Avventure nel Mondo

IL CUORE DELLE DOLOMITI Viaggio di gruppoAdventureItalia

Foto di Laura Castellanza

Percorso circolare nel cuore delle Dolomiti, attraverso tre regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige per scoprire 6 dei 9 Sistemi Dolomitici UNESCO. Passeggiate facili per ammirare le cime più alte e per conoscere la storia del Vajont, il Cadore, Cortina d'Ampezzo, la Marmolada, la val di Fassa, la storia di Stava, le pareti di Manolo, l'impero dell'occhiale e Belluno.

DURATA
9 giorni
PERIODO
Giu Lug Ago Set
PERNOTTAMENTI
alberghetti, case private, rifugi
TRASPORTI
a piedi, auto o pulmino a nolo (i partecipanti si alternano alla guida)
PASTI
al sacco e ristorantini
DIFFICOLTÀ
facile
INFORMAZIONI
I coordinatori segnalati hanno effettuato il viaggio e possono dare informazioni. Rivolgetevi a loro con la cortesia che si usa tra amici:
Lucia SIMEONI - Tel. 3384691302
Gianni MORES - Tel. 3288116726
SITUAZIONE COVID-19
Italia

Nessuna restrizione 

Nord Italia

Nessuna restrizione 

Video di viaggio
Contenuto realizzato dai nostri viaggiatori
Quota di partecipazione
Quota base
Da Treviso
490
*Provvisoria*
NB: Le prenotazioni effettuate entro 10 giorni dalla data di partenza potrebbero subire una maggiorazione rispetto alla quota pubblicata che verrà notificata al momento dell'iscrizione. Nel caso in cui la maggiorazione non venga accettata sarà possibile annullare la prenotazione senza alcuna penale.
La quota comprende
il trasporto in minibus/auto per 9gg da Treviso, la polizza infortuni e l’assistenza Europassistance (prendere visione delle condizioni delle due polizze).
La quota non comprende
tutto ciò che non è compreso ne LA QUOTA COMPRENDE
NB: Le quote hanno un valore indicativo e saranno confermate nel foglio notizie di ogni partenza.
Cassa comune
Cassa comune
750
La Cassa Comune è l'importo di spesa previsto per persona in corso di viaggio per i servizi non compresi nella quota di partecipazione. Si basa sulle esperienze dei gruppi precedenti considerando un livello di servizi medio ed è gestito dal gruppo che elegge un cassiere. Consulta le FAQ ed il punto 6 del Decalogo per una spiegazione dettagliata sulla gestione della Cassa Comune.
Partenze programmate
29 GIU - 07 LUG
cod: 0186
Prenota
22 LUG - 30 LUG
cod: 0188
Prenota
05 AGO - 13 AGO
cod: 2063
Prenota
19 AGO - 27 AGO
cod: 2064
Prenota
26 AGO - 03 SET
cod: 3671
Prenota
09 SET - 17 SET
cod: 3672
Prenota
Itinerario e redazionale

Il percorso ad anello attraversa tre regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige e 6 dei 9 Sistemi Dolomitici, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, ammirando i paesaggi dominati dalle montagne più alte: la Marmolada (3.343 m s.l.m.), la 'regina' delle Dolomiti, ed il monte Antelao (3.264 m s.l.m.), il 're'. Con percorsi in auto o facili passeggiate su sentiero ci avviciniamo alle cime e alle storie di uomini e donne che in questo paesaggio, ispirati dalla maestosità dei monti, hanno sempre trovato l’energia per creare lavoro, difendere la Patria, rinascere dopo reazioni violente della natura.

Cortina d’Ampezzo è la perla delle Dolomiti, in Cadore e nell’Agordino si produce il 90% dell’occhialeria mondiale, a Paneveggio crescono gli abeti di risonanza per le casse armoniche degli strumenti musicali, a Belluno scorre il Piave, fiume sacro alla Patria, le storie del Vajont e di Stava ci dimostrano che la natura esige rispetto.

Vediamo la casa dove nacque il pittore Tiziano, i luoghi che ispirano gli scrittori Mauro Corona e Francesco Vidotto, le piste e le pareti dove si sono allenati campioni come Christian Ghedina e Manolo.

