TUTTO ARMENIA SOFT Viaggio di gruppo • Adventure • Medio Oriente
Un viaggio di gruppo per scoprire l’originalità dell’architettura armena in due settimane: chiese cristiane del VII secolo, imponenti fortezze, monasteri rupestri e il misterioso "regno delle pietre urlanti" ti aspettano in un viaggio che unisce storia e bellezza.
La linea Soft nasce dall'esperienza quarantennale di viaggi alternativi in ogni parte del mondo. Gli itinerari Soft sono viaggi tra i più collaudati, che si differenziano dagli altri, perche i mezzi di trasporto e gli alberghi sono prenotati e confermati preventivamente da Viaggi nel Mondo. Le sistemazioni sono in camere doppie o triple e talvolta anche in quadruple. Per ogni altro aspetto valgono le caratteristiche peculiari della nostra formula base, quindi la vita di gruppo, la figura del coordinatore, la gestione della cassa comune.
Armenia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Armenia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Vasta attualmente quanto la Lombardia, l'Armenia è una terra di lunga memoria storica. Religione e lingua propria sono state le caratteristiche che hanno contraddistinto e tenuto salda la popolazione lungo i secoli. Testimonianze di questo passato sono monasteri, chiese, fortezze, siti archeologici. Nel percorrere le strade che si inerpicano, passando dai 400 ai 3000 metri, tra vasti altopiani, ampie vallate, gole tortuose, dove fiumi impetuosi rendono fertili campi coltivati, ci introduciamo in un paesaggio che varia di continuo.
La collina di Tsitsernakaberd domina la capitale, Yerevan, la città rosa, dove si trovano il mausoleo e il museo eretti a memoria del genocidio perpetrato dai Giovani Turchi tra il 1915 e il '18. Si prosegue per visitare il Museo Archeologico, poi il Matenadaran, dove è ospitata una raccolta di codici miniati straordinaria, il ‘Vernissage’ mercato dell’artigianato, aperto il fine settimana, la casa del regista Paradjanov, la fortezza urartea di Erebuni. Con la conversione del re Tiridate III ad opera di Gregorio Lusavorich, detto l'Illuminatore, nel 301, l'Armenia è stata la prima nazione ad adottare il Cristianesimo. Lungo la strada che porta ad Echmiadzin, la sede del Catholikòs, il capo supremo della chiesa, ci fermiamo a visitare le rovine della chiesa di Zvartnots e poi Garni, il tempio del Sole, in stile greco-romano, ricostruito per anastilos, Geghard, il monastero scavato nelle caverne, il complesso di Khor Virap, dove si trova il pozzo, all’interno del quale fu tenuto prigioniero per tredici anni Gregorio l’Illuminatore, da dove si può godere di una splendida vista sull'Ararat, il monte sacro sul quale, narra la leggenda, si posò l’Arca di Noè, oggi in territorio turco. Visiteremo il monastero di Noravank, posto sotto l'egida dell'UNESCO, come ad Haghpat e Sanahin. Siamo nell’Armenia meridionale, nelle vicinanze della città di Sisian, dove si trovano il sito archeologico di Karahundj, l’esercito di pietra, probabilmente un centro astronomico antecedente a Stonehenge, secondo gli studiosi locali e Ukhtasar una distesa a 3300mt.di altitudine con petroglifi risalenti ai primi insediamenti umani. Proseguendo più a sud, Khndzoresk una valle costellata di formazioni che ricordano i ‘camini delle fate’, della Cappadocia. Di qui si risale verso Djermuk, una località di villeggiatura, ricca di acque termali. Nei pressi del passo Selim c’è uno stupendo caravanserraglio, ancora intatto, testimonianza del passaggio delle vie carovaniere tra l'Oriente e l’Occidente. E arriviamo al lago Sevan dalle acque blu, ubicato a 2000 metri.
Lungo la strada il cimitero di Noratus che ospita centinaia di pietre tombali, i caratteristici 'khatchkar', a forma di croce scolpita con decorazioni, datate dal Medio Evo ai giorni nostri. In un’ampia vallata ci fermiamo a Dilidjan, un'altra cittadina meta vacanziera di personaggi illustri della Russia sovietica. Nei dintorni visitiamo Goshavank, Haghartsin, Sanahin, Haghpat, tra i più bei monasteri di tutto il paese. Via Vanadzor percorriamo l'Armenia settentrionale, dominata dalla vetta innevata del monte Aragats, che lo scrittore Pushkin, nel suo ‘Viaggio a Erzurum', scambiò per l'Ararat. Gyumri, l'antica Alessandropoli, in onore della moglie dello zar Nicola Romanov, è una città posta su di un altopiano, che d'inverno raggiunge anche i 40° sotto zero. Nel 1988 ha subito un terribile terremoto con più di 25000 vittime. Oggi è seconda soltanto alla capitale per popolazione e reddito.
Una strada tortuosa si inerpica per arrivare sino alla fortezza di Amberd- Visitiamo anche i vicini monasteri di Hovhannavank e Saghmosavan – rientro nella capitale.
ITINERARIO CONSIGLIATO (PROPOSTO DA OMNES TOUR)