Avventure nel Mondo

Portogallo

racconto da Madeira
di Marcello Ferretti
foto di Marcello Ferretti

Madeira è una regione autonoma del Portogallo, come le Azzorre . Insieme alle Canarie ed alle Isole di Capoverde, sono arcipelaghi nell’Oceano Atlantico che gli antichi naviganti greci chiamavano Macaronesia o isole felici. Evidentemente migliaia di anni fa qualcuno aveva già contezza della loro esistenza .

A differenza delle Azzorre, Madeira fa arcipelago a sé, nel senso che se si eccettua la piccola isola di Porto Santo ed altre due piccolissime isole disabitate, le cosiddette islas desertas, Madeira è praticamente unica e sola come isola in pieno oceano, dirimpettaia delle coste meridionali del Marocco, con clima sub-tropicale.

E’ stato, per alcuni periodi,  il “buen retiro” della Principessa Sissi a causa dei suoi problemi di salute grazie al clima particolarmente salubre dell’isola e vi è sepolto Carlo I, ultimo imperatore d’Austria, la cui tomba si trova nella Chiesa Madre a Monte , la parte alta della capitale Funchal raggiungibile comodamente con una teleferica (ovovia) dal lungomare. All’esterno è stata eretta anche la sua statua e subito nei pressi c’è la partenza delle famose ceste di vimini manovrate ciascuna da due conduttori  per una discesa verso valle turistica ma divertente . A Monte, inoltre, si possono ammirare anche due splendidi giardini, uno tropicale, privato e l’altro botanico, municipale, raggiungibile con un’altra ovovia.

E’ un’isola dalla forte connotazione vulcanica, una “montagna russa” naturale , con picchi , scogliere e voragini vertiginose , un sali-scendi continuo , in pochi km si passa dal mare a 1800 metri, con strade ardite che si inerpicano e scendono in forte pendenza , aggrappate ai fianchi delle montagne con tanti tornanti, tunnel e viadotti . Una natura “forte”, spesso anche “mozzafiato” .

Madeira negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom turistico grazie all’eroe locale Cristiano Ronaldo, il celeberrimo CR7, al quale hanno dedicato non solo il nuovo aeroporto, dopo l’ardito ampliamento praticamente sul mare, ma anche un museo con tanto di statua di fronte all’entrata, sul lungomare, vicino al porto commerciale.

Non è agevole in genere l’accesso al mare, le spiagge sono poche e quasi tutte sassose, più frequenti le cosiddette “piscine naturali” ricavate artificialmente sull’oceano e spesso, a lato di queste, ci sono le piscine artificiali costruite per permettere la balneazione nei frequenti casi in cui le onde dell’oceano non la consentono. Stretta è, infatti, la vigilanza sulle spiagge e le piscine naturali perché onde che a noi profani sembrano normali, l’occhio vigile di chi è deputato alla sicurezza le sa interpretare in anticipo. La risacca, infatti, può essere pericolosa e ostacolare notevolmente chi vuole riguadagnare la riva, oltretutto col rischio di farsi male sui sassi grigi e levigati che abbondano ovunque e che fanno rumorosamente “avanti e indietro” con la risacca stessa. L’oceano non scherza.

Nelle città e nei paesi, infatti, invece dei “sampietrini” usano proprio questa materia prima, abbondante e gratis praticamente, per la pavimentazione di molte vie e vicoli.

Le attività che si possono svolgere a Madeira sono molteplici, di terra e di mare.

Dai fantastici trekking distribuiti e ben segnalati su tutta l’isola, alle escursioni in barca e catamarano per godersi un tramonto al largo, per avvistamento di delfini e balene o per una escursione sulla copia esatta della caravella di Colombo, la S. Maria con giro al largo al mare. 

Ho proposto al gruppo un itinerario per così dire “mediato”, un mix, cioè, tra visita di Funchal, “alta” e “bassa”, giro in minibus con autista nella parte ovest ed est dell’isola, 4 trekking tra i più gettonati con finale in spiaggia/piscina naturale alternati con giornate relax in cui poter andare in barca/catamarano o effettuare escursioni varie autogestite in e-bike, un intermezzo all’isola di Porto Santo, shopping, relax e quant’altro.

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