Avventure nel Mondo

Un viaggio dove la natura si mischia con folklore e storia

da "Guatemala Belize discovery" con Avventure nel Mondo
di Gregorio Santacaterina
foto di Gregorio Santacaterina

Un viaggio dove l’avventura si mischia con natura, folklore e storia

Quest’ anno il tempo è volato e in un men che non si dica mi son trovato a partire per il Guatemala. Avevo avuto poco tempo per documentarmi quindi non sapevo bene cosa aspettarmi, sarebbe stato tutto una sorpresa. La situazione bagagli era molto critica così dedico per la prima volta di fare un viaggio di 17 giorni solo con il bagaglio a mano; un passo da affrontare per un vero viaggiatore.

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DAY 1 - L’arrivo a Guatemala City - 30 luglio 2022

Tutto comincia con la sveglia alle ore 6:20 del mattino. Arrivo a Malpensa e incontro i miei primi compagni di viaggio, a primo acchito tutta gente molto smart. La prima rogna si presenta al check-in dove un simpatico hostess vuole imbarcarmi il trolley sostenendo che il volo era troppo pieno ma conoscendo le regole della United riesco a farmi valere e portare il bagaglio in salvo. Primi scambi di opinioni con i compagni, foto di rito poi salendo in aereo mi bloccano per il test antidroga (sempre il solito fortunato). Ci accomodiamo in aereo un po’ sparpagliati, mangiamo un piatto con del pollo e prendiamo tanto freddo per circa 8h e 30 min fino a raggiungere New York dove avremmo completato il gruppo e avrei ritroviamo la mia ragazza che era stata l’artefice della scelta di questo viaggio. All’aeroporto coda infinita e disorganizzazione pazzesca; troviamo un fast food per mangiare ma l’attesa è stata infinita, non era possibile ordinare se non on line, riusciamo a sfamarci per un soffio. Il secondo volo per Guatemala City ci regala una turbolenza pazzesca ma la stanchezza prende il sopravvento e quando ho riaperto gli occhi ero in Guatemala! Il nostro corrispondente Mario ci accoglie con due pulmini un po’ sgangherati ma facendoci stretti ci porta all’ hotel San Miguel che non era poi così male. In camera prepariamo lo zaino che ci avrebbe accompagnato per i prossimi due giorni  con i locali sul lago Atitlán. Avevano viaggiato 24h, ma tornando indietro di 8h avevamo recuperato tempo 

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DAY 2 - Chichicastenango e il mercato - 31 Luglio 2022

Partenza ore 6:00 con pulmino 15 posti in direzione Chichicastenango per la visita al mercato mercato locale. Veniamo avvisati dal nostro corrispondente di stare attenti ai furti, il mercato è famoso per i ladri. Ci fermiamo prima a Chichoy per la colazione: avena, cappuccino e omelette, la colazione dei campioni. Al mercato una fiumara di gente tra le bancarelle con lo scopo di venderti qualsiasi cosa; ne approfittiamo per cambiare i dollari in moneta locale: il chezal. Per ottenerli Una grande fatica sia per la coda infinita ma anche perché non accettavano banconote usurate. Le condizioni igieniche del marcato erano pessime ma ero abituato avendo girato vari mercati locali nel mondo. Dal mercato si scorgeva in lontananza un caratteristico cimitero tutto colorato che decidiamo di raggiungere; qui assistiamo al macabro sacrificio di un pollo, un rito un po’ macabro ma fa intendere quanto noi occidentali siamo lontani da queste realtà. Cerchiamo qualcosa da mangiare per pranzo e ordiniamo in una bancarella del pollo fritto, tortillas con le verdure e del mango. Mangiamo seduti vicino alle bancarelle con i cani che tentano di arraffare qualsiasi cosa poi risaliamo sul bus in direzione Panajachel dove avremmo preso l’imbarcadero per il Lago Atitlan, uno dei laghipiù profondi del mondo. Durante L’attraversata ci godiamo la vista sul lago e all’arrivo i locali ci attendevano per una breve spiegazione sul loro lavoro manifatturiero. Conosco la famiglia che avrebbe ospitato me e Betta, delle persone squisite. La casa non era male, il bagno lasciava a desiderare ma c’era da aspettarsele p poi eravamo i loro ospiti, dovevamo farci vedere entusiasti. Prima di cena ci troviamo con il gruppo per una buona birra Gallo. A cena aiutiamo ad apparecchiare nella terrazza con vista lago: la cena consisteva nel pollo, riso, verdure cotte, tortillas e una salsa di pomodoro. La stanchezza si faceva sentire così dopo una doccia un po’ alternativa crollo in un sonno profondo dormendo più di dieci ore…

