Avventure nel Mondo

Elisa Gallorini

Una coordinatrice al Motorally

Elisa Gallorini, nostra coordinatrice e appassionata motociclista, partecipa quest'anno al campionato Italiano di Motorally e RaidTT, competizione che ha acceso i motori alla fine di Marzo e proseguirà fino al prossimo Ottobre . Ovviamente abbiamo deciso di sostenerla, "vestendo" la sua Beta con le nostre grafiche e seguendo tutte le tappe di questa nuova Avventura!

FINALE CAMPIONATO MOTORALLY E RAIDTT 2023 - OLBIA

Dunque è arrivato l'atto finale di questa stagione gare 2023. Con il Sandalion Rally di Sardegna si chiudono i due campionati Italiano Motorally & Raid TT e al momento dell'apertura ufficiale delle iscrizioni si intuisce subito che non sarà una passeggiata. Non lo è mai, ma a maggior ragione quando ti trovi davanti ad un chilometraggio importante. Le tappe più lunghe da quando ho iniziato a cimentarmi in queste competizioni. Oltretutto dal ritorno dal viaggio in Canada il tempo di allenamento è stato poco e in quei pochi allenamenti finivo sempre con un unico pensiero: non sono pronta! Ma non vogliamo tirar giù il carico di briscola venendo attanagliata da un bel raffreddore prepotente a pochi giorni dalla partenza?? Ma certo che si! Non ci facciamo mancare nulla! Se volete avere un assaggio di quello che sono stati questi tre giorni di gara, potete provare a mettere una molletta al naso e andare a correre (e qui in accompagnamento ci stanno bene diverse emoticon, ma faccio scegliere a voi quella che ritenete più appropriata).

Avventure nel Mondo

18 OTTOBRE 2023 - PARTENZA DA LIVORNO

La Grimaldi Lines Livorno-Olbia delle 22.30  si riempie di camper, furgoni assistenza, carrelli moto... praticamente un paddock galleggiante, e anche successivo bivacco per i piloti che non hanno preso la cabina per la notte, me compresa. Il giorno dopo sbarchiamo ad Olbia nella prima mattinata. Il vero paddock inizia a popolarsi con i giganti dei team ufficiali: Yamaha, Aprilia, Fantic, Honda, Beta e a seguire tutti i piccoli team e piloti indipendenti. Giusto il tempo per pranzare e siamo subito operativi per le verifiche Amministrative e Tecniche dei mezzi. Ma non sarà un giorno di sole verifiche, e infatti nel pomeriggio i piloti iscritti al RaidTT sono richiamati a schierarsi per una manche di Cross Test che determinerà l'ordine di partenza del venerdì. Faccio quindi anche io la mia "comparsa" nel circuito, strappando un dignitoso 2'.02.44, 159° tempo su 181 piloti. Il primo tempo lo segna un tale Alex Salvini, sei volte oro negli Assoluti di Enduro e Campione del mondo Enduro nel 2013, stoppando il cronometro a 1'31.40.
Questa sera lo studio del roadbook lo condivido con la mia amica ed omonima Elisa, che nella giornata di domenica prenderà parte alla sua primissima gara Motorally, ed insieme curiamo tutti i dettagli utili per questa sua prima esperienza.

