Il nostro viaggio parte da Melfi, che raggiungiamo dall’aeroporto di Bari e poi con auto a nolo.
Capitale del regno normanno, Melfi è la città federiciana per eccellenza, per il ruolo politico conferitole dall’Imperatore Federico II di Svevia. Immersa nella splendida cornice paesaggistica del Vulture, la città federiciana ha una cinta muraria unica nell’Italia meridionale, circondata interamente da antiche mura normanne con torrioni di avvistamento. L’abitato è dominato dal maestoso castello normanno-svevo, costruito, dai normanni e ampliato da Federico II di Svevia. Melfi è stata la sede di cinque concili tra il 1059 e il 1137, come il Concilio di Melfi III (1089), durante il quale papa Urbano II indisse la Prima Crociata in Terra Santa.
Cominceremo con la visita del Castello di Federico II. Costruito in epoca normanna e ampliato dal sovrano, è uno dei più maestosi con ben otto torri che dominano il borgo medievale sottostante, una fortificazione inespugnabile. Varcando il ponte levatoio che attraversa il profondo fossato si viaggia di nuovo nel tempo, tra le corti e la torre dell’Orologio, mentre all’interno si può visitare il Museo Archeologico Nazionale del Melfese.
La giornata prosegue con la visita del borgo di Melfi, passeggiando tra vicoletti e palazzi gentilizi adornati da portali e decorazioni in pietra, chiese e cattedrali, fino all’antica cinta muraria (Cattadrela, Palazzo Vescovile, Porta Venosina, Chiesa dei Cappuccini e Belvedere).
Partendo da Melfi ci dirigiamo ai Laghi di Monticchio, proprio ai piedi del Monte Vulture (1326 metri), vulcano da cui l’intera zona prende il nome. Raggiungibili lasciando la statale principale che da Melfi porta a Castel Lagopesole e inerpicandosi tra tortuose stradine, i due specchi d’acqua di origine vulcanica offrono uno spettacolo incredibile. l più piccolo in particolare è dominato dall’alto dall’abbazia benedettina di San Michele, fondata su preesistenti grotte abitate da monaci. L’edificio (che oggi ospita il Museo di Storia Naturale del Vulture) sembra quasi appeso al costone di roccia e alle sue spalle si estendono fitti i boschi. Lasciati i laghi di Monticchio ci dirigiamo alle Cascate di San Fele, createsi lungo il Torrente Bradano. Prima che faccia buio lasceremo le cascate per una rapida visita al Borgo di San Fele. Il Giorno 3 , in base al gruppo, prima di raggiungere i laghi di Monticchio è valutabile la possibilità di raggiungere la cima del Monte Vulture. Il Monte Vulture è un vulcano spento alto 1326 mt s.l.m. e i due laghi di Monticchio, tipici laghi vulcanici occupano il principale cratere dell'edificio vulcanico esistente durante la sua fase finale di attività. Rientro a Melfi.
Ripartiamo da Melfi per visitare Castel Lagopesole. A più di 800 metri di altezza, svetta uno dei più bei castelli federiciani del Meridione, l’ultimo maniero fatto ampliare dall’Imperatore in Basilicata (1242-1250). Utilizzato successivamente come rifugio anche dai briganti. La fortezza medievale conquista piccoli e grandi visitatori grazie soprattutto a “Il Mondo di Federico II”, un museo narrante che vi permetterà di fare un viaggio interattivo nel passato per scoprire le tappe più significative della vita del sovrano e il suo sconfinato “Stupor Mundi”, cioè la curiosità per il mondo, nonché le sue stanze segrete, le feste e i banchetti, gli intrighi e i tradimenti. Tra postazioni multimediali, immagini interattive e teatro tecnologico, si viene immersi nella vita di corte, si entra in botteghe e locande, si passeggia nei mercati e si arriva ad incontrare lo stesso Imperatore che in prima persona parla della sua vita. L’allestimento, aperto tutto l’anno (dalle 9.30 alle 12.30, dalle 16 alle 18.30), viene arricchito durante l’estate da uno spettacolo serale all’aperto con proiezioni nella corte del castello. Se capitate in agosto non perdete “Alla corte di Federico”, rievocazione storica con tornei di arcieri, menù medievali e sfilate di nobili, dame, giullari, mangiafuoco e falconieri.
