Nella terra dei Maharajah
Posso definire questo viaggio “un tuffo nella terra dei Maharaja”. Testimoni i bellissimi palazzi e fortezze. Fanno da contorno motorini strombazzanti, mucche che vagano in mezzo al traffico cittadino, maiali. Se si alzano gli occhi si possono vedere scimmiette che saltano sulle tende dei negozi o sugli alberi, topi e purtroppo sporcizia e povertà. Poi le persone: calde, sorridenti, disponibili, con il loro modo di assecondarti ciondolando la testa in modo strano per annuire. Un viaggio toccante, emozionante, bellissimo. Intenso ma non stressante in cui esiste un buon equilibrio tra ore di bus e tempi di visita. Unica nota dolente: il freddo che ci ha accompagnato per tutto il viaggio raggiungendo temperature che non si toccavano da ben 118 anni. Solo le magnifiche immagini impresse nella mente ci hanno riscaldato il cuore.
1^ - 26 DIC / ITALIA – DUBAI
E' il 26 dicembre. Dopo pranzi e festeggiamenti in famiglia, valigia fatta e pronti per una bella avventura in India, esattamente in Rajasthan, la terra dei Maharaja. Il ritrovo per la maggior parte di noi è a Bologna. Un visto incompleto rischia di impedire l'imbarco a Claudia, ma una telefonata fatale risolve la questione e via di corsa all'imbarco per Dubai. Qui aspettiamo la coincidenza per Delhi riversi sulle comode poltrone con appoggiagambe. Altri due partecipanti partiranno da Roma in serata.
2^ - 27 DIC / DUBAI – DELHI
Volo regolare per Delhi. Atterriamo alle 9 e facciamo una lunga fila ai controlli. Finalmente usciamo dall'aeroporto e conosciamo Pappu, il nostro autista e iniziamo la visita della città. A Delhi c'è un traffico pazzesco e un'aria pesantissima che si avverte ad ogni respiro. Facciamo una sosta davanti al Qtub Minar, il più alto minareto in mattoni al mondo, poi andiamo alla Tomba di Humayun, spettacolare, al centro di un grande parco e corsi d'acqua .Qui ci raggiungono Stefano e Ilaria ed ora il gruppo è completo. Terminata la visita torniamo in hotel che è già sera. Certo che fa piuttosto freddo per essere in India.
3^ - 28 DIC / DELHI – MANDAWA
Oggi ci aspettano diverse ore di viaggio, ma il nostro bus è comodo e non ci pesano. Finalmente entriamo in Rajasthan e nel primo pomeriggio siamo all'Hotel di Mandawa: un bellissimo palazzo storico trasformato in Hotel. Le stanze sono immense e per fortuna riscaldate con una stufetta elettrica. Troviamo ad attenderci Ali e con lui iniziamo la visita. La città è piccola e tranquilla, in giro poche persone e qualche mucca. Rimpiangeremo questa tranquillità che non ritroveremo in nessun'altra città. Visitiamo due Haveli, case di commercianti, degli anni 20 e 30, ornate da dipinti unici nello stile. Terminiamo con la visita ad un negozio di stoffe e iniziamo i primi acquisti.
4^ - 29 DIC / MANDAWA – Fatehpur – Junagarh Fort – Deshnoke – BIKANER
Partiamo di buonora perchè ci aspetta un giornata ricca e intensa. Prima sosta a Fatehpur. Il bus ci lascia nei pressi del centro storico in cui non può entrare. Una breve camminata e raggiungiamo Le Prince Haveli, una residenza del 1802 riportata all'antico splendore dall'artista francese Nadine Le Prince, dove alcuni ambienti sono stati trasformati in stanze per gli ospiti. Davvero molto bella. In questa cittadina c'è già parecchio traffico di motorini con clacson strombazzanti. Ripartiamo per l'imponente Forte eretto verso la fine del 1500. Si tratta di uno dei forti meglio conservati non solo del Rajasthan ma di tutta l'Indiia. Prossima tappa: Deshnoke per il Karni Mata, o Tempio dei topi. All'interno vediamo tanti, tanti topi, molti intenti a bere il latte nelle ciotole, altri che corrono veloci proprio accanto ai nostri piedi....senza scarpe in quanto si entra solo scalzi. Riusciamo anche a intravedere il topolino bianco che dicono porti fortuna. Secondo la tradizione sono i discendenti di Karni Mata che quando muoiono si reincarnano in topi. La puzza però è insopportabile e dopo circa 30 minuti usciamo. Arriviamo a Bikaner, visitiamo il Bhandasar Temple (tempio gianista), molto bello, con le colonne decorate con arabeschi floreali. Visitiamo poi il mercato delle spezie, molto colorato e caotico e infine andiamo a cena a casa di Bilal, la nostra guida. Gustiamo, seduti per terra su grandi cuscini, un'ottima cena vegetariana composta da tante portate.