Avventure nel Mondo
Avventure nel Mondo

20 OTTOBRE - DAY 1 - 2° PROVA RAIDTT

Percorso: Tot Km 311 - SS1 linea km 22 – SS2 linea km 32 – SS3 linea km 20
Dopo tanti mesi si torna a correre seguendo le indicazione del roadbook e considero questa giornata come una giornata di rodaggio. Siamo solo cinque ragazze iscritte a questo campionato e non ho le carte per combattere con le mie avversarie, quindi è anche inutile prendersi rischi superflui. Mi concentro più che altro nel non fare errori di navigazione e riprendere ritmo. Il terreno è per lo più duro e scivoloso, con piste sterrate veloci, alternate a tratti più tecnici e sassosi. Nel primo tratto di trasferimento sento un rumore sospetto, sento sbattere qualcosa ma guardandomi intorno mentre guido non vedo nulla. Mi fermo un attimo. Stavo perdendo la targa, quella gialla che possiamo montare per le competizioni, e che ci evita di smarrire o danneggiare l'originale. Le viti sono saltate e quindi la fisso alla buona con delle fascette 
311 km, di cui molti in offroad, sono lunghi e cerco quindi di affrontare la tappa nota dopo nota senza pensare a quanto manca alla fine. Allo start della SS3 però sento alcuni piloti dietro di me che dicono "dai, abbiamo 20 km di speciale e poi gli ultimi 60 km di trasferimento". Sessanta di trasferimento, SESSANTA!! quel numero mi è arrivato come una badilata sul casco. Mi ero convinta che dopo l'ultima prova cronometrata sarebbe mancato poco all'arrivo e quelle parole mi riportano ad una consapevolezza di cui volevo fare a meno. 3-2-1 VIA!! L'ultima prova cronometrata scorre veloce e divertente, forse troppo, infatti in un tratto in discesa in una delle curve mi scivola la ruota posteriore e finisco in un fossetto. Zero danni per me e la moto, solo un po' di tempo perso per rimettermi in corsa.
A fine speciale incontro il mio amico Marco che ha riportato un guasto alla leva di avanzamento roadbook in una caduta. E' stato divertente percorrere insieme l'ultimo tratto di trasferimento, con me che facevo da apripista. All'arrivo consueta eliminazione del roadbook di giornata, ritiro di quello per il giorno seguente, e restituzione del tracky. Questo dispositivo di sicurezza monitora la nostra posizione lungo tutto il percorso e ha dei pulsanti con cui poter inviare segnale di SOS, ma spiffera anche se superiamo il limite nelle zone di velocità controllata e se tagliamo lungo il percorso. Sostanzialmente è uno SPIONE che però ci tiene anche al sicuro. 

21 OTTOBRE - DAY 2 - 2° PROVA RAIDTT E 7° PROVA MOTORALLY

Percorso: Tot Km 288 - SS4 linea km. 71 – SS5 linea km. 54 – SS6 fettucciato
Nella notte è scesa una pioggia copiosa e io sono riuscita a dormire a fatica a causa del raffreddore ancora peggiorato. Sotto gli occhi non ho delle borse ma degli zaini della Ferrino da 30 lt. Ad ogni modo forza e coraggio, una ricca colazione e si indossa "l'armatura" da pilota, scorta di fazzoletti ricaricata e via.
Ieri si scivolava negli sterrati troppo aridi, oggi si scivola per il terreno bagnato nel sottobosco. Una situazione del tipo "Tu sei buono e ti tirano le pietre.
Sei cattivo e ti tirano le pietre. Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, sempre pietre in faccia prenderai".. e scivolerai!
Arrivo alla partenza della prima prova cronometrata con naso tappato, orecchie tappate e casco che mi sembra più stretto e pesante del solito. Davanti a me 70 km di prova cronometrata in cui non mi posso di certo fermare per soffiarmi il naso. Un po' di incertezza nella lettura di alcune note, tanti sorpassi subìti e un piccolo errore in un tratto di navigazione in cui si procede orientandosi con delle balise (mucchietti di pietre). Non una prestazione con i fiocchi, ma credo il massimo che potevo fare. Arrivata in assistenza ho tempo di riprendermi un attimo e mangiare qualcosa, prima di ripartire per il trasferimento verso la seconda prova cronometrata. Questa speciale è decisamente più facile. Terreno bagnato ma con una buona aderenza, tratti veloci e non troppo tecnici. Molto veloci! Solo un tratto veramente enduristico in salita e pieno di pietre, in cui a voce alta incito la mia moto a non mollare: "dai Tina che ne siamo quasi fuori! Resisti! Dai che ce la facciamo!"
Stavolta mi sento di essere andata bene e non ho fatto errori. Ancora un trasferimento e l'ultima prova di oggi che si svolge nello stesso circuito del prologo. L'obbiettivo è cercare di migliorare il tempo fatto giovedì, ed entro agguerritissima. Rimango però spiazzata nel vedere quanto il terreno si sia deteriorato con il passaggio delle moto e alla fine il cronometro sentenzia 2'04.46. Rimango delusa di quei due secondi in più, ma mi accorgo poi che anche le mie avversarie hanno fatto lo stesso. Finalmente arrivo al paddock, orgogliosa di aver portato in fondo anche questa impegnativa giornata. Ma non c'è un attimo di respiro. Subito vado a fare il pieno al serbatoio e poi a seguire cambio gomma posteriore, cambio filtro aria, pulizia forcelle, catena e tutte quelle piccole manutenzioni necessarie a preparare la moto per l'ultima giornata di gara. Grazie ad un compagno di team, che mi cede un pezzo di plastica giallo ridisegno anche la targa, evitando così di dover montare quella originale. Si perché oggi, nonostante non sia mai caduta, le fascette non hanno tenuto e la targa mi ha abbandonato. Finisco tutte le operazioni alla luce della mia torcia frontale e inizio poi lo studio dell'ultimo roadbook di questa stagione 2023, mentre con il fornelletto da campeggio mi preparo un piatto di pasta. L'imperativo è riuscire ad andare a dormire prima possibile. Spengo il telefono, zero distrazioni e finito lo studio mi rintano nel mio sacco a pelo, crollando subito in un sonno profondo.

