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Il Report del Tour
Dopo aver raggiunto Roma e ritirato in Largo Grigioni il nostro pulmino, fedele compagno di viaggio, ci imbarchiamo sulla nave che ci porterà a Cagliari.
L'emozione per questo ambizioso progetto è tanta. Il nostro obiettivo è raggiungere quanti più gruppi in viaggio possibile toccando sei regioni italiane. Tutto questo in 15 giorni.
In vista dei prossimi festeggiamenti dei cinquant'anni di Avventure nel Mondo, abbiamo scelto di vivere il viaggio nello stile che dagli anni settanta ci contraddistingue: senza vincoli di spazi e tempi, nessun itinerario predefinito, soltanto tanta voglia di vivere l'avventura e di far conoscere i dietro le quinte dei nostri viaggi di gruppo.
Prendiamo possesso della cabina, ancora con l'adrenalina a mille, e raggiungiamo il ponte per goderci il primo tramonto insieme brindando alla partenza.
La nave si allontana, il viaggio è partito.
El AlMa
(Eleonora Alessandro Mattia Manolo)
La notte è stata turbolenta, il mare grosso si è fatto sentire, le bottigliette di acqua sul comodino, urtando l'una contro l'altra, hanno fatto rumore tutta la notte ma nessuno ha avuto la forza, né la voglia, di alzarsi dal letto per spostarle.
Sono le 6:30 del mattino e la voce al microfono ci ha già svegliati avvisandoci del ritardo di oltre un'ora sulla tabella di marcia. Il viaggio sembra infinito. Ancora nel letto e con gli occhi mezzi chiusi dal sonno, riprendiamo i discorsi lasciati a metà la sera prima, ovviamente si parla di viaggi. Tra un aneddoto e l'altro, però, la stanchezza torna a farsi sentire e ne approfittiamo per qualche altra ora di riposo.
Al nostro risveglio decidiamo di fare una lunga colazione-briefing. Mettiamo insieme le ultime idee, mentre Manolo passa a rassegna i punti delle ultime riunioni online, Eleonora tiene nota di tutto sul taccuino, Alessandro e Mattia, invece, si confrontano sulle tecniche di ripresa migliori. Alle 13:30 finalmente tocchiamo terra sarda. Lanciamo il primo sondaggio sui social per fare scegliere ai followers la nostra prima metà. La scelta ricade sul parco archeologico di Nora che raggiungiamo dopo una mezz'ora a bordo del nostro fedele pulmino.
Ci godiamo la visita del sito e poi, finalmente, una mezz'ora di relax in spiaggia.
Ma ecco che Mattia ci richiama all'ordine, sono le 18:30, dobbiamo tornare a bordo e raggiungere il primo gruppo in viaggio, il Sardegna Sud Discovery, coordinato da Alessandro Contarin, che oggi si trova a Pula.
Al nostro arrivo i ragazzi sono sorpresi, nessuno sapeva che ci saremmo incontrati. I primi momenti di imbarazzo, lasciano ben presto spazio alla curiosità e mentre ci avviamo a cena spieghiamo ai ragazzi il nostro progetto. Sono talmente entusiasti che ci invitano a trascorrere con loro anche il giorno seguente.
Anche la cucina sarda contribuisce a creare un clima di convivialità: pecorino, malloreddus, culurgiones e porceddu con un buon bicchiere di cannonau e mirto sono decisamente il fiore all'occhiello di questa serata. Ci siamo incontrati da appena un'ora eppure sembra di conoscerci già da una vita. In fin dei conti è proprio questo il bello di Avventure.
El AlMa
(Eleonora Alessandro Mattia e Manolo)
Ci imbarchiamo sulla nave che da Cagliari ci porterà a Palermo. Avendo prenotato last minute non abbiamo trovato cuccette disponibili quindi stanotte ci toccherà dormire a terra. Cerchiamo un angolino dove accamparci e iniziamo ad allestire i nostri "letti".
Trascorriamo la notte quasi in bianco ed arriviamo a Palermo alle 6:20. Facciamo tappa alla pasticceria Ganci per mangiare delle iris alla ricotta appena sfornate, poi ci avviamo verso Favignana.
