ARMENIA IRAN Viaggio di gruppo • Adventure • Medio Oriente
In questo viaggio di due settimane, esploreremo l'Armenia e l'Iran settentrionale, scoprendo un'eccezionale ricchezza artistica, storica e archeologica. Dalle antiche chiese armene ai siti storici iraniani, vivremo un'esperienza unica tra culture millenarie e paesaggi affascinanti.
Armenia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Iran: Il visto per l’Iran si prende in arrivo e si paga con la Cassa Comune, inviare almeno 10 giorni lavorativi prima della partenza la scansione a colori del passaporto (la pagina con i dati e la pagina dell'eventuale rinnovo) di una foto tessera a colori di dimensione 3x4 o 4x6 e del modulo compilato e firmato SCARICABILE QUI a passaporti2@viaggiavventurenelmondo.it
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese, non deve contenere visti Israele.
Armenia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Iran: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. È consigliata l'antitifica.
Il viaggio è straordinariamente interessante, non solo per i paesaggi, i monumenti, la gente, ma soprattutto perchè attraversa confini incerti ed accosta paesi di diversa storia, cultura e religione. E’ necessario riuscire a 'vedere' oltre per scoprire il fascino, di questa culla di civiltà e religioni e per acquisire consapevolezza delle assurdità, evidenti in quest’area geografica, del dominio sovietico e del suo tramonto. Un viaggio completo attraverso parte della regione caucasica e iranica che presenta diversità di culture e religioni con numerose e ricche testimonianze archeologiche, quindi un viaggio di prevalente interesse artistico.
In volo dall’Italia ed eccoci a Yerevan, la città rosa, dove si trovano il mausoleo e il museo eretti a memoria del genocidio perpetrato dai Giovani Turchi tra il 1915 e il '18. Si prosegue per visitare il Museo Archeologico, poi il Matenadaran, dove è ospitata una raccolta di codici miniati straordinaria, il ‘Vernissage’ mercato delle pulci, aperto il fine settimana, la casa del regista Paradjanov, la fortezza urartea di Erebuni. Con la conversione del re Tiridate III ad opera di Gregorio Lusavorich, detto l'Illuminatore, nel 301, l'Armenia è stata la prima nazione ad adottare il Cristianesimo.
Lungo la strada che porta ad Echmiadzin, la sede del Catholikòs, il capo supremo della chiesa, ci fermiamo a visitare le rovine della chiesa di Zvartnots e il sito archeologico di Metsamor con il piccolo museo. E poi Garni, il tempio del Sole, in stile greco-romano, ricostruito per anastilos, Geghard, il monastero scavato nelle caverne.
Sempre nelle vicinanze della capitale Yerevan, il museo di Sardarapat merita una visita per i resti archeologici e la parte etnografica, dove sono allestite stanze con arredamenti e costumi d'epoca. Contemplatori delle stelle sin dall'antichità, gli Armeni hanno una tradizione di famosi astrofisici e a Byurakan possiamo essere accompagnati da uno scienziato a visitare un telescopio che usano per scrutare l'universo. Una strada tortuosa si inerpica per arrivare sino alla fortezza di Amberd. Rientriamo alla capitale per ripartire verso il passo Selim, nei cui pressi c’è uno stupendo caravanserraglio, ancora intatto, testimonianza del passaggio delle vie carovaniere tra l'Oriente e l’Occidente.
E arriviamo al lago Sevan dalle acque blu, ubicato a 2000 metri. Lungo la strada il cimitero di Noratus che ospita centinaia di pietre tombali, i caratteristici 'khatchkar', a forma di croce scolpita con decorazioni, datate dal Medio Evo ai giorni nostri. In un’ampia vallata ci fermiamo a Dilidjan, un'altra cittadina meta vacanziera di personaggi illustri della Russia sovietica. Nei dintorni visitiamo Goshavank, Haghartsin, Kobair, Sanahin, Haghpat, tra i più bei monasteri di tutto il paese. Via Vanadzor percorriamo l'Armenia settentrionale, dominata dalla vetta innevata del monte Aragats, che lo scrittore Pushkin, nel suo ‘Viaggio a Erzurum', scambiò per l'Ararat. Rientriamo nuovamente a Yerevan per ripiegare decisamente verso sud, l’antica capitale Dvin, il complesso di Khor Virap, dove si trova il pozzo, all’interno del quale fu tenuto prigioniero per tredici anni Gregorio l’Illuminatore, da dove si può godere di una splendida vista sull'Ararat, il monte sacro sul quale, narra la leggenda, si posò l’Arca di Noè, oggi in territorio turco. Visiteremo il monastero di Noravank, posto sotto l'egida dell'UNESCO, come ad Haghpat e Sanahin. Siamo nell’Armenia meridionale, nelle vicinanze della città di Sisian, dove si trovano il sito archeologico di Karahundj, l’esercito di pietra, probabilmente un centro astronomico antecedente a Stonehenge, secondo gli studiosi locali e Kareri Tzor, una distesa litica con petroglifi risalenti ai primi insediamenti umani. Proseguendo più a est, poco dopo Goris, eccoci a Khndzoresk una valle costellata di formazioni che ricordano i ‘camini delle fate’, della Cappadocia. Prendiamo la strada che ci porta a sud verso l’Iran, arriviamo a Tatev, il caravanserraglio di Kotras e il Ponte del Diavolo ed eccoci alla cittadina di frontiera di Kapan. Passiamo per il posto di frontiera di Meghri ed entriamo in Iran raggiungendo Tabriz, dopo una rapida visita della città partiamo alla scoperta di località suggestive quali Khoy e Qareh Kelisa, il particolare villaggio di Kandovan, le torri funerario di Maragheh, lo splendido sito zorastriano di Takht-e Soleiman e l'incantevole Mausoleo di Oljeitu a Soltaniyeh. Arriviamo quindi a Qazvin, dal quale partiremo per visitare Gazor Khan e i Castelli degli Assassini ad Alamut. Raggiungiamo infine la capitale Tehran dove ci attende il nostro volo che ci riporterà in Italia.