Ritrovo del gruppo ad Aosta in mattinata. Nel pomeriggio visita del capoluogo valdostano fondato dall’impero Romano. Tra le attrazioni: Arco di Augusto, la porta pretoria, l’elegante piazza Chanoux, il teatro Romano e la collegiata di sant’Orso. In serata arriveremo al nostro alloggio.
Valle di Cogne e il parco nazionale del Gran Paradiso. La più conosciuta delle valli del Parco, offre lo scenario unico dei ghiacciai del Gran Paradiso. L’ampio fondovalle e i tanti valloni secondari sono percorribili a piedi. Nella piccola località di Valnontey sorge il Giardino Botanico Alpino Paradisia, che ti invita a conoscere le fioriture alpine, le piante officinali e i licheni (dalla metà di giugno alla metà di settembre). Molto caratteristico il centro storico di Cogne, dove ancora si praticano attività artigianali come il famoso “tombolo”, il merletto di Cogne. Poco distante dal centro, nel villaggio minerario, si trova il centro visitatori, dedicato ai rapporti tra l’uomo e l’ambiente.
Courmayeur e il Monte Bianco. Pur essendo una località turistica di importanza internazionale, Courmayeur conserva un’atmosfera alpina autentica. Da sempre legata al Monte Bianco, Courmayeur è una delle capitali storiche dell’alpinismo e dell’escursionismo di montagna. Per conoscere le grandi imprese che hanno segnato la storia dell’alpinismo, visitate il museo alpino «Duca degli Abruzzi», dove sono raccolti documenti, cimeli e attrezzature da scalata: il museo è ospitato nella Casa delle Guide, proprio nel centro di Courmayeur, a fianco dell’antica chiesa parrocchiale. Potremo anche optare per un’escursione alla scoperta dei ghiacciai del Bianco a bordo della famosa funivia SkyWay Monte Bianco.
Valpelline, una valle spesso trascurata. La Valpelline è la più lunga valle laterale della regione. Da Aosta risale fino al confine con la Svizzera dove culmina con i ghiacciai e la vetta della Dent d’Hérens (4.171 m), bella montagna a fianco del Cervino. A oriente è separata dalla Valtournenche dalle affilate creste delle Grandes Murailles mentre a occidente confina con la valle del Gran San Bernardo e il Mont Vélan (3.727 m). Qui andremo alla scoperta di una delle più grandi dighe di tutte le Alpi, la diga di Place Moulin, oggi gestita dalla società CVA. Si tratta di una diga in calcestruzzo, ad arco gravitazionale, che crea un invaso di 93 milioni di metri cubi. Il muraglione è alto 155 m e lungo, al coronamento, 678 m, alla base è spesso ben 47 m! L’invaso alimenta una centrale idroelettrica della potenza di 130 MW. In estate vengono organizzate visite guidate all’interno del grande muraglione. A piedi raggiungeremo i pascoli di Prarayer e il suo rifugio per trascorrere momenti di relax.
Valtournenche e il monte Cervino. Tutti la conoscono come Cervinia, località sciistica della Valle d'Aosta, rinomata per la bellezza dei suoi paesaggi e la varietà delle piste da sci, ma Cervinia è solo il nome con cui viene indicata dai suoi frequentatori un'area di montagna molto più vasta. Il comprensorio di Breuil-Cervinia, questo il nome per intero, indica un'area che si estende dai 1.524 metri del comune di Valtournenche, ai 3.408 metri del Plateau Rosà, e sfiora i 4.000 metri con il Piccolo Cervino. E include anche i 4.478 metri dell'imponente massiccio del Cervino, la montagna simbolo della zona, "la piramide perfetta" che da sola vale la visita. Oltre ad innumerevoli possibilità di escursioni che valuteremo insieme da vedere anche il famoso Lago Blu: un piccolo lago sotto l'abitato di Breuil-Cervinia nel quale si specchia il Cervino.
valle di Gressoney e il monte Rosa. Il territorio della Valle del Lys per la varietà di altitudini (dai 345 m di Pont Saint Martin ai 4634 m del Monte Rosa) e per la sua speciale conformazione, racchiude in pochi chilometri quadrati spettacoli naturali diversissimi fra loro che vanno dai vigneti e castagni della parte bassa, alle foreste di conifere, ricche di ruscelli e cascate, alle prateria d’ alta quota, costellate di incantevoli laghi e culmina nell’ imponenza dei ghiacciai e vette del Monte Rosa. Ma non solo, il territorio racchiude anche preziose vestige storiche che vanno dalla Roma Imperiale fino al tardo Rinascimento e gli splendidi esempi di architettura rurale in pietra e legno, la cui massima espressione sono gli “Stadel” eredità delle popolazioni Walser. Un microcosmo che aspetta di essere scoperto.
Il forte di Bard e rientro a casa. L’ultima giornata sarà dedicata alla visita del famoso complesso fortificato fatto riedificare nel XIX secolo da Casa Savoia sulla rocca che sovrasta il borgo di Bard, la vera porta d’ingresso alla Valle d'Aosta. Il Forte è servito da una strada esterna, sul lato sud, che permette di accedere al cortile dell’Opera di Gola, e da una strada interna che, con stretti tornanti sorretti da possenti muraglioni, risale il pendio opposto rivolto a nord e consente di accedere all’Opera Carlo Alberto e all’area delle Scuderie, anch’essa adibita a sede di mostre temporanee. Entrambi i percorsi sono pedonali. La sommità della rocca è facilmente raggiungibile grazie ad avveniristici ascensori panoramici che dal Borgo di Bard, ai piedi del Forte, consentono l’accesso all’Opera Carlo Alberto, al Museo delle Alpi, alle sale dedicate alle mostre temporanee, alle piazze interne. Nel pomeriggio è previsto il rientro a casa.