5^ - 30 DIC / BIKANER – Koyolat – Pokaran – Bada Bagh – JAISALMER
Breve sosta lago sacro di Koyolat avvolto nella nebbia. L'atmosfera è molto suggestiva, e il luogo tranquillo, in quanto si tratta di una meta estiva. Camminando un po incontriamo qualche “santone”. Arriviamo a Pokaran e visitiamo il bellissimo forte aiutandoci con le nostre guide cartacee. Quando il sole è ormai prossimo al tramonto siamo a Bada Bagh e vediamo questo magico sito tingersi di rosso. Il sito si trova su una collina ed è composto di varie costruzioni di pietra decorata dove le famiglie deponevano le ceneri dei propri defunti, A Jaisalmer, detta la Città d'Oro, pernottiamo in un altro palazzo storico, in parte adibito ad hotel e in parte ancora abitato dalla famiglia reale.
6^ -31 DIC / JAISALMER – Deserto Sam Sand Dunes – JAISALMER
Dedichiamo la mattinata alla visita del forte: un imponente castello di sabbia brulicante di vita con stretti vicoli, negozi, case e templi. Vediamo due templi Gianisti in arenaria color ocra e due bellissime Haveli sempre in arenaria ricche di bassorilievi, elaborati portali in pietra e balconi. Qui lo stile delle Haveli è totalmente diverso da quelle viste a Mandawa. Terminiamo la visita all'ora di pranzo e mangiamo qualcosa in un ristorantino alla buona su una terrazza, sotto il traffico pazzesco di motorini con clacson strombazzanti e le mucche che indisturbate restano ferme in mezzo alla strada. Visto che è l'ultimo dell'anno e che c'è di meglio che andare sulle dune a dorso di dromedario per assistere al tramonnto? Ma aihmè non siamo gli unici ad avere avuto questa idea: le dune sono molto affollate. Fa freddo e c'è troppa gente per gustarsi l'atmosfera del deserto. In lontananza si sente musica, probabilmente i preparativi ai festeggiamenti di capodanno. Torniamo a piedi fino al bus. Sull'immensa terrazza dell'hotel è stato allestita la cena con ballerine e musicisti. Ceniamo riscaldati da tinozze con il fuoco acceso in compagnia di musica, canti e balli in cui ci lasciamo piacevolmente coinvolgere.
7^ - 01 GEN / JAISALMER – JODHPUR
Dopo alcune ore di bus siamo a Jaswant Thada, detto il piccolo Taj Mahal, affacciato su un laghetto con cupole bianche e prati verdi. Una vera oasi di pace. Davvero molto bello e ben curato. Da qui si gode una bella vista sulla città di Jodhpur e al tenue azzurro delle sue case. Il forte di Mehrangarh che dista appena un km è costruito su una parete a picco, con alti bastioni. All'interno subito dopo la porta le piccole impronte di mani ricordano la pratica del sati compiuta dalle vedove dei maharaja che si immolarono sulla pira dei consorti. Proseguendo ci troviamo in un labirinto di sale e cortili con pareti a graticcio. Lo visitiamo in un'ora e mezza circa con l'audioguida parlante italiano, anche se meriterebbe più tempo tanto è stupefacente, ma vogliamo arrivare a Jodhpur entro il tramonto. Jodhpur è detta la città blu, ma di questo blu resta ben poco ed è meglio visibile dalla veduta panoramica che si ha dal Forte o dal Jaswant Thada. Il traffico intorno alla Torre dell'Orologio è pazzesco, con i clacson che suonano senza tregua, motorini, venditori, mucche ci stordiscono in una confusione tanto pazzesca, quanto affascinante.
8^ - 02 GEN / JODHPUR – Ajmer – PUSKHAR
Oggi visitiamo la Grande Moschea di Ajmer, dove è sepolto il santo sufi giunto dalla Persia e morto nel 1230. Addentrandoci nella via che conduce alla grande Moschea, la folla diventa sempre più intensa e le persone più pressanti. Un'umanità incredibile, tanti poveri, tante persone malate o a cui manca un braccio o le gambe, ecc.. Camminare in questa strada è stata un'esperienza molto forte e toccante. Arriviamo alla Moschea, lasciamo le scarpe fuori e mettiamo borsine di plastica o doppi calzini, dobbiamo coprirci il capo con un pareo, entriamo seguendo il flusso della folla e vediamo persone intente a pregare ovunque e una folla incredibile di fedeli. Usciamo sempre seguendo il flusso umano, recuperiamo scarpe e partiamo per Puskhar.
Il bus ci lascia subito prima del centro e proseguiamo a piedi. L'hotel si trova a pochi minuti di cammino, sulla strada principale e le stanze si affacciano sul lago. Tempo di fare il check-in e usciamo per fare il giro intorno al lago circondato da 52 ghat. Alcuni fedeli si bagnano nelle acque del lago sacro, altri lanciano fiori sull'acqua. Si avverte un'atmosfera mistica. Arriviamo fino al Tempio di Brahma e torniamo a piedi passando dalla via dei negozi, perchè qui a Puskhar il fervore religioso è in perfetto equilibrio con le attrattive turistiche. Qui i prezzi sono molto bassi e ci dilettiamo nell'acquisto di stoffe e souvenirs. La vista del lago dall'hotel è meravigliosa, con la luce del tramonto. Cena vegetariana in hotel. Pare che in tutti i ristoranti del paese si mangi solo vegetariano e nessun ristorante, compreso il nostro hotel, serva alcolici.
