Alla scoperta di due isole nel cuore del Mediterraneo. Esploriamo calette selvagge e viviamo esperienze indimenticabili tra mare trasparente e fauna marina, facendo trekking sui crateri di Linosa, nella bellezza naturale di queste terre.
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Nessuno
Non occorrono
Un'altra proposta alla scoperta della nostra bella Italia, un estremo lembo del nostro paese in acque africane; infatti Lampedusa e Linosa nell’arcipelago delle Isole Pelagie si trovano a sud di Tunisi e di Hammamet ad appena 60 miglia dalla costa tunisina. Lampedusa, che raggiungeremo in aereo, forma insieme a Linosa e a Lampione l’arcipelago delle Pelagie, dal greco Pelaghia, 'Isole di altomare'.
Disperse nelle acque territoriali più meridionali d’Italia, più vicine all’Africa che alla Sicilia, Lampedusa, Lampione e Linosa formano il piccolo gruppo insulare delle Pelagie: dal greco 'pelagos', mare.
Diverse le loro caratteristiche geologiche, Lampedusa calcarea e Linosa di origine vulcanica.
Proprio l’aspetto selvaggio e la ricchezza della fauna marina e terrestre contribuiscono alla ragione del loro fascino.
Abbiamo passato una settimana incantevole. Quando abbiamo fatto escursioni in barca ci sembrava di essere sospesi nel vuoto tanta è la trasparenza dell’acqua.
Dal 1995 la Riserva Naturale Isola di Lampedusa tutela la macchia mediterranea e le stazioni di alcune specie animali e vegetali in via di estinzione, a partire dalle tartarughe marine nella cui Spiaggia del Conigli è uno degli ultimi luoghi di deposizione delle uova.
A Linosa oltre all’escursione in barca siamo saliti alla sommità del cono vulcanico spento da quasi 2000 anni le cui falde si immergono in mare fino a circa 100 metri di profondità.
In ogni immersione che abbiamo fatto con maschera e pinne siamo stati ripagati dalla trasparenza del mare e dei fondali.
Due ore di navigazione ci separano da Linosa di origine vulcanica detta 'l'isola dei sogni' per lo spirito magico dell'isola. A differenza di Lampedusa, è montuosa e verdissima con tre crateri oramai estinti (M.Vulcano 195 m). Merita assolutamente una visita la spiaggia "nera" in località Pozzolane, dove nidificano le tartarughe, lo splendido specchio d'acqua dei Faraglioni e la Piscina Naturale collegata al mare aperto da un tunnel e scelta come dimora da diverse specie marine. Le case coloratissime di Linosa ricordano quelle che si trovano in molte isole di origine vulcanica della Grecia, nel Mar Egeo. Panoramicamente, è la più ridente e ospitale dell’arcipelago pelagico, e vale la pena fare delle passeggiate tra l’euforbia arborea, i lentischi, i gigli di mare, i fichi d’India e i capperi selvatici. Come del resto tutte le piccole isole in mezzo a larghe distese marine, anche Linosa è una insostituibile base degli uccelli migratori; una vera oasi naturalistica che merita almeno un paio di giorni pieni con la possibilità di fare trekking sulle tre cime.
Poi di nuovo il traghetto per Lampedusa. Un altro viaggio è finito, ci aspetta il volo del ritorno.