Ci alterniamo alla guida per circa 850 km attraverso il Cadore, l’Agordino, le valli di Fassa e di Fiemme e il Primiero, svalicando i passi Tre Croci, Falzarego, Staulanza, Fedaia, Lavazzè, Costalunga e Rolle. Raggiungiamo con i mezzi a fune luoghi dove è possibile passeggiare a quote intorno ai 3000 m.

Una grande avventura nel cuore pulsante dei famosi Monti Pallidi, una settimana abbagliati dalle loro luci, colori e affascinati dalla loro verticalità. Giornate trascorse su strade tortuose e facili sentieri, prati verdi fioriti con animali al pascolo, laghi alpini e qualche buon piatto della cucina locale consumato nei tipici agriturismo.

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Itinerario di viaggio
Giorno 1
Ritrovo a Treviso, ritiro delle auto o minibus a noleggio e trasferimento nel pomeriggio a Belluno: la sorridente città dove i Veneziani della Repubblica marinara incontravano la montagna. È incorniciata, a Nord, dalle candide rocce della Schiara (Dolomiti Bellunesi), che hanno ispirato lo scrittore e poeta bellunese Dino Buzzati e, a Sud, dall’azzurro del Piave. Nelle giornate estive, calde e afose, si può scegliere di trascorrere il pomeriggio sull’altopiano del Cansiglio e al lago di Santa Croce.
Giorno 2
Trasferimento in auto o minibus nei luoghi di Mauro Corona, i paesi Erto e Casso, ma soprattutto dove il 9 ottobre 1963 una frana grande come una montagna (250 milioni di metri cubi) precipitò nell’invaso artificiale. Visita guidata al coronamento della diga del Vajont e, alternativamente, salita in auto a Casso per osservare la 'M' di Muller, escursione a piedi verso Erto o trasferimento in auto al paese di Erto, per visitare la mostra permanente 'La catastrofe del Vajont' al Centro Visite. Nel pomeriggio passiamo per Pieve di Cadore, città del Tiziano, terra dello scrittore Francesco Vidotto e capitale mondiale dell’occhiale. In base alle condizioni meteo ed agli interessi del gruppo, si può scegliere di visitare la casa dove nacque il pittore Tiziano, il museo dell’occhiale o decidere di proseguire direttamente per Auronzo per effettuare la passeggiata sulla riva del bellissimo lago di Santa Caterina.
Giorno 3
Passando per il lago di Misurina giungiamo al rifugio Auronzo ai piedi delle maestose Tre Cime di Lavaredo da cui, con facile camminata, passando per il rifugio Lavaredo, in un paio d’ ore arriviamo al rifugio Locatelli (2450 m), luogo ideale per apprezzare a pieno la veduta simbolo di una tra le architetture di roccia più celebri e ardite delle Dolomiti. Tornati sui nostri passi e riprese le auto, proseguiamo per giungere, dopo una possibile pausa ristoratrice in una tipica malga, nella perla delle Dolomiti ai piedi delle Tofane: Cortina d’Ampezzo!
Giorno 4
Con un tratto di seggiovia raggiungiamo il rifugio Scoiattoli (2255 m) e da qui, con facile passeggiata, il rifugio Averau (2413 m) con la possibilità, per i più esperti, di proseguire fino al rifugio Nuvolau (2575 m). Ed è qui che ci si sente davvero nel 'cuore' delle Dolomiti. Ovunque guardi, vedi famose cime dolomitiche: Tofane, Cristallo, Civetta, Pelmo, Lagazuoi, Marmolada, Serra, Sassolungo, Catinaccio... ora affascinanti luoghi escursionistici, ma nel '15-'18 teatro di cruenti battaglie sul fronte italo-austriaco. Nel pomeriggio rientro alle auto e, superato il passo Falzarego (2105 m), scendiamo per pernottare nella vallata del Cordevole, tra Alleghe, Caprile e Rocca Pietore in alto Agordino, percorrendo versanti spogliati dalla violenza della tempesta Vaia dell’ottobre 2018.
Giorno 5
Oggi, superato il passo Staulanza (1783 m), grazie agli impianti di risalita o con facile camminata, raggiungiamo il rifugio Belvedere e la adiacente Cima Fertazza (2080 m), strepitoso punto panoramico sulle vicine pareti di Pelmo e Civetta, altri monti di 3000 metri simbolo delle Dolomiti. Finita l’escursione abbiamo il tempo di raggiungere la vicina Val Zoldana per visitare i paesini di Coi, Costa e Brusadaz e i loro tipici «tabià», tradizionali fienili nel paesaggio veneto delle Dolomiti, con virtuosistiche lavorazioni in legno. Sulla via del ritorno poi non ci facciamo mancare una visita al caratteristico paesino ladino di Colle Santa Lucia e alla sua panoramica chiesetta antica.