All'imbarco per l'isola, mentre siamo in fila, cottissimi e sotto al sole, un uomo dietro di noi ci chiede "Ma siete di Avventure nel Mondo?". Si chiama Daniele e ci racconta di aver fatto con Avventure nel Mondo il suo primo viaggio nel lontano 1981. Mentre ci parla del suo viaggio in Egitto i suoi occhi brillano come se quei ricordi fossero vivissimi, un qualcosa di vissuto appena qualche giorno prima, in realtà, sono trascorsi quarant'anni. Ci chiede di poter fare una foto con noi e sembra felicissimo di averci incontrato. Saliamo sul traghetto pensando all'unicità di Avventure nel Mondo, un solo logo su una t-shirt è bastato a tirare fuori dei ricordi unici ed indelebili. Il viaggio in traghetto trascorre tranquillamente ma allo sbarco un passeggero in discesa lancia una valigiata sul ginocchio di Manolo. #Tuttappost!
Favignana ci accoglie sotto un cielo terso e azzurrissimo, finalmente la prima vera giornata di sole. Sotto il caldo torrido montiamo in sella alle nostre bici e raggiungiamo prima Cala Rossa per un tuffo rigenerante dopo oltre sedici ore di viaggio e poi Punta Sottile, dove ci uniamo al gruppo Egadi Discovery di Gabriele Frangioni.
Anche stavolta il gruppo è sorpreso del nostro arrivo, spieghiamo che siamo soltanto in tre perché Manolo è rimasto a casa per tenere la gamba a riposo dopo l'infortunio sul traghetto ed ecco che dal gruppo salta su Emiliano, fisioterapista di Padova, che si offre di verificare l'entità della "danno".
Trascorriamo il tempo chiacchierando e scherzando. I ragazzi ci raccontano delle prime impressioni del loro viaggio e scherzano tra di loro come se si conoscessero da tempo, in realtà sono partiti appena il 31 luglio. Molti ragazzi sono alla prima esperienza con avventure, altri invece ci hanno già viaggiato e sono entusiasti delle esperienze passate.
Ci salutiamo all'ora dell'aperitivo dandoci appuntamento per cena. Il programma prevede di mangiare in spiaggia il buonissimo kebab di tonno di Favignana.
Alle 21:30, però, ci contatta Gabriele e ci dice che hanno avuto un problema: uno dei ragazzi del gruppo ha perso il portafoglio e stanno tornando indietro per cercarlo.
Ci ritroviamo quindi alle 23:00, fortunatamente il portafoglio è stato ritrovato. Passiamo ancora un'oretta col gruppo ma sfortunatamente l'ultimo taxi "notturno" disponibile di Favignana ci attende per riportarci in appartamento, dobbiamo salutarci, domani torneremo di nuovo on the road!
El AlMa
Ci svegliamo a Favignana e decidiamo di cambiare improvvisamente il programma che avevamo ideato la sera prima: invece di trascorrere un'altra giornata in Sicilia decidiamo di partire subito per la Calabria visto che c'è un gruppo in arrivo a Lamezia.
Attraversiamo tutta la costa nord della Sicilia e ci dirigiamo verso Messina. Mentre siamo in viaggio riceviamo un messaggio da Manuela, una coordinatrice di avventure che, dopo aver visto saputo da Instagram che ci stiamo dirigendo in Calabria ci chiede di incontrarci a Villa San Giovanni, punto di arrivo del traghetto per poterci dare un dono da condividere con il prossimo gruppo che incontreremo. Non possiamo rifiutare, così, una volta sbarcati ci dirigiamo verso la stazione ed ecco che vediamo Manuela Chirchiglia vestita di arancione, perfettamente in pendant con Eleonora e Manolo. Il tempo passato insieme è breve ma intenso, purtroppo il trasferimento da Favignana è durato più di quanto pensassimo e dobbiamo rimetterci in viaggio per raggiungere il gruppo Calabria Mare e Borghi coordinato da Silvia Vescovi che ci aspetta per cena.
Arriviamo in perfetto orario e troviamo il gruppo già a tavola pronto per ordinare, ci accodiamo alle loro scelte, ignari di quello che ci aspetta: insalata di mare, frittura di pesce e un giro pizza da leccarsi i baffi. Anche stasera dieta domani!
