UZBEK IRAN Viaggio di gruppo • Adventure • Medio Oriente • Asia Centrale
Un viaggio di gruppo alla scoperta delle orme di Timur visitando le antiche città carovaniere dell’Asia Centrale: Khiva, Samarcanda e Bukhara. E poi Isfahan, ammirando gli splendori dell’impero di Dario, con tappe a Persepoli e Pasargade.
La linea Soft nasce dall'esperienza quarantennale di viaggi alternativi in ogni parte del mondo. Gli itinerari Soft sono viaggi tra i più collaudati, che si differenziano dagli altri, perche i mezzi di trasporto e gli alberghi sono prenotati e confermati preventivamente da Viaggi nel Mondo. Le sistemazioni sono in camere doppie o triple e talvolta anche in quadruple. Per ogni altro aspetto valgono le caratteristiche peculiari della nostra formula base, quindi la vita di gruppo, la figura del coordinatore, la gestione della cassa comune.
Patrizio BALDUCCI - Tel. 3296150063
Iran: Il visto per l’Iran si prende in arrivo e si paga con la Cassa Comune, inviare almeno 10 giorni lavorativi prima della partenza la scansione a colori del passaporto (la pagina con i dati e la pagina dell'eventuale rinnovo) di una foto tessera a colori di dimensione 3x4 o 4x6 e del modulo compilato e firmato SCARICABILE QUI a passaporti2@viaggiavventurenelmondo.it
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese, non deve contenere visti Israele.
Uzbekistan: Dal 1 febbraio 2019 i cittadini italiani potranno entrare in Uzbekistan senza visto per permanenze inferiori a 30 giorni. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 3 mesi dall’ingresso nel Paese.
Iran: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. È consigliata l'antitifica.
Uzbekistan: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata l'antitifica.
Due mondi legati da una storia comune, ma divisi fino a poco tempo fa da un confine invalicabile quello della ex Urss: l’Asia Centrale con l’Uzbekistan e le anche città carovaniere di Burkhara, Samarkanda e la Persia (Iran) con Shiraz, Isfahan.
Un confine da sempre teatro di sanguinose guerre varcato dagli eserciti di Alessandro Magno e dalle orde mongole di Gengis Khan e Tamerlano. Un confine che passeremo realizzando un itinerario unico e straordinario, verificheremo così le affinità tra le moschee azzurre di Samarkanda e quelle di Isfahan. Un viaggio unico quindi realizzato nella formula tutto compreso grazie alla collaborazione con i nostri corrispondenti locali.
Dall'Italia a Teheran, la capitale situata a 1100 metri di altitudine, ai piedi delle montagne dell’Elbruz. Per prepararci alla visita dei tesori archeologici e artistici del paese, andremo al Museo Archeologico e quello adiacente delle Arti Islamiche, a quello dei Tappeti e quello dei gioielli e infine al Museo del Vetro e della Ceramica, ospitato in un raffinato palazzo cagiaro.
Quindi trasferimento in aeroporto e partenza per Shiraz, capitale sotto varie dinastie, culla di culture, patria di famosi mistici e poeti, alterneremo le visite dei monumenti a rinfrescanti soste nei suoi giardini e a un giro nel vecchio bazar. Da Shiraz partiremo per l’escursione di un giorno alle imponenti rovine di Persepoli, la mitica capitale cerimoniale degli Achemenidi, fondata da Dario I e completata dai suoi successori; nella vicina Pasargade , visiteremo la solitaria tomba di Ciro in una suggestiva distesa di rovine; a Naqsh-e-Rostam sulla parete a picco di arenaria dorata, potremo ammirare la necropoli con le tombe degli altri re achemenidi e dei bassorilievi sasanidi. Proseguiremo verso Kerman, città di frontiera lungo la Via della Seta, ai bordi del deserto sabbioso di Dasht-e-Lut, punteggiato dai piccoli crateri dei pozzi di ventilazione dei qanat: sono questi incredibili canali sotterranei tuttora in uso, capolavori di ingegneria lunghi chilometri e scavati con infinita pazienza e fatica a centinaia di metri di profondità per portare l’acqua dalle falde alla base delle montagne fino ai villaggi e alle coltivazioni di pistacchio e di palma dattero. Dopo la visita alle moschee a al bazar di Kerman, ci dirigeremo verso Reyen, passando per il villaggio di Mahan, con i suoi piacevoli giardini, l’azzurra cupola e i minareti del mausoleo di un famoso derviscio sufi.