Successivamente visiteremo la cittadina medievale di Acerenza (35 km a Nord est di Potenza, anche lei tra i borghi più belli d’Italia). Fra vicoletti e piazzette si erge l’imponente Cattedrale romanica dell’XI secolo: la leggenda narra che all’interno vi sarebbe una cripta segreta, accessibile da una finestrella murata, in cui sarebbe conservato il Sacro Graal Graal (la coppa da cui bevve Gesù nell’Ultima cena). Rientro a Melfi.
In mezz’ora di macchina da Melfi, ci dirigiamo a Venosa. Fondata dai romani con il nome di Venusia, è oggi inserita tra i borghi più belli d’Italia e conquista grandi e piccoli con il suo Parco Archeologico (fu patria tra l’altro del grande poeta latino Orazio) e la chiesa vecchia “Incompiuta” (nel complesso della SS. Trinità): un colpo d’occhio straordinario tra muri e pilastri imponenti, il prato come pavimento e il cielo come soffitto. Ma ogni epoca storica qui ha lasciato il suo segno: dalle Catacombe cristiane ai palazzi nobiliari, dal Castello Pirro del Balzo con le sue possenti torri cilindriche al Sito Paleolitico di Notarchirico, uno dei più importanti d’ Europa.
Lasciata Venosa, potremmo optare o per una visita guidata ad una delle cantine dell’Aglianico del Vulture oppure dirigerci in Puglia ad Andria, lasciando la Basilicata.
Oggi visiteremo Castel del Monte, che sembra non avere i tratti propri di una struttura militare, quanto piuttosto quelli di un luogo da vivere in tranquillità e per dedicarsi al benessere. Il Castello è il perno di una serie di castelli che si sviluppano a ragnatela intorno ad esso. Nel 1996, il Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO riunito a Merida (Messico), ha inserito nella World Heritage List il castello, fatto realizzare da Federico II di Svevia intorno al 1240. Il castello è costruito direttamente su un banco roccioso, in molti punti affiorante, ed è universalmente noto per la sua forma ottagonale. Su ognuno degli otto spigoli si innestano otto torri della stessa forma nelle cortine murarie in pietra calcarea locale, segnate da una cornice marcapiano, si aprono otto monòfore nel piano inferiore, sette bifore ed una sola trifora, rivolta verso Andria, in quello superiore.
Visita Guidata.
Da Castel del Monte ci dirigiamo a Bisceglie. Bisceglie è una località sul mare che conserva le caratteristiche del classico borgo marinaro medievale con porto turistico, dove si affacciano le antiche mura medievali recentemente ristrutturate. La visita prosegue verso la Cattedrale romanica e la Chiesa di San Adoeno, fino a raggiungere l’antica Torre Normanna e i resti del Castello Svevo Angioino.
Ci dirigiamo a Trani per la visita del Castello. Il castello di Trani è uno dei più begli esempi di fortificazioni fatti erigere da Federico II. Sorge a breve distanza dalla Cattedrale di Trani, in riva al mare, al centro di una rada i cui bassi fondali costituirono sempre un'ottima difesa sia dalla furia delle onde, che da eventuali attacchi su quel fronte. La sua posizione a margine della città e la spettacolare altezza delle sue torri gli consentivano di sorvegliare l'ingresso del porto e le vie di accesso all'abitato. La sua fondazione provocò la parziale distruzione di una piccola torre, rinvenuta sotto il piano di calpestio dell'attuale androne orientale, probabilmente connessa ad un modesto avamposto di vedetta. La costruzione, fondata sulla linea di costa del mare Adriatico, fu iniziata nell'anno 1230 e completata, presumibilmente, nel 1249.
l Castello di Trani venne utilizzato per festeggiare il secondo matrimonio del figlio di Federico II, Manfredi, con Elena d'Epiro.
Proseguiremo la giornata visitando le principali attrazioni di Trani: il porto turistico, il Fortino e la romantica Cattedrale di Trani (volendo si può salire in cime al Campanile)
Da Trani ci dirigiamo all’aeroporto di Bari per il volo di rientro.
In relazione all’orario del volo ci potremmo fermare a visitare il Castello Angioino e il Castello dei Gonzaga di Molfetta