Avventure nel Mondo

22 OTTOBRE - DAY 3 - 2° PROVA RAIDTT E 8° PROVA MOTORALLY

Percorso: Tot Km 177 - SS7 linea km. 35 – SS8 linea km. 57
Ultima giornata di gara dell'anno. Il cielo stamani ci regala uno spettacolo meraviglioso, sembra di essere dentro ad un dipinto. Un'atmosfera davvero magica precede il nostro start. Un breve tratto di trasferimento quasi interamente su asfalto ci porta alla partenza della prima prova di giornata. Abbiamo tempo anche di fare qualche chiacchiera mentre aspettiamo ciascuno il proprio turno, e la mia Beta Xtrainer marchiata Avventure nel Mondo attira gli sguardi degli altri partecipanti, una volta tanto che non è ancora ricoperta di fango. "Fanno anche viaggi in moto?" mi chiedono. "Certo! Ce ne sono in molte parti del mondo" rispondo. Gli racconto anche del mitico Marocco Desert Motoraid, viaggio di iniziazione al deserto che quest'anno riparte con 12 Beta 390 4t nuove fiammanti! Il tempo delle chiacchiere è finito ed è tempo di dar gas, qui e ora!
Pronti via, e senza nemmeno esserci scaldati più di tanto, mi trovo a fronteggiare circa cinque chilometri di impegnativa salita tempestata di pietre. La mia moto è leggera, e se da una parte è un vantaggio in molte cose, dall'altra sulle pietre salta ovunque. Mi sembra di essere su un toro meccanico. Alla fine della salita devo fermarmi a riprendere fiato e capire dove devo andare, per un attimo sembra quasi che non torni nulla, poi ritrovo la strada e riparto. Pietre e ancora pietre. Ad un bivio vedo fermo Mario, il ragazzo che è partito subito prima di me, e vedo che mi riparte in scia. Penso che abbia un guasto alla strumentazione e procediamo insieme per diverso tempo. Poi alla fine di una pietraia in salita mi sorpassa. Gli avevo clamorosamente fatto da tappo in quel tratto. Ora però nello scorrevole va più piano di me, ma non abbastanza per riuscire a sorpassare. Provo un paio di volte ad avvicinarmi ma nulla, e arriviamo così a fine speciale. Arrivata in assistenza chiedo al mio team di controllare se è possibile fare qualcosa per migliorare il feeling con le pietre agendo sul setting del mono ammortizzatore posteriore. si mettono subito al lavoro mentre io mangio un boccone e riprendo fiato prima di partire. Il pezzo di trasferimento fino alla seconda speciale lo facciamo insieme all'amica e avversaria Martina. Ci aspetta l'ultima lunga speciale che decreta la fine del campionato e mi sento pronta a dare il 100%. Ultimo conto alla rovescia e gaaaaaaaaasssssss!!! 