Il gruppo si è unito da poco ma sembra tranquillo e rilassato, l'atmosfera è molto serena, decisamente quello che ci serviva dopo una giornata intera di transfer. Iniziamo a chiacchierare, il gruppo spazia da trentenni ad ultra settantenni, scopriamo che alcuni di loro sono dei veri e propri aficionados di Avventure con oltre quaranta viaggi alle spalle. Ci raccontano di luoghi incredibili di Stati che noi ora possiamo soltanto sperare di poter visitare prima o poi: Siria, Yemen, ci parlano dei luoghi più assurdi in cui hanno dormito e del cibo iraniano che secondo loro è il più buono del mondo.
La cena giunge al termine ed arriva il momento di pagare è quindi ora di avviare la cassa comune. Il cassiere, che sarà responsabile di tutti i pagamenti in corso di viaggio, viene scelto tra tutti i partecipanti in piena autogestione del gruppo. Stanchi, ma felici di aver incontrato questo bel gruppo, ricco di storie da raccontare, andiamo a dormire.
Al mattino il gruppo è felice e non vede l'ora di godersi le prime ore di mare ma ecco che, dopo colazione, arriva la prima "sorpresa" del viaggio: una delle auto noleggiate ha il serbatoio dell'olio completamente a secco e non può partire. Tutto il gruppo si mobilita per risolvere il problema e nel giro di poco siamo già in viaggio verso il primo meccanico.
Raggiungiamo finalmente Capo Vaticano, parte del gruppo si sdraia al sole, altri decidono di sfidare le onde altissime e rinfrescarsi nelle acque azzurrissime.
Approfittiamo di questo breve momento di relax per lanciare il prossimo sondaggio e capire dove dovremo spostarci nel pomeriggio. Eleonora e Manolo vorrebbero restare qualche ora in più a Capo Vaticano mentre Ale e Mattia vorrebbero spostarsi alla Certosa di Serra San Bruno. Dopo qualche ora arriva il risultato: dobbiamo ritirare i teli dalla spiaggia e dirigerci a Serra San Bruno.
Siamo di nuovo in viaggio, l'incontro con il gruppo di Silvia ci ha riempiti di energie positive che ci accompagnano lungo le strate tortuose dei monti calabresi.
A Serra San Bruno incontriamo il gruppo di Andrea Iacovella che ha appena finito la visita al museo della certosa. Dopo aver trascorso qualche momento insieme ci salutiamo e ci diamo appuntamento a domani per il trekking delle cascate del Marmarico.
Raggiungiamo Roccella Ionica dove ceniamo e trascorriamo la notte.
La mattina alle 7:30 siamo già in viaggio verso Bivongi dove insieme al gruppo di Andrea iniziamo il trekking a bordo di tre defender.
Il sentiero è facile e ci permette di chiacchierare e conoscere meglio il gruppo. Tra dodici persone soltanto una è alla sua prima esperienza con avventure e molti hanno già viaggiato con Andrea negli anni scorsi.
Dopo un'oretta di cammino raggiungiamo le cascate del Marmarico che, con i loro 114 metri, sono le seconde cascate più alte d'Italia. Alcuni ne approfittano per fare un bagno nelle acque gelide, altri si siedono sulle rocce e si rilassano col rumore delle foglie spostate dal vento e dell'acqua che scorre. Un paradiso poco noto d'Italia che con la sua naturalezza e semplicità ci rigenera.
A bordo del nostro pulmino “El Alma” raggiungiamo Soverato, zona con le spiagge tra le più belle della Calabria. Qui ad attenderci c’è già Michele Fiorini coordinatore del viaggio Calabria mare e borghi Discovery che ci aiuta a trovare un posto per parcheggiare.
Fa veramente caldo e la sabbia sotto i piedi brucia. Brucia veramente! Ma il gruppo stesso trova un rimedio al problema: appena arriviamo, senza troppe presentazioni, ci concedono giusto una stratta di mano e ci buttano subito in acqua a giocare una partita di “schiaccia sette”. È proprio qui che facciamo le nostre prime chiacchiere, ci raccontano i viaggi precedenti fatti con avventure, gli raccontiamo cosa stiamo facendo durante il nostro tour e raccogliamo sensazioni, interviste ed emozioni. Un gruppo carico, con una mascotte simpaticissima: Vittoria, una ragazza 17 enne accompagnata da sua sorella e super social interessatissima al nostro tour interattivo.