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DAY 3 - Alla scoperta del Lago Atitlan - 1 Agosto 2022

Finalmente ci svegliamo con il sole che avevamo visto ben poco fino ad ora e mangiamo con la famiglia un pancake in terrazza poi ci ritroviamo con il resto del gruppo per salire sulla barca e andare a visitare i vari paesini bagnati dal lago. Il primo è Santiago, il paesino più grande del lago in cui visitiamo la basilica e incontriamo dei tizi mascherati un po’ buffi che festeggiavano il loro patrono poi ci spostiamo alla confraternita dove i locali venerano il loro santone, una statua che spostano a loro piacimento chiedendo offerte per vederla. Qui la gente ha poche auto, si sposta prettamente a piedi o in tuc tuc. Seconda tappa San Marcos, paesino  hippie ricco di murales dove camminando lungo la costa avvistiamo lucertole molto più grandi rispetto alle nostre; alcuni del gruppo decidono di fare il bagno altri come me si fanno una birretta vista lago poi un panino al volo e si riparte per la terza tappa: Jabalito da cui cominciamo il trekking verso Santa Cruz; un cammino facile ma che ci ha permesso di vedere il lago da vari punti di vista.Torniamo a Panajachel dove ci aspettava un bellissimo resort con piscina: il Selina con giri di cocktail e karaoke. Con questo gruppo è sempre festa.

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DAY 4 - Antigua e Vulcano Pacaya - 2 Agosto 2022

Sveglia ore 7:00, 3h di bus per raggiungere Antigua, città molto colorata che ricorda un po’ la Colombia. Ci dirigiamo prima verso l’arco de Santa Catalina, uno dei luoghi iconici della città e punto impeccabile per i selfie poi una chiesa dove vediamo la fontana più grossa dell’America centrale incastonata nel chiostro della chiesa. All’uscita dalla basilica vediamo in lontananza il fumo uscite dal vulcano Pacaya : che spettacolo! I tempi erano stretti per mangiare seduti e tranquilli così andiamo alla ricerca matta e disperatissima di un supermercato dove racimoliamo pane, prosciutto cotto e formaggio. Riprendiamo il nostro bus e dopo un trasferimento di 1h e 30 in salita raggiungiamo il Parco Nazionale del Vulcano Pacaya. Incontriamo la guida che ci avrebbe accompagnato da1800 m a 2200 m anche se Il meteo non era dei migliori ma fortunatamente ci ha graziato; la salita al vulcano e’ stato un susseguirsi di giochi di colore; una prima tappa ci ha permesso di vedere dall’ alto una lunga colata di lava nera del 29 aprile 2021 che si e’ fatta strada nel verde. La strada in salita era di colore nera misto a rosso, si saliva a piedi o a cavallo ma noi ci siamo limitati a salire a piedi schivando gli escrementi. Durante la scalata il panorama in valle meritava la fatica e ad un certo punto il paesaggio cambia, la natura si trasforma in una grande montagna nera lavica: era il Pacaya. Raggiungiamo i crateri secondari dove fumi di calore uscivano dalle fondamenta e ci mettiamo a cucinare i mashmellow: che buoni!! In questa terra di nessuno c’era molto vento ma fortunatamente il cielo ci ha graziato dalla pioggia. Risaliamo in pulmino per tornare ad Antigua per andare a cena direttamente belli sudati e puzzolenti al ristorante messicano; cominciavano i primi problemi di stomaco a qualcuno e la stanchezza si faceva sentire così crolliamo in un sonno profondo.