Avventure nel Mondo

La speciale si apre con un tratto scorrevole e veloce, ma bisogna fare attenzione agli improvvisi canali trasversali che attraversano la pista, segnalati anche nel roadbook. Uno di questi mi coglie però di sorpresa. Sono arrivata troppo veloce, non ho tempo di rallentare e quindi in una frazione di secondo decido di provare a saltarlo. Con le gambe spingo verso il basso per caricare il salto, poi alla risposta delle sospensioni colpo di gas e su! Mi rendo conto che sto arrivando corta e mi preparo ad un atterraggio scomposto. Fortunatamente è sì stato scomposto, ma sono riuscita a recuperare la moto e scongiurare la caduta. Tiro il fiato. Poi un deja-vù. Trovo Mario fermo ad un incrocio, ma stavolta riparte prima di me e sono io in scia. Arriva un tratto scorrevole e si replica la situazione della mattina. La gomma posteriore finita e la moto pesante lo rendono leggermente più lento di me, ma stavolta non posso permettermi di sprecare neanche un secondo. Così decido di provare il tutto per tutto e lo sorpasso. Vado più veloce che posso, la modifica del setting all'ammortizzatore mi sta agevolando anche nei terreni accidentati e dopo un po' mi rendo conto che non ho più nessuno dietro. Mi sento bene, mi sto divertendo e continuo ad andare al massimo delle mie capacità, forse anche qualcosa di più. Quasi non mi riconosco, e verso fine speciale mi trovo a sorpassare altri tre piloti. Sento di essermi strizzata come un limone. Tenere così alta la concentrazione per cinquanta chilometri di filata, con attenzione altissima su percorso, ostacoli e roadbook, è uno sforzo fisico e mentale difficile da descrivere. Ma ci siamo, sto percorrendo le ultimissime note dell'ultimo settore cronometrato della stagione e quando vedo il cartello prima giallo e poi rosso che segnalano la fine, l'adrenalina manda in tilt le mie emozioni, con un misto di felicità e commozione. In barba ad una condizione fisica decisamente non ottimale che mi ha fatto correre in apnea, ce l'ho fatta! Un ultimo tratto di trasferimento non complicato e sono di ritorno al paddock, dalla mia seconda famiglia, quella dei motori. Stavolta non perdo tempo, mi sbrigo a cambiarmi e rimettere il furgone in assetto da viaggio. Scatole, scatoline, materasso, vestiti ormai radioattivi e LEI, la mia piccola guerriera Beta #AnM, con ancora addosso le tracce di questa intensa giornata. Corro al paddock Yamaha per sapere se la mia amica Elisa ha completato la gara e proprio in quel momento la vedo arrivare, con un paramani e una leva rotti, ma un sorriso che fatica a rimanere racchiuso nel casco. Mi ricorda tanto me quando ho finito la mia prima gara e mi sento orgogliosa di essere stata una piccola parte del percorso che ha portato Eli alla decisione di partecipare.
Finite le premiazioni tutta la carovana del Motorally si muove in direzione del porto, dove la grande Grimaldi Line ci attende per il viaggio di ritorno. Ora che sono qui sotto a questo gigante luminoso in attesa di salire a bordo, alla guida del mio Vitoski (furgone) carico di tutto quello che conta, mi prende un attimo di commozione. Perché è vero che sono la peggior critica di me stessa e vorrei sempre fare di più, ma se guardo a quanto fatto in questo anno e a tutti i sacrifici affrontati, devo essere anche orgogliosa di me. Per cui una volta tanto me lo dico da sola, BRAVA ELI!!