Dopo pranzo salutiamo i ragazzi e Michele, il coordinatore, e ci rimettiamo a bordo di “El Alma”. Ad attenderci non c’è solo un nuovo gruppo, ma anche una nuovissima regione, tutta da scoprire: la Basilicata.
Basilicata, che sorpresa!
Entriamo in questa meravigliosa regione del mezzogiorno ricca di cultura, paesaggi e attività, a contatto con la natura, uniche in Italia!
Arriviamo nel tardo pomeriggio a “Spazio Natura”, un’accoglienza immersa nella campagna lucana gestita da Rocco, per tutti noi ormai un mito. Ad attenderci ci sono ben due gruppi: BASILICATA COAST DISCOVERY coordinato da Andrea Gambacorta e BASILICATA DISCOVERY coordinato da Valentina Squilloni.
Poichè le camere sono tutte occupate dai partecipanti, a noi quattro spetta la stanza più grande: la campagna con le tende.
Rocco arriva con il tagliaerba e Mattia si attiva per ripulire lo spazio in cui campeggeremo. Ben presto, però, scopriamo che non siamo soli: c’è un ospite piuttosto giocherellone: Chicca, un’asina che vuole a tutti costi stare con noi!
Dopo una ricca cena in cui assaporiamo anche il famoso peperone crusco, tipico della zona, rientriamo nei nostri alloggi (noi quattro nelle nostre tende) e ci addormentiamo carichi all’idea di ciò che ci aspetta l’indomani: il volo dell’angelo.
La sveglia era impostata alle 7.00 ma il gallo ha iniziato a cantare al 05.15! Ci troviamo a Castelmezzano nel pieno della campagna. Ancora assonnati smontiamo le nostre tende e raggiungiamo i due gruppi che invece dormono nelle camere di Spazio Natura. Rocco e sua figlia Caterina ci preparano un’abbondante colazione.
Sentiamo i primi commenti preoccupati dei partecipanti sull’attività che caratterizzerà la giornata: il volo dell’angelo.
Alcune persone lo hanno già fatto, per la maggior parte invece è la prima volta. Terrore, adrenalina, curiosità… Sono tante le aspettative, sarà sicuramente un’esperienza super emozionante!
La lunga camminata per arrivare in alto, fino al punto del lancio, ci permette di fare quattro chiacchiere e conoscere meglio altri partecipanti. Andrea Gambacorta, coordinatore di questo gruppo, ha organizzato tutto alla grande. Siamo pronti, a gruppi di cinque ci imbraghiamo, ascoltiamo le raccomandazioni e via, si vola!
Effettuiamo due voli: l'andata da Castelmezzano a Pietrapertosa e il ritorno da Pietrapertosa a Castelmezzano. Tra un volo e l'altro ne approfittiamo per girovagare tra i pittoreschi paesini incastonati tra le Dolomiti Lucane e per goderci lo splendido panorama circostante.
Pranziamo in un locale con terrazza, brindando con birre e cocktails ghiacciati.
Nel pomeriggio salutiamo il gruppo e ci rimettiamo in viaggio. Matera ci attende.
Per evitare l'ondata di caldo che sta interessando la Murgia da qualche giorno, ci svegliamo al mattino presto e ci avviamo verso Matera per una rapida visita prima di raggiungere il prossimo gruppo. La città ci sorprende con i suoi sassi e il centro storico dalle mille tonalità di bianco. Nonostante sia mattino presto i turisti sono già tantissimi e il caldo si fa sentire. Camminiamo per gli stretti vicoli perdendoci in mille saliscendi fino ad arrivare nella piazza principale dove pranziamo con un panino con pomodoro e mozzarella, semplicissimo, ma che risulta essere uno dei più buoni mangiati fino ad ora.