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DAY 5 - Un lungo viaggio verso Lanquin - 3 Agosto 2022

Sveglia ore 6:30, colazione di frutta in centro ad Antigua, 9 ore di bus e un lungo trasferimento mitigato dal gruppo che ha reso meno noiosa la trasferta. Dopo una piccola sosta a Cerro de la Cruz per godere della vista dal mirador continuamo il lungo viaggio con Karaoke ignorante sul pulmino e tante risate per raggiungere Lanquin. Lungo la strada ci fermiamo per pranzo al paesino di Santa Barbara dove troviamo un piccolo chiostro simile alla catena Los Pollos Hermanos di Breaking Bad dove fanno pollo fritto ma avendo lo stomaco un po’ scombussolato opto per il supermarket. Superiamo distese di campi di cardamomo e saliamo su il retro di una jeep come carro bestiameperraggiungere  Lanquin; appesi come salami ballonzoliamo insieme alle valigie lungo la giungla fino arrivare al lodge Zephyr, il paradiso in Guatemala; piscina, spa al tramonto, Fiumi di margarita ci avrebbero accompagnato per due notti: eravamo noi, la spensieratezza e la giungla.

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DAY 6 - Immersi nella giungla di Semuc Shampey - 4 Agosto 2022

Non avevo idea dell’esperienza che avrei vissuto in questa giornata ma mi resi conto presto che solo questa giornata valeva tutta la vacanza. Una montagna di frutta mi dà il buongiorno poi 45 min di shakeramento sulle Jeep tenendosi forte e saltellando come gazzelle; buchi grossi come crateri e guadi ci avrebbero accompagnato nell’attraversata lungo la giungla... Poco dopo la partenza la gomma cede, eravamo già bloccati; il nostro driver Kevin risolve la situazione con due pompate alla gomma e il trasferimento di alcuni di noi su un’altra jeep per alleggerire il peso. Ripartiamo ma poco dopo sentiamo un grosso botto: era la mia borraccia che era volata via ma che recuperiamo velocemente solo con una ammaccatura . Eravamo noi, le gip e distese di piante di cacao, mais e caffè. Ci scaricano a riva del fiume e subito veniamo assaliti dai bambini che vogliono venderci a tutti i costi le scarpe da scoglio e da bere. Ci incamminiamo lungo il fiume fino a raggiungere un’altalena costruita con corde e un bastone: iniziava la parte divertente del giro; dopo una breve spiegazione sulla postura da tenere ci catapultiamo con l’altalena in acqua. Sono il primo a prendere coraggio e lanciarmi: bevuto un po’ d’acqua ma stata un’esperienza bellissima. Raggiungiamo L’ ingresso della grotta dove Kevin ci porge una candela accesa e ci immergiamo nel buio e in acqua: ci aspettavano tanti km di cunicoli stretti, scale e corde. È stato un gioco di squadra facendoci luce uno con l’altro, stando attenti a non battere la testa, passando da caverna in caverna. Sul fondo della grotta ci aspettava una cascata e ci saremmo dovuti passare sotto; per un attimo ho perso l’orientamento ma che esperienza!! Dopodiché ripercorriamo tutto il tragitto al contrario fino a raggiungere l’uscita. Riprendiamo le forze con un bel barbecue a base di pollo e “spaghetti”. Eravamo pronti Per il Trekking a Semuc Champey; c’era un tasso di umidità assurdo e da qui fino a fine vacanza non ci avrebbe più abbandonato, si sudava solo a respirare, le gocce mi scendevano dalla fronte annebbiandomi la vista. Lungo il cammino avvistiamo le scimmie urlatrici e farfalle giganti dai colori più disparati poi comincia una lunga e faticosa salita a scale per raggiungere il mirador. Arrivati in cima acquistiamo dei semi di cacao di cui mangiamo la polpa esterna, sembrava i licis. Da qui si vedeva la valle: uno spettacolo senza precedenti, il potere dell’acqua aveva creato delle pozze naturali incastonate nella valle. Non riuscivo a staccare gli occhi da questo spettacolo. Era il momento di scendere dal mirador e andare a fare il bagno in quelle pozze. Per passare da una pozza all’altra si erano creati degli scivoli naturali. È stato molto divertente ma avevo una stanchezza sconvolgente. Ripetiamo i 45 minuti sulle jeep per tornare al lodge e concludiamo la giornata con una buona pizza guatemaltese 

DAY 7 - In viaggio verso l’ Honduras - 5 agosto 2022

Sveglia ore 6:30, comincia il lungo viaggio di 9 ore per raggiungere l’Honduras. Arrivati alla Frontiera dobbiamo lasciare un 50 dollari per poter entrare come pizzo. Era troppo tardi per raggiungere le terme in programma quindi arrivati a Copan ci dirigiamo in ostello. Lasciati giù i bagagli facciamo un giretto in paese e entriamo in una birreria. Ci facciamo una partita a uno brindando a noi poi cena all’ Asados, ottimo ristorante di carne.