 

Avventure nel Mondo

Conclusione:
Al di là di qualsiasi risultato ottenuto, la vittoria più grande è stata riuscire a partecipare a tutte le tappe del campionato, portandole tutte al traguardo. E credetemi, non è affatto una cosa scontata.
Ora, proprio nel momento in cui scrivo queste ultime righe, manca una settimana esatta alla partenza del mio gruppo di viaggio Marocco Desert Motoraid, mio decimo coordinamento per Avventure nel Mondo e primo per i viaggi in moto. Il primo di molti altri mi auguro. Tutta questa immensa passione per l'offroad nata proprio da questo viaggio, fatto come partecipante a fine 2019 e che ora mi vede tornare come coordinatrice. Tutto questo ha un che di magico e non vedo l'ora di essere là. Un cerchio che sta per chiudersi (dita incrociate) con l'obbiettivo che mi ero posta a gennaio 2020. Deserto arrivo!!
 

OTTOBRE 2023 - CAMPIONATO REGIONALE ENDURO TOSCANA

Come dicevamo? A giugno dopo la tappa di Motorally riposo assoluto! Mai Gallorally disse frase più incoerente. E così, dopo l'enduro sprint "senza freni" e una tappa di Trofeo Husqvarna (aimé senza la mia fidata Beta marchiata #ANM), è la volta della tappa di Campionato Regionale Enduro Toscano a Poppi, in terra aretina.
Ritengo ancora le gare di enduro molto impegnative per la mia preparazione, sia a livello di terreni di gara, che per gli stretti tempi dei controlli orari. Però si corre nella mia provincia, e come dico sempre non ci sono tigri o coccodrilli nel percorso, il peggio che mi può capitare è di non farcela e dovermi ritirare. Quindi è deciso, partecipo!
Nonostante non sia così distante da casa decido di rimanere a dormire nella mia casetta di metallo su ruote, il mio Vitoski. Le cose da fare anche prima della gara sono tante: vai a visionare le prove speciali, verifiche amministrative per il controllo della documentazione moto e pilota, verifiche tecniche da parte dei commissari e poi la moto va in parco chiuso e non può essere più toccata fino alla partenza della gara. Quarantacinque minuti di viaggio risparmiati, valgono pur bene la rinuncia di dormire nel mio letto in favore del furgone.

Avventure nel Mondo
Avventure nel Mondo

La domenica splende il sole, ho voglia di divertirmi, ho voglia di correre! Non manca comunque il classico magone allo stomaco al momento dello start, ma poi seguendo il percorso freccia dopo freccia, mulattiera dopo mulattiera, il magone lascia spazio solo alla concentrazione di gara. Se mi avete seguito fin qui nelle mie Avventure saprete che una gara liscia quest'anno non l'ho fatta, e anche in questo caso l'aspettativa non delude. Nel trasferimento che conduce alla prima prova speciale (cross test), in una ripida e stretta curva a gomito in discesa mi si impunta la ruota anteriore e mi cappotto. fortunatamente non mi faccio nulla e la moto non è scivolata giù nel dirupo, anche se veramente per poco. E' però rivolta dalla parte sbagliata e riportarla nella giusta direzione in uno stradello largo meno di un metro è tutt'altro che semplice. Il pilota dietro di me mi viene in soccorso rimettendomi in condizioni di partire. Cerco di dimenticare lo spavento e mi rimetto in marcia. Il cross test è un percorso delineato in un campo. Percorso scorrevole, bello, veloce. Mi diverto un sacco e dimentico la caduta. Durante il trasferimento verso l'enduro test mi viene il dubbio di aver sbagliato percorso. E se ho saltato la postazione del controllo orario? E se mi ritrovo direttamente in enduro test? Eppure non mi sembra di aver perso una freccia di percorso. Tornare indietro a verificare mi farebbe perdere tempo e prendere una penalità sicura, sbagliare percorso e saltare il controllo significa gara finita. Mi fido di me stessa o no? Che faccio? Questo tripudio di pensieri mentre continuo comunque ad andare. Avrebbe aiutato avere qualche altro pilota davanti o in scia, ma sono da sola e posso solo affidarmi a me. Mi decido: vado avanti fidandomi di me stessa! La decisione è stata giusta e raggiunta la postazione di controllo orario posso tirare un sospiro di sollievo. La gara per ora è salva.

