Avventure nel Mondo

Viaggi Volunteer

Nuova linea per il volontariato

Avventure nel Mondo è da sempre in prima linea per portare un sostegno e un aiuto concreto alle realtà bisognose che incontriamo nei nostri viaggi. Da sempre, nei nostri itinerari, inseriamo visite a scuole, orfanotrofi, associazioni e ONG, che accolgono i nostri gruppi a braccia aperte. Insieme, abbiamo portato vestiti, libri, medicinali, e sempre, ci siamo scambiati abbracci e sorrisi che ci hanno fatto venir voglia di restare.

Oggi, vogliamo fare qualcosa di più! Vogliamo trasformare quegli incontri, nel vero e proprio viaggio.

Avventure crea Volunteer, una nuova linea di viaggi di volontariato, per chi vuole tornare o vuole conoscere per la prima volta, alcune di quelle strutture incontrate sul nostro cammino.

I nostri nuovi viaggi

La nuova linea Volunteer per ora ha tre destinazioni che, speriamo, con il tempo e il vostro aiuto, diventino sempre di più. Tre strutture e due luoghi che da sempre hanno un posto speciale negli itinerari di Avventure: il Nepal e l'Africa. Tre strutture che hanno catturato il cuore dei nostri viaggiatori e di cui, oggi, vi vogliamo raccontare la storia e condividere le emozioni che abbiamo vissuto! Si tratta infatti di realtà che i nostri gruppi e i nostri coordinatori hanno incontrato e conosciuto durante un viaggio e in cui, nel tempo, altri gruppi sono tornati portando materiale scolastico, abbigliamento, medicinali o altri beni di prima necessità.

Avventure nel Mondo vuole favorire questo incontro, vuole portare chi ha voglia di aiutare da chi ha bisogno di una mano. Per questo, forniremo tutta l'assistenza e la logistica al costo netto dei servizi proposti.

I viaggi Volunteer, proprio per la loro natura, al momento non prevedono la presenza del coordinatore, in quanto tutte le attività in loco verranno gestite dalle strutture ospitanti e, dove necessario, dai nostri corrispondenti.

Su richiesta dei volontari, sarà possibile inserire nei viaggi una o più brevi escursioni di due giorni presso un'attrattiva del Paese.

Cosa significa partire con Volunteer

Avventure, ben lontana in generale dall'idea di turismo, lo è ancora di più sulla nuova linea Volunteer. Quello del volontariato è un tema molto delicato e lo è ancora di più nel momento in cui sono coinvolte realtà con minori o disabili. Siamo fermamente convinti che dietro al desiderio di fare questo tipo di esperienza non debba esserci un senso di compassione o di vaga benevolenza, ma la ferma volonta di portare un aiuto concreto, la capacità di trasmettere delle competenze o di soddisfare delle necessità, la consapevolezza insomma, che la nostra presenza deve apportare un miglioramento significativo.

Proprio per questo, su richiesta delle strutture stesse, la durata minima di permanenza sarà di due settimane, sia per avere il tempo di stabilire un rapporto di conoscenza tra i volontari e i piccoli ospiti, sia per portare a termine dei progetti mirati. la partecipazione ai progetti Volunteer è soggetta ad un primo confronto conoscitivo con noi, per approfondire le caratteristiche della struttura prescelta. Seguirà poi un breve colloquio conoscitivo con la struttura stessa, in modo da potersi confrontare sule reciproche aspettative e sull'idoneità o meno al progetto. In questa fase sarà possibile esprimere le proprie attitudini e le iniziative che si intende intraprendere durante la permanenza.

E' necessario, per le destinazioni attualmente presenti, avere una buona conoscenza della lingua inglese, tale da poter comprendere le istruzioni del personale e poter comunicare con i piccoli ospiti.