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DAY 8 - Le rovine Maya di Copan - 6 agosto 2022

Sveglia ore 6:30, colazione a base di pancake poi ci dirigiamo al sito archeologico di Copan. All’ingresso del parco troviamo alberi secolari e tra le piante scorgiamo pappagalli dai colori più disparati. Non avevo mai visto così tanti pappagalli; poi ci immergiamo nella Civiltà Maya nel sito archeologico patrimonio dell’umanità di Honduras a scoprire le tradizioni Maya e scalare i gradoni dei templi. Prima di uscire dal parco scorgo un grossissimo ragno con il suo piccolo assolutamente da fotografare. Risaliamo sul bus con un’ora di ritardo sulla tabella di marcia, ripassiamo la frontiera per tornare in Guatemala (la mazzetta dell’andata ci ha permesso di saltare tutta la coda) per raggiungere Puerto Barrios a Belize City da cui sarebbe partita la barca per Finca Tatin. Faceva un caldo devastante sul pulmino, pioveva a dirotto e saliva un calore assurdo dall’ asfalto. Ci fermiamo a mangiare per l’ennesima volta il pollo fritto e si riparte. Comincia a diluviare, un classico nel periodo delle piogge tropicali se non che arrivati a Puerto Barrios dovevamo prendere la lancia per raggiungere Finca Tatin. L’attraversamento in barca lungo il Rio Dulce è stato allucinate, un diluvio universale, acqua che entrava in barca e 1h coperti con i sacchi dell’immondizia. Scesi dalla barca ci troviamo immersi nella fitta giungla, passerelle in legno e palafitte per dormire. Ci servono della carne un po’ stopposa. Arrivatialla palafitta dove avremmo dormito ad attenderci rospi, ragni, granchi e tanta pioggia! È stata una notte movimentata e turbolenta ma la stanchezza ha preso il sopravvento.

DAY 9 - Finca Tatin , alla scoperta della giungla - 7 Agosto 2022

Mi sveglia il rumore della pioggia, non era un buon segno. Facciamo colazione con i soliti pancake valutando se affrontare il tour in barca perché la pioggia non cessava; eppure, il destino ha voluto proprio prima della partenzache improvvisamente il cielo si aprisse... percorriamo il rio che improvvisamente si apre di fronte a noi con l’oceano. Attracchiamo da un’altra parte della giungla per raggiungere le cascate: munito di scarpe da scoglio attraversiamo in acqua tutto il Rio aggrappati alle corde fino a raggiungere le cascate dove ci tuffiamo; 

L’acqua era torbida così,non vedendo un buco, prendo una forte botta alla tibia che fortunatamente si risolve con una scorticata. Al ritorno all’inbarcadero mi faccio medicare da un druido che si presenta con una bottiglietta con del liquido e le radici: che bruciore!! Intanto come per miracolo era apparso il sole quasi per graziarci che saremmo approdati a breve a Playa Blanca. La spiaggia era paradisiaca, mi prendo un bel cocco che mi aprono minuziosamente infilandomi una cannuccia. Il latte di cocco era molto buono; eravamo nel mar dei Caraibi. Qui L’acqua era ancora torbida perché eravamo nella confluenza del Rio. Aperitiveggiamo con i nachos poi mi faccio una passeggiata con Betta su questa spiaggia paradisiaca. ad un certo punto incontriamo un airone che riesco a immortalare nel momento in cui prende il volo. Riprendiamo la navigazione e sbarchiamo a Livingstone dove ci fermiamo a mangiare in un ristorante il pesce alla plancia. Ultima tappa Aguas Caliente, una sorgente termale naturale dove purtroppo non ci siamo potuti immergere in quanto la forte pioggia aveva allagato la piscina che quindi si era raffreddata. Torniamo così a Finca Tatin il nostro villaggio di palafitte dove improvvisamente ricomincia a piovere e non cessa per tutta la notte. Era stato davvero un miracolo riuscire a fare tutta l’escursione incolumi. La sera tra un tuono e uno scroscio ci cimentiamo nei giochi più disparati ma ad un certo punto ci cade dal tetto un ragno gigante; attimi di panico poi il guardiano lo fa allontanare. queste sono le sorprese della giungla.