Avventure nel Mondo

Terminato il primo dei tre giri e mezzo ho giusto 12 minuti per mettere benzina e fare il pieno al camelback. Altre tre volte siamo dovuti ripassare dal punto del mio cappottamento, immaginatevi la mia serenità nell'affrontare quel passaggio. Come arrivavo lì mi dicevo "vai ci siamo", e vai di panico. Con molta cautela, non mi sono più cappottata. In un altro punto del trasferimento con una rampetta in discesa davvero verticale vedevo teschi ogni volta che affrontavo il passaggio, ma poi riuscivo a scendere meno peggio del previsto. Per tutto il resto il percorso mi piace molto, riesco a stare nei tempi e non ho velleità di classifica, quindi penso solo a guidare e divertirmi, certo cercando di fare il meglio che posso. Nell'ultimissima prova cronometrata subisco un sorpasso che mi fa scomporre e cado. Nulla di che, mi appoggio soltanto e sono subito pronta a ripartire. Fortunatamente uno degli addetti di percorso mi segnala che nella caduta mi è uscita la catena. Se fossi ripartita subito avrei fatto un disastro difficile, se non impossibile da districare. Il ragazzo mi ha salvato la gara. Rimetto la catena che così come era uscita rientra facilmente. Sapevo che era arrivato il momento di usura tale da richiedere il cambio del trittico catena-corona-pignone, ma questa ne è la conferma definitiva. Dopo tre giri di percorso, ce ne fanno affrontare ancora una metà per percorrere una quarta volta il cross test, poi dritti fino al traguardo. Al mio solito non ho guardato i miei tempi di gara, ma non essendoci classifica femminile non me ne preoccupo, perdendomi invece in chiacchiere e risate con gli amici del Pro-racing Team che mi hanno ospitato per questa gara.
L'amico Massimiliano mi chiede se posso presenziare alle premiazioni per fargli le foto e accetto di buon grado, ed è così che mi ritrovo a vivere una bella sorpresa (lui subdolo sapeva tutto). Il MotoClub AltoCasentino aveva predisposto un trofeo anche per le due Lady partecipanti, e con mio immenso stupore nonostante l'inghippo catena, mi ritrovo nel primo gradino del podio, imbambolata nell'emozione del momento. Grazie a Massimiliano per aver mantenuto il segreto, così è stato ancora più bello. Appuntamento per la finale dei Campionati Motorally e RaidTT in Sardegna, 20-21-22 ottobre. Stay Tuned! 

Avventure nel Mondo

ENDURO SPRINT 2023

Il Campionato Italiano Motorally dopo l’ultima gara di inizio giugno è andato in pausa in attesa del GRAN finale che si terrà in terra Sarda nel fine settimana del 20/21/22 ottobre. Ma potevo farmi mancare qualche altra Avventura? No, direi proprio di no! Anche se mi ero promessa di riposare dopo la tappa Umbra, l’adrenalina delle gare mordeva ancora e il mese di giugno, da puro riposo, si è trasformato in un tour de force per me e per il Betino con livrea AnM (se siete passati al gazebo moto al Grande Raduno Nazionale a Figline Valdarno ci avrete conosciute di persona). 

 

L’11 giugno si è tenuta nelle Marche una gara di Enduro Sprint, per me una novità assoluta come tipologia di gara da quando ho iniziato a correre. Il tutto si svolge in un grande campo con un percorso lungo poco meno di due chilometri, delineato da picchetti e fettucce. Il sabato percorro a piedi il tracciato un paio di volte cercando di memorizzare il percorso. Macché, probabilmente nemmeno percorrendolo venti volte lo avrei memorizzato, una curva mi si mischiava con l’altra.

Date le molte presenze di iscritti per esigenze di tempi, i 15 giri previsti si riducono a 9, e questo a posteriori sarà la mia fortuna. Per ognuno dei giri abbiamo un tempo imposto di partenza, entro il quale effettuare giro cronometrato ed eventuali manutenzioni. Allo start partiamo con cadenza di un pilota ogni 20 secondi e al mio primo giro vengo raggiunta e sorpassata poco prima di metà percorso. Vedo il mio tempo del primo giro: 2km in 3’33.16, scuoto il capo poco soddisfatta. Al secondo tentativo provo a far meglio, il pilota che parte dietro di me mi sorpassa di nuovo, ma molto più avanti e chiudo in 3,27.18. Mi impongo di cercare di evitare di essere sorpassata (impossibile), o comunque essere sorpassata il più tardi possibile. L’obbiettivo è efficace e al terzo dei nove giri previsti abbasso ancora il tempo, seppur di poco. MA… ehehehe non penserete mica che mi facevo mancare qualche intoppo, giusto?

