio e grandioso, ci sono gli affreschi meglio conservati di tutte le chiese georgiane. Meta successiva sarà la cittadella fortificata di Ananuri che si raggiunge percorrendo la Strada Militare Georgiana. La cittadella che domina il sottostante lago di Zhinvali contiene al suo interno due chiese del XVII secolo una delle quali ricoperta da magnifiche sculture con due bellissime croci in pietra. Attraversato il passo di Jivarici fermeremo ad ammirare e fotografare il monumento eretto nel 1983 dove la Georgia viene celebrata nella tipica apologetica bolscevica. Lungo la strada incontreremo una sorgente di acqua termale che con il tempo ha formato una grande e bianca distesa di depositi calcarei. Giunti nel villaggio di Kasbegi, a pochi km dal confine russo, affronteremo a piedi la salita che in 45 minuti circa ci porterà alla Chiesa di Tsiminda Sameba da dove si gode un magnifico panorama del monte Kazbek, con la sua cima perennemente innevata di 5407 metri. Kazbek è il monte su cui, secondo il mito greco, fu imprigionato Prometeo. La pista che conduce al Tusheti ci offrirà degli scorci panoramici veramente unici e indimenticabili in una regione ancora incontaminata. Giungeremo a Omalo e quindi procederemo per il turrito villaggio di Dartlo e, a piedi, lungo un serpeggiante sentiero fiorito, al soprastante villaggio di Vavlo. Sulla via del ritorno, nei pressi di Telavi ci attenderà la Cattedrale di Alaverdi ed infine, in prossimità del confine con l’Azerbaijan, il vasto complesso monasteriale di Davit Gareja. Non ci rimarrà quindi che dirigerci a Tbilisi per una accurata visita del centro storico e una magica serata lungo il fiume Mtkvari, prima di riprendere l’aereo che ci ricondurrà in Italia.
L'itinerario potrebbe essere effettuato in senso inverso.
Il programma è fruibile da metà giugno a metà settembre. In altri periodi dell'anno, quando le condizioni di innevamento impediscono l'accesso alle vie di montagna, il viaggio è realizzabile limitatamente agli itinerari descritti nei programmi Armenia Soft e Georgia Soft.