DAY 10 - L’arrivo a Flores - 8 Agosto 2022

Il suono della pioggia ci sveglia, non era un buon segno, L’ attraversata del Rio Dulce di nuovo con la pioggia era dietro l’angolo ma come per miracolo, finita la colazione, il sole prende il posto delle nuvole e riusciamo a tornare a Puerto Barrios incolumi. Risaliamo sul nostro pulmino diventato oramai parte di noi e creiamo degli appendini per fare asciugare i vestiti; le mie scarpe svolazzavano dal finestrino del van. Dopo 4h di attraversata raggiungiamo Flores un curioso paesino colorato che si trova su un’isola collegata alla terraferma solo da una lingua di terra. L’ostello Los Amigos era molto carino e tutto colorato con le amache per rilassarsi. Ci perdiamo nei vicoli del paesino e facciamo tutto il contorno dell’isolotto. avendo piovuto tanto l’acqua straripava sulla strada e si vedevano i tuk tuk planare sull’acqua. I primi acciacchi del gruppo si cominciavano a sentire; da chi aveva la diarrea, a chi il mal di gola. Personalmente qualche crampo di pancia ma nulla di più. La sera lungo i cavi elettrici troviamo un esercito di uccellini, mai visti così tanti; uno slalom per non farsi defecare in testa!

DAY 11 - Yaxha e Tikal - 9 agosto 2022

Sveglia alle 6:30, dopo una colazione non soddisfacente con una pappetta al mango ci dirigiamo verso Yaxha , sito Maya immerso nella giungla.

Ci perdiamo nei sentieri del parco alla ricerca del tempio 216, il più alto. Lungo il percorso avvistiamo le scimmie intente a mangiare le foglie sugli alberi e dei simpatici animaletti della famiglia dei tassi. Il tempio 216 e’ il più imponente, lo scaliamo grazie all’utilizzo di una scala in legno; da lì la vista e’ spettacolare. Risaliamo sul bus per raggiungere il sito n 1 del Guatemala: Tikal il più esteso delle antiche città in rovina della civiltà Maya, dall’ingresso ci sono ancora 7km in bus. In questi 7km la velocità massima e’ di 45 km/h per la possibilità di attraversamento anomali dai più disparati. Il nostro lodge si trovava immerso nella giungla del parco del Tikal, era la ex struttura dove abitavano gli archeologici durante gli scavi. Scaricati i bagagli ci dirigiamo subito verso l’ingresso principale. Nell’aria tirava un venticello anomalo presagio di pioggia. Tikal e’ un labirinto da girare con templi alti, stretti e appuntiti molto più selvaggio di Chicken Iza per intenderci. Come presumevo comincia il diluvio universale, riusciamo a ripararci sotto a una rovina ma purtroppo non vedendo miglioramenti decidiamo di affrontare la pioggia. C’era così tanta acqua che le strade sterrate erano diventati fiumi, ero completamente inzuppato e si scivolava facilmente. Riesco a raggiungere La piazza principale, davvero maestosa ma con la pioggia tutto sembrava più triste… sotto il diluvio arriviamo alla base del tempio IV , il più alto del parco dove saliamo grazie a una scala in legno fino in cima . La vista era stupenda, si vedevano le punte dei templi superare il verde della giungla anche se la nebbia mitigava un po’ la vista. Uscire da quei sentieri sotto la pioggia e’ stato eterno. Raggiungiamo il nostro lodge dove avremmo dormito dentro il parco: era molto carino ma indispensabile usare i pantaloncini lunghi per non essere punti dai “tafani” guatemaltechi. Ci ho provato quella notte a far asciugare i vestiti ma e’ stata una missione impossibile.