Avvicinandomi al via del mio quarto giro la leva del freno anteriore va a vuoto! niente, zero, il freno anteriore è out! Non c’è tempo per capire, posso solo entrare e fare il meno peggio che riesco. Finito il giro arrivo al paddock guardandomi intorno e invocando aiuto. Non ho meccanici o assistenza con me e non so dove mettere le mani. Penso ad un problema al circuito idraulico della pompa freno e invece (le parole che non ti aspetti): “hai perso una pasticca freno”… cosa??? Sono incredula!

Avventure nel Mondo

Il tempo è poco ma il ragazzo mi dice che ce la possiamo fare. Ho delle pasticche di riserva e corro al mio furgone senza nemmeno togliermi il casco. Come una furia cieca inizio a rovesciare la scatola dei ricambi. ECCOLE!! Torno di corsa dal ragazzo, che intanto ha smontato la ruota anteriore. Amara sorpresa, le pasticche che il meccanico mi ha dato non vanno bene, sono troppo grandi. Si mobilitano altri ragazzi per aiutarmi, ma nessuna delle pasticche che portano va bene per la mia moto. Il tempo è ormai agli sgoccioli e io al ritiro non ci penso nemmeno. Supplico il rimontaggio della ruota, con tanto di faccia allibita del ragazzo che mi domanda come faccio a voler correre senza freno. Ruota montata e via, arrivando precisa nel mio tempo di ingresso imposto. Il cronometro inevitabilmente segna un peggioramento. 
Al mio rientro al paddock ormai tutti quanti si sono mobilitati per cercare di aiutarmi. In pochi minuti si genera un traffico di attrezzi e materiali da fare invidia ad un box Ferrari, ma nulla! Sembra incredibile ma ancora una volta, nessuna delle pasticche si adatta alla pinza freno. Mi guardano arresi convinti del mio ritiro. Non se ne parla, arriverò ultima ma io VOGLIO arrivare in fondo. A questo punto smonto definitivamente anche la leva freno per evitare di andare a cercarla di istinto mentre guido.
Arrivo alla mia partenza con una rabbia dentro che mi fa strappare il mio secondo miglior tempo di gara, e grido un vaffa liberatorio al cronometro che segna 3’,26.96. Al giro successivo però ho esagerato e mi sono guadagnata una caduta che mi ha portato via diversi secondi. Decido quindi di adottare una guida conservativa per gli ultimi tre giri, in modo da cercare di conservare per lo meno la terz’ultima posizione (…e sai che soddisfazione…). Nonostante ciò, per meno di quattro secondi, perdo una posizione finendo penultima in classifica generale.
C’è però una magra, magrissima consolazione. L'organizzatore della gara ha previsto un premio anche per la categoria Lady Ospiti e ci sono solo io. E così, tra battute e risate, mi porto a casa una coppa da “prima di categoria”. Immeritatissima, o forse no... poiché guadagnata grazie alla tenacia di non aver voluto mollare, nonostante la difficoltà e l’handicap di dover guidare senza l’importante aiuto del freno anteriore.

Al paddock ormai mi hanno adottato e mi invitano a festeggiare tutti insieme con un ottimo vassoio di porchetta, prima di ricaricare come al solito il furgone e riprendere la strada di casa.
Le Avventure non finiscono qui... ;)

Avventure nel Mondo

CAMPIONATO ITALIANO MOTORALLY: TERZO APPUNTAMENTO!