In Nepal con Hanuman

Hanuman nasce nel 2001, dall´iniziativa di cinque amici, appassionati viaggiatori, che hanno potuto constatare personalmente i forti disagi, a carico di bambini, dovuti a povertà e soprusi, in varie parti del mondo ed in Nepal, in particolare. Hanuman Onlus è completamente indipendente e senza scopo di lucro. Tutti i soci e collaboratori operano gratuitamente come volontari, con programmi di sostegno a distanza, ospitalità di bambini orfani nella Casa Famiglia denominata “Happy Home”, scolarizzazione, con la costruzione di scuole e protezione dei bambini dagli abusi e dallo sfruttamento. Vice Presidente dell'Associazione è Vitaliano Bissi, nostro storico coordinatore.

Cosa faremo?

Le nostre attività si svolgeranno in Happy Home, la casa-famiglia dove alloggiano i bambini orfani. Durante le giornate saremo impegnati nelle più svariate attività che ci vedranno dalla mattina alla sera in compagnia dei piccoli ospiti. Non mancheremo di andare a visitare le scuole che Hanuman ha costruito in questi anni. Il tutto con trekking facili e poco impegnativi nelle splendide colline e campagne nepalesi, attraversando e visitando villaggi rurali abitati dalle etnie Tamang. L’esperienza in Happy Home assieme ai bambini sarà unica, emozionante e piena di attività. Avremo modo di condividere assieme esperienze diverse, organizzare giochi ed improvvisarci insegnati in una delle scuole da noi costruite. Potremo scegliere, secondo le nostre capacità ed esperienza di fare lezioni di canto, disegno, italiano, geografia, insomma tutto quello che può unire le nostre culture e dare la possibilità ai piccoli studenti di divertirsi ed apprendere qualcosa di nuovo. 

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In Ghana con i "Chicchi"

Chicchi di Caffè è una Onlus, nata nel 2011, voluta e creata da un gruppo di amici che ha creduto nel progetto di Simona Branca. Fin dall’inizio Chicchi di Caffè si occupa principalmente di dare casa, amore e assistenza sanitaria ai bambini disabili o estremamente indigenti che in Ghana vivono nell’emarginazione e nella solitudine più totale, abbandonati a se stessi perché affetti da handicap o perché di peso alla famiglia. La struttura ospita fissi circa 20 bambini tra disabili e non (il numero varia in base alle esigenze), e ne assiste 54 per istruzione, assicurazione sanitaria e supporto alimentare. Fortunatamente molti dei bambini che sono in affido temporaneo riescono a fare ritorno alle loro famiglie. I piccoli Chicchi sono costantemente assistiti da donne locali e da Simona stessa. 

Chicchi di Caffè collabora inoltre con un istituto locale, Madam Enyonam’s Farm, una casa di accoglienza gestita da Louisa Enyonam. Questa struttura accoglie bambini, non necessariamente orfani, ma con disabilità fisiche. Luoisa, nata con gravi malformazioni, ha trovato nella sua condizione la spinta a conquistare con ogni mezzo la sua indipendenza. E oggi dedica la sua vita ad insegnare ai bambini che arrivano nel suo centro a scrivere, mangiare e vestirsi usando esclusivamente i piedi e la bocca. Attualmente, l'istituto si può visitare in giornata, poiché non ha uno spazio per i volontari. Ma grazie alle donazioni, Luoisa sta costruendo due nuove stanze dove, a breve, potrà accogliere chi vorrà visitare i suoi bimbi.

Cosa faremo?