DAY 12- L’arrivo in Belize - 10 Agosto 2022

Sveglia ore 6:00. Colazione al volo e si parte per il Belize. La frontiera chiudeva alle ore 11:00, indispensabile arrivare in tempo. Ricreiamo sul bus i fantomatici appendini per far asciugare la roba ed e’ li che mi accorgo di aver dimenticato i plantari in Guatemala. Fortunatamente mi sarebbero tornati in Italia ugualmente grazie a un altro gruppo avventure che passerà tra qualche giorno. Alla frontiera salutiamo David, il nostro autista che ci aveva accompagnato fino a questo momento e sotto la pioggia passiamo prima la frontiera guatemaltese e poi quella beliziana.. si tornava a parlare inglese, reduci da uno spagnolo un po’ inventato. Saliamo su un nuovo pulmino che ci porta fino al porto di Belize City dove prendiamo un Boat Taxi che ci avrebbe portato all’ isola di Cayo Colker per le ultime 4 notti. Fortunatamente riusciamo a salire al piano terra del Boat taxi evitando la pioggia. il viaggio in barca non l’ho neanche sentito, dormivo come un sasso. L’ isola era molto piccola, ci volevano 12 minuti per spostarsi a piedi da una sponda all’altra, le strade non sono asfaltare ma di sabbia e non esistono auto ma solo tuk tuk.. Arriviamo a Barefood Beach dove ci attendeva il nostro hotel colorato. erano tante casettine in legno molto carine attaccate al mare... L’unica nota dolente era il tempo, stavo sperando nel sole nei prossimi giorni date le attività che ci aspettavano. facciamo una passeggiata in centro camminando nelle strade di fango e ci fermiamo a fare l’aperitivo. Erano le 18:00 e già cominciava a calare il sole, prendiamo qualche birretta al supermercato e attendiamo al molo che scenda il sole. Andiamo a cena da Steve’s grill a mangiare l’aragosta; le attese per cenare in Belize sono eterne ma l’aragosta è stata soddisfacente, concludiamo la serata al Bar sport con un po’ di festa.

DAY 13 - Il Mar dei Caraibi - 11 Agosto 2022

Era ora dello snorkeling e come per miracolo il sole splendeva in cielo; questo era il belize che mi aspettavo. Raggiungiamo il molo dove saremmo partiti con la barchetta per raggiungere la barriera corallina; piccolo breefing con consegna maschere e pinne e si parte! Non era la mia prima esperienza di snorkeling ma mai mi sarei aspettato che questa potesse essere la migliore; il mar dei Caraibi nasconde innumerevoli sorprese. Eravamo noi, la barca e lo splendore di colore che il mare ci regalava. La prima tappa non è stata la migliore, e’ servita a prendere un po’ di dimestichezza con l’attrezzatura e la barriera corallina; la seconda e’ stata una scoperta senza precedenti: a parte il numero di pesci dai colori più disparati ma abbiamo avuto un incontro ravvicinato con le tartarughe e le aragoste; le tartarughe mi nuotavano così vicino che avessi voluto le avrei potute toccare ma chiaramente e’ proibito. Risalito sulla barca era il momento del pranzo: il capitano ci serve del riso grigliato molto speziato servito con riso e verdure, semplice ma sazievole. Ora era il momento del piatto forte del giro: il capitano lanciava aragoste come esca da un lato della barca per attirare gli squali e noi buttandoci dall’ altra parte della barca avevamo la possibilità di nuotare a un metro dagli squali. Faceva uno strano effetto nuotare in mezzo agli squali ma era fantastico; ci dirigiamo poi verso l’ultima tappa per attendere l’avvistamento degli amantini, una specie che sembra essere un misto tra una foca e un delfino ma purtroppo non abbiamo avuto questa fortuna. Concludiamo il giro in barca con cocktail e cevice preparati dalla marinaia a bordo. Attendiamo il tramonto aIl’ Iguana Reef inn ma il sole si fa timido dietro le nuvole, non era la giusta sera per vedere il tramonto, avvistiamo però delle razze sulla riva. La sera grigliata a base di aragosta da Deenz, buona ma attesa eterna.

