Terra malarica ed inabitabile fino a metà dell'Ottocento quando iniziò la sua bonifica, terminata soltanto nel Dopoguerra. Oggi è una delle mete più ambite della Penisola. La Maremma è il Texas d'Italia: una pianura selvaggia ed incontaminata dove i cowboy si chiamano butteri e gli animail pascolano liberi e fieri.
Nessuna restrizione
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Terra malarica e inabitabile fino a metà dell’Ottocento quando iniziò la sua bonifica, terminata soltanto nel secondo Dopoguerra, oggi è una delle mete più ambite della Penisola. La Maremma è il Texas d’Italia. E’ la pianura selvaggia e incontaminata dei cowboy che da queste parte si chiamano butteri. Degli animali che pascolano liberi e fieri nei campi interrotti soltanto dai piccoli paesi. Ma la Maremma ricorda anche la Florida: qui il meteo è sempre mite, il mare è bellissimo e la natura offre scorci mozzafiato che vanno dalle spiagge brade e le acque cristalline di Monte Argentario, Talamone, Castiglione della Pescaia, Punta Ala, Cala Violina, Cala del Gesso, Cala di Forno e Isola del Giglio, delle pinete e della macchia mediterranea, fino ai boschi del Monte Amiata. E poi la meraviglia termale di Saturnia e il contatto con gli animali e la flora dell’incantevole Parco della Maremma, della riserva naturale della Diaccia Botrona o della laguna di Orbetello.
Per arrivare al cuore pulsante di un territorio che dal capoluogo Grosseto si esplora borgo dopo borgo, con piccole gemme come la medievale Massa Marittima e il suo duomo suggestivo o la piccola Gerusalemme della Toscana, Pitigliano, meravigliosamente scavata nel tufo. Storia dopo storia, immagine dopo immagine, sapore dopo sapore perché la magia dell’accoglienza da questa parti passa anche da una sapiente cultura enogastronomica fatta di ricette tipiche e prodotti a chilometro zero, puntando anche su una passeggiata a cavallo e un’escursione trekking, secondo le preferenze del gruppo. Insomma un microcosmo che si sviluppa tutto all’interno della provincia di Grosseto, la più a sud della Toscana, ma situata in una posizione strategica dalla quale è facile raggiungere Pisa, Firenze e Siena, tutte a breve distanza, e volendo anche Roma, facendo rotta verso sud.

Il viaggio parte da nord con la visita di Massa Marittima e un bagno nella vicina spiaggia di Follonica, la località più turistica della Maremma, dove passeremo anche la serata. La giornata successiva inizia di buon mattino esplorando il borgo di Scarlino e il suo castello, per poi trasferirci nella spiaggia di Cala Violina, per Legambiente la più bella d’Italia, dove passeremo tutta la giornata. Ancora mare con Punta Ala e Castiglione della Pescaia, dove sarà possibile visitare anche la Diaccia Botrona l’etrusca Vetulonia e Tirli, arrivando poi nella città di Grosseto, che è il capoluogo di provincia, dove scopriremo il centro storico e la cinta muraria: c’è anche la possibilità di raggiungere la vicina Scansano per una degustazione del vino Morellino. Da qui inizia la seconda parte del viaggio verso la zona sud della provincia, che inizia con il Parco della Maremma e l’incantevole Cala di Forno, per proseguire verso la splendida Talamone e la cittadina di Orbetello, la terza più importante della provincia dopo Grosseto e Follonica, famosa per la sua laguna. Il giorno dopo ci imbarcheremo da Porto Santo Stefano per raggiungere Isola del Giglio e immergersi nelle sue acque cristalline e addentrarsi nelle viuzze che conducono al castello.
Tornati a Porto Santo Stefano ci dedicheremo alla visita del paese e di Porto Ercole, situato all’altra estremità di Monte Argentario, scegliendo anche tra una delle meravigliose spiagge della zona, come Cala del Gesso, e una passeggiata fino alla Croce dei Passionisti, dal quale si gode di un panorama mozzafiato. L’ultima parte della Maremma inizia nelle colline del Fiora, visitando la suggestiva Pitigliano e le vicine Sorano e Sovana, di origine etrusca. A breve distanza si trovano le Terme di Saturnia, conosciuto in tutto il mondo per la loro acqua sulfurea che ha effetti benefici sull’organismo: potremo scegliere tra quelle private o le cosiddette “cascatelleâ€, semplicemente un piccolo paradiso. Per arrivare al Monte Amiata: i suoi boschi, la natura e i borghi di Castel del Piano, Arcidosso e Santa Fiora, paesi in cui si respirano ancora ospitalità e tradizioni.