Una piccola pausa e siamo di nuovo in viaggio per raggiungere il gruppo Basilicata-Cilento Discovery, coordinato da Michela Recla, che ci aspetta a Sasso di Castalda per vivere un'esperienza decisamente adrenalinica, la camminata sul Ponte alla Luna: due ponti tibetani, il più alto dei quali raggiunge i 120 metri di altezza. Nel gruppo si respirano emozioni diverse, c'è chi è carichissimo, chi soffre di veritigini ma si vuole mettere alla prova e chi ha un po' di quella sana paura che è sempre importante per tenerci vigili.
Ci imbraghiamo e iniziamo a camminare sul ponte più basso, appena 70 metri di altezza ma che già contribuiscono a fare vacillare le nostre sicurezze. Superiamo egregiamente il primo ostacolo e, con una semplice camminata, raggiungiamo il secondo ponte, quello più alto e lungo ben 300 metri. Tutto il gruppo si avvia ed inizia a camminare. Passo dopo passo, il ponte oscilla creandoci qualche problema di equilibrio, il punto più duro da superare però è il centrale dove le oscillazioni date dal camminare si sommano al vento e i 120 metri sotto di noi sembrano un'enormità.
Arriviamo alla fine del ponte sani e salvi, sudatissimi e con ogni muscolo in tensione! Osserviamo il panorama dall'alto, poi riscendiamo in paese per un meritatissimo aperitivo e per comprare la cena al sacco da portare con noi durante l'escursione notturna.È la notte di San Lorenzo, cogliamo l'occasione per raggiungere monte Arioso e osservare le stelle.
Non siamo però troppo fortunati: vediamo soltanto una stella cadente ma trascorriamo una serata diversa e decisamente emozionante.
Una delle cose belle della Basilicata è che è tutto a portata di mano. Puoi scoprire tanti luoghi ancora poco turistici a pochi chilometri l'uno dall'altro e raggiungere con estrema facilità le regioni confinanti. Stanotte, infatti, abbiamo dormito in Campania ma il cambio di regione è durato giusto il tempo del riposo notturno, siamo infatti di nuovo in viaggio per raggiungere il Vallone del Tuorno, dove ancora insieme al gruppo Basilicata-Cilento discovery coordinato da Michela Recla, vivremo un'altra bellissima avventura: il canyoning alle Cascate di Savoia.
Ormai, dopo aver condiviso l'esperienza del ponte alla luna, siamo entrati in sintonia con il gruppo e la mattinata inizia scambiandoci battute sul livello di adrenalina necessario per affrontare la giornata.
Ci infiliamo le nostre mute e, guidati dai ragazzi di Ivy tour, iniziamo un percorso di circa 4 ore guadando il torrente tra pozze, salti, cascate e piccole rapide.
Il paesaggio che di volta in volta si apre davanti a noi è di una bellezza unica, mille tonalità di verde, alberi altissimi e dei giochi di luce che ci danno l'impressione di essere dall'altra parte del mondo, in una foresta rigogliosa quando, in realtà, siamo soltanto a poche ore da casa. Basilicata, che bella scoperta!
Il percorso non è mai monotono, ad ogni passo c'è una nuova sfida da affrontare un misto tra paura e fiducia nelle nostre guide ci spinge ad andare avanti ed arrivare fino alla fine.
Durante l'escursione cogliamo l'occasione per chiedere ai ragazzi perché viaggiano con avventure, una delle risposte che ci ha colpiti maggiormente ci è stata data da Michela: "Io viaggio avventure perché i viaggi rilassanti non mi piacciono!" e noi non possiamo che condividere questo suo pensiero.
Viaggiare con avventure ci spinge a superare i nostri limiti, ci carica di adrenalina e ci fa sentire vivi.
Usciamo dal torrente stanchi ma felici dell'esperienza che abbiamo vissuto, raggiungiamo il centro di Sant'Angelo Le Fratte e ammirando un graffito e l'altro, troviamo un posto ombreggiato in una delle piazzette e pranziamo con focacce e panzerotti al forno.
Sfortunatamente per noi è arrivato anche stavolta il momento di salutare il gruppo, risaliamo a bordo del nostro fedele pulmino e ci avviamo verso Lecce: una nuova regione ed altri gruppi ci aspettano!