9^ - 03 GEN / PUSKHAR – JAIPUR
Lungo la strada per Jaipur, la capitale del Rajasthan, mi contatta Babu, la guida. Alle 10,30 siamo nel parcheggio del City Palace a Jaipur e Babu è lì ad attenderci. Con lui visitiamo il City Palace, un maestoso complesso di cortili, giardini ed edifici, da non perdere. Qui stanno allestendo i preparativi per un matrimonio che si terrà in serata. Visitiamo poi l'Osservatorio, un complesso all'aperto con vari strumenti per calcolare ora, segno zodiacale e ascendente, davvero stupefacente. Amber è a 15 minuti di bus ed è l'ex capitale dello stato di Jaipur, la fortezza color miele si staglia sullo sfondo roccioso. Pranziamo con samosa e frutta mentre saliamo a piedi verso la fortezza. Non vediamo nessun elefante, che sono qui a trasportare i turisti solo al mattino, ma in compenso siamo seguiti da alcuni venditori piuttosto insistenti. La fortezza è bellissima e vale assolutamente la pena, la sala degli specchi è magnifica e ci lascia davvero a bocca aperta. Terminata la visita chiamo il nostro bravo autista che ci carica al volo di fronte alla fortezza. Tornando verso la città facciamo una sosta fotografica davanti al Palazzo dell'Acqua (Jal Mahal), un tempo residenza estiva della famiglia reale. Molto suggestivo, non visitabile, e con due piani sommersi. Jaipur, detta la città rosa è anche la città delle gemme e una sosta in un negozio di pietro preziose è dovuta. Proseguiamo ancora un po' e scendiamo davanti al Palazzo dei Venti (Hawa Mahal), nel frattempo si è fatto buio ma la bellezza di questo palazzo di cinque piani con la facciata ad alveare, è comunque ben visibile. Da qui con Babu ci incamminiamo verso l'hotel passando dal mercato dei fiori.
10^ - 04 GEN / JAIPUR – Abhaneri – Fatephur Sikri – AGRA
10 km e siamo al Galta Ji o Tempio delle Scimmie. Il sito è molto bello, in mezzo alle montagne e popolato da tante scimmiette. Saliamo fino allo specchio d'acqua sacro. Un ragazzo ci insegna come prendere confidenza con le scimmie e con le noccioline acquistate all'ingresso alla mano, ci ritroviamo con alcune scimmiette che si aggrappano ai nostri vestiti fino a salirci sulle spalle. L'esperienza è carina, certo non consiglio di provare senza uno del posto. Due ore di strada e siamo al pozzo di Abhaneri, profondo di 3500 gradini, bellissimo. Non si può scendere nel pozzo ma solo ammirarlo dalla terrazza che gira intorno alle scalinate. Dopo pranzo ci attende la visita del sito di Fatephur Sikri che decidiamo di fare in autonomia. Il sito è vasto e molto bello, si tratta di una città fortificata abbandonata che fu per un breve periodo la capitale dell'impero moghul. Attualmente è Patrimonio dell'Unesco. Attraversiamo tutto il sito fino all'ingresso dal lato opposto e anche qui siamo assaliti da venditori molto insistenti. In serata arriviamo ad Agra, ultima tappa del nostro viaggio.
11^ - 05 GEN / AGRA – DELHI
L'idea di entrare all'alba al Taj Mahal nel nostro caso non si è rivelata vincente a causa della fitta nebbia. Siamo tra i primi in fila ai dovuti controlli e tra i primi ad entrare, ma aihmè la nebbia è fitta e anche da vicino si vede poco o niente. Approfittiamo per visitare l'interno.. Qui si trova la tomba di Mumtaz Mahal, moglie dell'imperatore Shah Jahan, colui che ne ha commissionato la costruzione, e dello stesso imperatore. Andiamo a visitare il Forte Rosso che sembra un grande castello rosso, anch'esso patrimonio dell'Unesco. Alle 11,30 torniamo al Taj Mahal e paghiamo un altro biglietto in quanto la validità di questo è di due ore, ma ne vale la pena. Di nuovo i controlli ed entriamo e ci rendiamo conto che la descrizione del poeta Tagore di “una lacrima di marmo ferma sulla guancia del tempo” gli si addice perfettamente. Costruito nel 1600, ha conservato intatta la sua bellezza. E il sole ne esalta i tratti.
Restiamo fino alle 14 a contemplare l'edificio in tutta la sua perfezione e a scattare foto. Abbiamo 5 ore di viaggio per arrivare a Delhi, dove l'indomani alle 4 di mattina parte il volo per Dubai.
12^ - 06 GEN / DELHI – DUBAI – ITALIA
A Dubai salutiamo i partecipanti diretti a Roma e ci rechiamo al gate per Bologna. E...il freddo? Già dimenticato: le magnifiche immagini impresse nella mente ci hanno riscaldato il cuore.