Sbarcati all’aeroporto di Fertilia, dedichiamo le due prime giornate alla visita di Alghero, l’enclave catalana in Sardegna: visitiamo il Parco Naturale Regionale di Porto Conte, con un breve trekking a Punta Giglio fino ai resti della batteria aerea della Seconda Guerra Mondiale e discesa (…ed inevitabile ascesa di ritorno) dei 654 gradini della Escala de Cabirol per visitare le Grotte di Nettuno, sotto il promontorio di Capo Caccia. Compatibilmente con la variabile dell’orario di arrivo del volo della prima giornata, possiamo andare a fare un giro presso il suggestivo villaggio minerario abbandonato dell’Argentiera. Serate di relax in città , lungo i bastioni medievali e l’incatevole centro storico.
ALGHERO-BOSA. Iniziamo la discesa verso Sud. Percorriamo i 46 km della Costiera Alghero-Bosa. Prima di arrivare in città , con delle brevi passeggiate possiamo raggiungere le spiaggette di Managu e/o Cumpoltittu. Visitiamo quindi Bosa, altra città regia del periodo spagnolo, costruita sulla sponda settentrionale del fiume Temo, con il variopinto centro storico sviluppatosi ai piedi del Castello dei Malaspina. La costa meridionale è caratterizzata dalla presenza di tre torri costiere aragonesi, raggiungibili con delle brevi passeggiate: Columbargia, Ischia Ruja e Foghe, la foce del Riu Mannu, dove è possibile fare il bagno tra acqua dolce ed acqua marina.
BOSA-ORISTANO Da Bosa a Cuglieri, con tappa al Castello del Montiferru. Visitiamo il bucolico villaggio di San Leonardo di Siete Fuentes. Ci dedichiamo, quindi, a due dei principali siti preistorici sardi, il Nuraghe Losa e il Pozzo Sacro di Santa Cristina. Pomeriggio dedicato al Sinis: tappa al villaggio di Santu Srabadoi, ambientazione di tanti spaghetti western e visita alla chiesetta con il sottostante ipogeo; a seguire, con una breve passeggiata su sterrato, si arriva sino a Capo San Marco, passando per la torre di San Giovanni e la città fenicia/romana di Tharros. Arriviamo infine ad Oristano, l’antica capitale del Giudicato medievale di Arborea: vistiamo la Cattedrale e Piazza Eleonora, dedicata alla Sovrana e Giudicessa più amata nell’Isola.
ORISTANO-IGLESIAS. Attraversiamo lo stretto ponte ad un’unica marcia alternata di Marceddì ed entriamo nella Costa Verde, una delle zone costiere più disabitate ed aspre dell’Isola. La tortuosa strada ci porta fin sotto l’inconfondibile sagoma di Monte Arcuentu, volendo, anche raggiungibile con un percorso trekking tra i campi. Arriviamo alla volta del villaggio minerario di Montevecchio e, percorrendo un ampio tratto di sterrato, scendiamo verso Ingurtosu alle celebri dune di Piscinas. Ripresa la strada costiera, passiamo per Buggerru e facciamo tappa a Cala Domestica, una delle spiagge più nascoste e belle dell’Isola. Proseguiamo quindi verso Porto Flavia per ammirare dalla costa lo scoglio di Pan di Zucchero. Arriviamo quindi ad Iglesias, la quarta città regia del nostro viaggio
IGLESIAS-CARLOFORTE. Da Portoscuso ci imbarchiamo per l’Isola di San Pietro e facciamo il giro dell’isola fino a Capo Sandalo e poi giù fino alla Punta delle Colonne, per poi dedicarci alla visita della cittadina di Carloforte, celebre per la pesca del tonno, colonia fondata nel ‘700 dagli esuli, originari di Pegli, cacciati dall’isolotto di Tabarka, sulla costa Tunisina.
CARLOFORTE-CAGLIARI. Il Traghetto ci porta a Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco e quindi verso la parte più profonda del Sulcis, su uno dei lembi di terra più meridionali d’Europa. La meravigliosa strada costiera che ci porta verso Cagliari, tra i Capi Malfatano e Spartivento, dista in linea d’aria solo 170 km dalla costa tunisina. Fatte le doverose soste presso i punti più suggestivi, arriviamo alla tappa finale del viaggio, Cagliari, la Città sarda/fenicia/ romana/giudicale/pisana/aragonese/sabauda/italiana. Una località con più di due millenni di storia meriterebbe, evidentemente, un viaggio interamente dedicatole. Noi ci accontentiamo di un significativo assaggio, scegliendo tra la Necropoli Punica di Tuvixeddu, la zona Romana (l’Anfiteatro e le c.d. Villa di Tigellio), il centro storico di Castello (con la Cattedrale e il Palazzo Viceregio), il Bastione di Saint Remy, la Marina, il Colle di Bonaria, il Castello di San Michele e i parchi cittadini, l’Orto Botanico, il Lungomare del Poetto, gli stagni di Santa Gilla e Molentargius,
E’ la giornata del volo di rientro da Cagliari. Compatibilmente con l’orario del volo, è possibile visitare ancora qualche altra parte della città che non si è potuto visitare ieri, magari percorrendo il sentiero naturalistico che da Calamosca punta alla Sella del Diavolo