Riprenderemo il nostro viaggio, questa volta in direzione nord verso Yazd, capitale dello zoroastrismo, le cui testimonianze più significative sono il Tempio del Fuoco, dove brucia una fiamma parenne e le Torri del Silenzio, utilizzate fino ad alcune decine di anni fa dalla comunità zoroastriana per il rito funebre dell’esposizione dei cadaveri agli avvoltoi. A Yazd, oltre a visitare le bellissime moschee, è bello anche perdersi fra le sue strette vie e le tradizionali case in adobe sui cui tetti svettano le torri di ventilazione.
Da Yazd proseguiremo verso Isfahan, fermandoci lungo la strada a Nain, famosa per l’antico Mirhab della sua moschea e per la produzione di tappeti, che potremo vedere mentre vengono tessuti secondo tecniche tramandate nei secoli. Isfahan incanta per l’armonia delle sue piazze, lo splendore delle sue moschee, la raffinatezza dei suoi palazzi, la bellezza dei suoi antichi ponti sul fiume, dove potremo rilassarci in una casa da tè, prima di avventurarci nel vecchio bazar tra tappeti, argenti, spezie e ceramiche. Sulla strada verso nord sosteremo ancora nel villaggio di montagna di Abyaneh, pernottando nella città oasi di Kashan per poi proseguire verso la città santa di Qom e rientrare a Teheran.
Raggiungiamo Tashkent quindi in volo per Urgenc da dove proseguiamo per Khiva, una delle più antiche città dell’Asia Centrale, fondata attorno al VI secolo. La città vecchia, ancora raccolta all’interno delle possenti mura, ha numerose costruzioni, la maggioranza delle quali risale al XVIII-XIX secolo; sono da segnalare il caratteristico Kalta Minar a forma di bassa ciminiera e l’alto minareto Islam Kodscha, in cima al quale si può salire per una visione d’insieme della città vecchia (Ichan Kala). È piacevole poi scoprire scorci caratteristici perdendosi per le viuzze della cittadella, anche se non molto popolate: la maggior parte degli abitanti è stata infatti trasferita subito fuori delle mura. In autobus, attraverso la regione desertica del Kyzylkum, raggiungiamo Bukhara. Visita della città : complesso Ljabichauz, con il più grande chauz (serbatoio d’acqua) di Bukhara, i bazar coperti Taki-Zargaran (orefici), Taki-Sarrafan (cambiamoneta) e Taki-Til’pek-Furusan (venditori di copricapi), le madrase di Ulugh Beg e di Abdalazizkan (poste una di fronte all’altra). Poi il magnifico complesso costituito dalla Moschea Kalyan con il grande minareto Kalyan (47 m) e, di fronte, la madrasa Miri-Arab ora di nuovo in attività . Si chiude con la visita dell’Ark (la cittadella) e dello splendido mausoleo di Ismail Samani. In bus raggiungiamo poi Machi-Chas, la residenza estiva dell’emiro, 4 km a nord di Bukhara. Proseguiamo in direzione di Samarcanda effettuando una deviazione di circa 100 km a sud per Shakhrisabz, città natale di Tamerlano. In lontananza si profilano i rilievi del Tagikistan verso il confine afghano, il paesaggio è interessante con piccoli villaggi agricoli e aspri rilievi. Visitiamo i resti del grandioso portale di ingresso del palazzo Ak-Saraj di Tamerlano e di altri santuari sparsi nel centro storico, in rifacimento, della città .
Raggiungiamo Samarcanda. Mattinata dedicata al Complesso Shar-i-Zindah, cimitero dei timuridi con splendide costruzioni in ottimo stato di conservazione. Ci spostiamo poi, sempre in pullman, all’osservatorio di Ulugh Beg, posto su una collina a nord della città . Dell’osservatorio resta solo traccia dell’enorme sestante scoperto nel 1908, c’è anche un piccolo museo dedicato a questo sovrano astronomo e scienziato. Pomeriggio a spasso per l’interessante mercato e visita della vicina moschea di Bibi Khanum, imponente costruzione eretta in onore della moglie prediletta di Tamerlano. Visitiamo la grandiosa piazza Registan, con le splendide madrase di Ulugh Beg, Sher-Dor e Tilja-kari, quindi il magnifico mausoleo Gur-e Amir, dove è sepolto Tamerlano: splendida la cupola a coste con maioliche verde-azzurro. La cripta vera e propria, posta sotto la superficie, non è di norma visitabile, si accede solo al pianterreno dove sono riprodotte le tombe del sotterraneo in una sala con magnifiche decorazioni.
L'indomani partiamo da Samarcanda per rientrare a Tashkent, una visita della capitale e quindi volo per l'Italia.
Il viaggio potrebbe essere realizzato in senso inverso
Italia - Uzbekistan - Iran - Italia