La giornate ai "Chicchi" sono ognuna diversa dall’altra e dipendono molto dalle necessità quotidiane dei bimbi. Le attività dei volontari variano anch’esse in base alle predisposizioni personali e al rapporto che si instaura con i bambini. Le cose da fare sono sempre tante. Anche durante le ore di scuola, i bambini disabili rimangono nella struttura ed è possibile collaborare con il personale alla ginnastica e alla fisioterapia. Alcuni bambini necessitano di aiuto, per mangiare e per vestirsi. Si fanno attività educative con i piccoli che hanno difficoltà nell’apprendimento, si può giocare all’aperto, dare una mano con i compiti di scuola e, per chi vuole, dare un aiuto in cucina. La collaborazione con lo staff sarà fondamentale. Con Simona e le sue ragazze si andranno a visitare i mercati per fare spesa: quello del pesce, delle verdure e dell’artigianato. Nel weekend si organizzeranno gite con i bambini al Botanical Garden o si dedicherà la giornata ad attività creative: musica, pittura e danza.

Una giornata verrà dedicata alla visita del centro di "Mom Luoisa", come la chiamano affettuosamente i suoi bambini. L’impatto emotivo è enorme, così come i sorrisi dei bimbi che vi accoglieranno. Il gioco con loro e la condivisione del pasto, saranno le attività principali della giornata. Louisa vi mostrerà come insegna ai piccoli con disabilità ad usare i piedi e la bocca per fare qualunque cosa. 

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Tutti a scuola in Zambia!

La Scuola di Marco Sardella nasce nel 2006. Dopo un viaggio a scopo turistico, risalente a due anni prima, Marco si rende conto di quanti bambini, a Chipata, vivano in condizioni estreme di povertà senza avere possibilità di accedere alla scuola e all’istruzione. Torna quindi in Italia e raccoglie i soldi per comprare un terreno nel compound di Magazine, dove apre le prime aule per bambini orfani e svantaggiati. Oggi la scuola ospita 340 bambini e a tutti viene garantita l’istruzione e un pasto giornaliero. Ogni bambino ha la divisa scolastica, quaderni, penne e matite. I più meritevoli, che finiscono il percorso nella sua scuola, vengono sponsorizzati per accedere a scuole superiori e conseguire la maturità. Marco ha una profonda convinzione: “Credo che l’educazione sia il più importante strumento che i giovani dovrebbero acquisire, una vera priorità per aprire porte per una vita migliore. I bambini sono il presente e il futuro e sono una forza unificante capace di riunirci tutti insieme nonostante le diversità a sostegno di un’etica comune”.

I ragazzi non vivono nella struttura, la sera fanno ritorno nelle loro famiglie che vivono nello slum. 

Cosa faremo?

L'organizzazione della giornata dipenderà anche da dove si sceglierà di alloggiare. Ci due due possibilità: si può stare nello slum presso le famiglie degli studenti, oppure in lodge un po' più distante dalla Scuola. La prima opzione richiede un maggior spirito di adattamento, in quanto le abitazioni dello slum non hanno bagno o corrente elettrica. Ma, di contro, l'esperienza in famiglia è un valore aggiunto incredibile che può aiutare molto a capire la loro realtà ed entrare in contatto più diretto con i ragazzi e i loro genitori. La giornata a Chipata viene così organizzata: al mattino, mentre i ragazzi sono a scuola, si possono preparare le attività del pomeriggio, aiutare le famiglie nella gestione della casa (per chi sta in Homestay) o visitare lo slum (per chi starà in lodge). In tarda mattinata si raggiunge la Scuola, si pranza con gli studenti e dopo pranzo, iniziano le attività con i ragazzi: è possibile seguirli nello studio, aiutandoli a fare i compiti, integrando le loro nozioni o proponendogli dei brevi corsi di materie alternative. Oppure, a seconda delle proprie capacità e predisposizioni, si possono organizzare attività creative legate alla musica, al disegno, la pittura, la danza, ecc.  o organizzare attività sportive e piccoli tornei. Oppure, semplicemente, si potrà giocare con i più piccoli.

Dallo slum, la scuola è facilmente raggiungibile a piedi. I lodge sono invece a circa 30 minuti di distanza ma ci sono molti mezzi per raggiungerla (taxi, mototaxi e minibus).

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Per informazioni e iscrizioni scrivete a volunteer@viaggiavventurenelmondo.it