DAY 14 - Blue Hole - 12 Agosto 2022

Per poter godere appieno del Belize le giornate di sole dovevano essere due: la giornata dello snorkeling e quello del Blue hole e il desiderio sembrava esaudito; apro la finestra della nostra casetta di legno e il sole splendeva in cielo. Evitiamo la colazione per affrontare i possibili sobbalzi in aereo. Fino ad ora avevo sempre rifiutato i voli con questi piccoli aerei per il terrore dei sobbalzi ma Blue Hole non me lo potevo perdere così mi sono fatto coraggio. Raggiungiamo l’aeroporto a piedi, l’aereo era un 5 posti; non nego che l’ansia era tanta ma avevo Betta che mi tranquillizzava. Il pilota schiaccia una serie di pulsanti e via che si vola. Improvvisamente mi sono pentito di tutte le volte che ho rifiutato uno di questi aereoplanini; non c’è stata una minima turbolenza. Pensavo che il Paradiso fosse in cielo invece lo abbiamo visto dall’alto; mi piace pensare che il quel buco di paradiso profondo 123m ci nuotano tutti i miei nonni che mi hanno lasciato. L’ aereo vira in modo circolare attorno al buco per poi tornare a Cayo Caulker. Il pomeriggio ci dirigiamo a The Split, la spiaggia che si trova all’estremità dell’isola per goderci un po’ di relax e attendere il tramonto. Il sole tramonta velocemente dietro il mare creando un misto di colori pastello. Era l’ultima sera sull’ isola per festeggiare la nostra vacanza e ci aveva appena regalato un tramonto fantastico. Cena allo Swings con una combo di pesce e Rum Punch. A seguire party a The split per brindare a noi. Si erano fatte le 2:30, era ora di andare a dormire.

DAY 15 - Verso Belize city - 13 Agosto 2022

Sveglia traumatica delle 8:00 post serata. Incastrare i vestiti che stavano in piedi da soli è stata un’impresa. Su quest’ isola non esistono auto così prendiamo un taxi alternativo: una macchinetta del golf. Arriviamo al porto per lasciare custoditi i bagagli poi ci passiamo la mattinata relax sull’ isola. Ultime compere e poi distesi all’ombra aspettando le 15:00 per tornare con la barca a BeliZe City. Una volta attraccati un pulmino giallo ci porta nel nostro ultimo hotel: Easy Inn Belize City e’ famosa per essere la città con più criminalità di tutto il Sud America così decidiamo di cenare vicino all’hotel in un ristorante libanese. L’ ultima cena e’ stata la migliore secondo me sia in termini di tempo che per il cibo: abbiamo mangiato carne ottima. Breve discorso della nostra coordinatrice e poi a letto.

DAY 16 - Verso Chicago - 14 Agosto 2022

Sveglia ore 5:30 pronti per raggiungere l’aeroporto. Ci carica un pullman davvero imbarazzante che come sistema di areazione l’autista ha deciso di lasciare tranquillamente la porta aperta. Faccio l’ultimo  volo con Betta per poi salutarla. Arrivati a Chicago salutiamo il gruppo di Roma e i più coraggiosi si dirigono a Chicago in treno, tra cui il sottoscritto. Erano ben 50 minuti di treno ma ne valeva la pena; raggiungiamo prima Willy’s tower, la torre più alta di Chicago poi dopo pranzo da Shake Shack ci dirigiamo verso Millenium Park dove c’è Cloud Gate, il fagiolo d’acciaio di Chicago Riflettente. Piccolo salto nel lago Michigan e si torna in aeroporto.

DAY 17 - Tutto è bene quel che finisce bene - 15 agosto 2022

Il volo procede per il meglio e soprattutto passa veloce dato che siamo tutti crollato per la stanchezza; il pranzo che ci viene servito faceva pena ma era l’ultimo sforzo. Atterriamo addirittura con 30 min di anticipo ed era il momento dei saluti. Saluti veri, di persone che non si conoscevano ma che in 17 giorni ha condiviso tanto se non tutto

Non avevo grandissime aspettative da questo viaggio perché pensavo di trovare troppe similitudini con altri viaggi quali Yucatàn , Perù ; effettivamente ho potuto rifarmi alcune volte a viaggi passati ma questo è stato una piacevole sorpresa. Guatemala e Belize è un viaggio per chi ama l’avventura molto vario e naturalistico: dal contatto ravvicinato con la civiltà nei mercati locali ,al lago atitlan ,alla vita nella giungla. Mare, vulcani, fiumi, cascate, grotte, fauna molto varia fanno di questo viaggio un cocktail di esperienze uniche. 

La differenza nel viaggio lo ha fatto sicuramente il tempo che ci ha sempre graziato tranne che per arrivare a Finca Tatin e Tikal ma sono stati fondamentali i componenti del gruppo che ringrazio infinitamente.

Qual è il vero significato della parola viaggiare?Cambiare località? Assolutamente no. Viaggiare è cambiare opinioni e pregiudizi. Zumba Marumba!