Scopriamo Pantelleria, l’isola siciliana vicina all’Africa, soggiornando in dammusi e girando in auto. Visitiamo il porto e ci immergiamo nella natura selvaggia con trekking verso stufe termali e panorami sul mare.
Eva FRATTURA - Tel. 3382707701
Pantelleria, la più grande delle isole siciliane e la più vicina all’Africa, ha un fascino magico e inquietante con la sua natura aspra, il profumo intenso del rosmarino e del mirto, il rifrangersi delle onde color ghiaccio sulle frastagliate, nere, rocce vulcaniche. Ma tutto l’ambiente naturale è ricco e vario, quasi sempre integro, non troppo rovinato dall’intervento dissennato dell’uomo.
L’isola grande poco meno dell’Elba, comprende un unico centro abitato importante: Pantelleria Porto. Per il resto il suo paesaggio, che nasce da una serie di vulcani antichissimi, è punteggiato da piccoli nuclei abitativi composti da “Dammusi”, le caratteristiche case in pietra tufacea d’origine araba, completamente autonome per l’acqua, fresche d’estate e tiepide d’inverno. In questo tipo di casa, se possibile, andremo a dormire e qui ci organizzeremo per una serie di itinerari. Inizieremo con un giro in barca, compiendo il periplo dell’isola, alla scoperta di un mare stupendo e di bellissime grotte formate dalle colorate rocce vulcaniche scolpite dal vento e dal mare.
Un’altra escursione ci porterà invece alla scoperta dell’entroterra, con facili trekking verso stufe termali e saune naturali, da S.Vito e Sibà e sulla Montagna Grande , la più alta dell’isola, m 836: da qui nelle giornate terse si gode un panorama amplissimo che spazia fino a Capo Bon sulla costa tunisina e godiamo appieno della vista panoramica sul Monte Gibele. Altre escursioni via terra: ai monumenti funerari di Sesi, le Grotte di Sataria raggiungibili a piedi, offrono 3 vasche di acqua termale calda, la Cala dell’Elefante. Non senza piacevoli sorprese come alla contrada Gabriele dove, nascosti tra i lecci, ci sono quattro sarcofagi di epoca bizantina scavati nella roccia, naturalmente ci fermeremo spesso per bagni e fanghi termali, caldi e salutari (per es. al suggestivo lago Specchio di Venere) e ogni tanto sosteremo per dedicarci all’acquisto degli ottimi prodotti agricoli locali. Quindi una vacanza breve, ma intensa, completa da tutti i punti di vista, che purtroppo è finita. Non resta che rivolare alla terra ferma.