Giorno 6
È il giorno della 'regina'! Siamo nel sistema dolomitico della Marmolada. A Malga Ciapela prendiamo la funivia fino Punta Rocca (3265 m) proprio di fronte a Punta Penìa, vetta più alta delle Dolomiti (3342 m), passando per le stazioni intermedie di Coston d’Antermoja (2350 m) e di Serauta (2950 m), dove visitiamo il museo della Grande guerra. Tornati a Malga Ciapela, in macchina raggiungiamo il passo Fedaia (2057 m), ai piedi della Marmolada, e facciamo la passeggiata lungo le rive dell’omonimo lago, ammirando il ghiacciaio, per poi proseguire per il Passo Sella (2218 m) da dove le torri del Sella, il Sass Pordoi, il Gran Vernel, la Marmolada e il Sassolungo si fanno ammirare in tutta la loro imponenza prima di giungere per il pernottamento nei pressi di Moena, bellissima località ai confini tra le valli di Fassa e di Fiemme.
Giorno 7
Oggi un percorso ad anello ci porta inizialmente a Stava: il piccolo paese graziosamente ricostruito dopo il disastro del 1985 . Partendo dal Centro Stava 1985, la Fondazione Stava 1985 onlus ci accompagna sul percorso della memoria per una suggestiva passeggiata nel bosco, accuratamente gestito dalla Magnifica Comunità di Fiemme. Scopriamo i luoghi dove si svolgeva l’attività mineraria per l’estrazione della fluorite e comprendiamo come è stato possibile trasformare un’attività, fonte di reddito, in azione distruttiva. 'Disastri così non devono accadere mai più!' È l’imperativo della Fondazione. Purtroppo, disastri così continuano ad accadere nel mondo, con una frequenza di quasi un paio all'anno. Nel pomeriggio riprendiamo le macchine e, oltrepassando il passo Lavazè (1808 m), percorriamo la val d’ Ega per raggiungere il passo di Costalunga (1753 m) oltre al quale torniamo nella val di Fassa. Lungo il percorso ci fermiamo per una passeggiata attorno al lago turchese di Carezza splendidamente situato tra i massicci montuosi del Latemar e del Catinaccio.
Giorno 8
Oggi ci facciamo stupire dal gruppo montuoso delle Pale di San Martino. Prendiamo la strada per il passo Rolle e, dopo il lago artificiale di Paneveggio, ci fermiamo al Centro visitatori dove prendiamo il bus navetta del parco che ci porta all‘accesso settentrionale della val Veneggia. Con una camminata di 3 ore, circondati da pascoli, mucche e fiancheggiati dalle limpide acque del torrente Travignolo, percorriamo tutta la valle sovrastati dalle pareti di Mulaz, Focobon, Bureloni e Cimon della Pala, (il cosidetto Cervino delle Dolomiti) fino a giungere alla Baita Segantini (2170 m), splendido punto panoramico, per poi scendere al Passo Rolle (1989 m). Recuperate le auto, passando per San Martino di Castrozza, ci rechiamo per la serata nella valle del Primiero.
Giorno 9
Lungo la strada che ci porterà a Treviso, prima di un buon pranzo, dedichiamo almeno un paio d’ore alla visita della cittadina di Feltre: una delle città fortificate più incantevoli del Veneto, cinta da mura merlate realizzate nel XVI secolo e immersa tra boschi, prati e vette del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Il centro storico, abbarbicato su un colle, sul quale è stato edificato il castello di Alboino, è un luogo caratteristico e affascinante, con dimore signorili decorate con affreschi, viuzze nascoste, numerose chiese e piazze.
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NB: La sezione "Itinerario e Redazionale" costituisce un racconto-relazione di una precedente esperienza di viaggio scritta e aggiornata dai partecipanti e dai coordinatori. Costituisce lo schema del programma di viaggio suscettibile di modifiche sulla base delle decisioni dei gruppi nello spirito dell'autogestione del viaggio, caratteristica della formula dei viaggi proposti da Avventure nel Mondo.
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