"Continuano le Avventure e disavventure della Gallorally. Così mi hanno soprannominato gli amici per questo mio appassionamento al mondo dei rally moto. L'Umbria ci accoglie per la 5a e 6a tappa di campionato che si terranno con base ad Umbertide, dovegià dalla mattina di venerdì 2 giugno la carovana dei piloti e relativi team assistenza iniziano a popolare il paddock. In duecento riders pronti a schierarsi e darsi battaglia, nonostante la minaccia del meteo ponga tutto in uno stato di incertezza. Come già nelle precedenti tappe non potevo farmi mancare un intoppo, ma cosa è successo stavolta? Potete scoprirlo nel racconto dettagliato delle due giornate di gara."

Avventure nel Mondo

Sabato 03/06/2023 - 190 Km totali con due settori selettivi da 37 e 28 km

Sul roadbook sono previsti due settori cronometrati di circa 30 chilometri all’interno di un percorso totale di quasi 190. Le piogge di venerdì pomeriggio, cadute più lievi al paddock ma decisamente intense nei territori circostanti, fanno sì che vengano apportati dei tagli al primo tratto di percorso divenuto in parte impraticabile. Fatico non poco a ritrovare fiducia in me stessa dopo i pesanti errori di navigazione che hanno segnato la mia gara in Abruzzo. Fortunatamente ho un buon compagno di partenza. Niccolò con tabella n.98 apre strada e mi salva da qualche incertezza in trasferimento. Poi giustamente lo perdo perché è molto più veloce di me, ma tanto mi è bastato per riprendere fiducia nella lettura del roadbook. Con le modifiche di percorso si è creato un grosso ingorgo di piloti in fila per l'attacco del settore cronometrato. I commissari di percorso ci chiamano in base all'ordine di partenza e ci danno le ultime informazioni per raggiungere la postazione di start. Il settore selettivo si presenta a tratti veloce e scorrevole, con un'alternanza di settori più lenti ed enduristici, caratteristici delle nostre gare. Guidare al meglio possibile e non commettere errori di navigazione sono le mie priorità di oggi, e in questo primo settore cronometrato non spingo al 100% per limitare i rischi.

In arrivo all’assistenza di metà tappa non voglio nemmeno sapere il risultato per non condizionare i pensieri per la seconda parte di gara. Oltretutto abbiamo altro di cui preoccuparci, dal momento che la mia forcella destra perde olio. Di certo quest’anno non ho lasciato mai i meccanici con le mani in mano.

A pochissimi minuti dalla mia ri-partenza inizia una pioggerella fine ancora con il sole, ma al momento della partenza vera e propria, le gocce di pioggia si sono trasformate in veri e propri gavettoni. Qualche chilometro di trasferimento e ci coglie anche la grandine, dolorosa sulle labbra con i nostri caschi aperti. Inizia un tratto di fuoristrada impegnativo, fatto di salite e lastre di pietra scivolosa. 

Avventure nel Mondo

Con la maschera bagnata dalla pioggia non si vede dove si mettono le ruote, ma toglierla è pericoloso, basta un solo ramo per ferirsi agli occhi. Rimango incastrata in una salita con dei rami secchi a terra. Ruota anteriore e posteriore sono bloccate dai rami. Non posso portare la moto indietro, né tantomeno spingerla in avanti. Un tentativo alla disperata. Salgo in sella, spingo bene sulle pedane e con un colpo di reni e una sgasata la mia piccola Beta mi porta fuori da quel pasticcio! Nonostante questo intoppo arrivo in tempo al mio controllo orario, in cuor mio sperando che ci impediscano di ripartire. I commissari invece timbrano la nostra tabella di marcia e ci danno il via. Sono molto intimorita per queste condizioni, ma il ritiro nella mia testa non è contemplato. Dopo un breve tratto incontriamo un pilota che torna indietro. Seconda speciale ANNULLATA!! Non ve lo nascondo, dentro di me ho esultato, e nemmeno poco. Si torna al paddock sotto una pioggia battente che non da tregua. Sono zuppa fino al midollo e dentro agli stivali c’è come minimo una tazza di acqua. In arrivo riconsegniamo il roadbook di giornata e ci viene dato quello per il giorno seguente. Chiudo la giornata in 165a assoluta sui 200 piloti al via e con una buona 4a posizione in categoria femminile. Indossati dei vestiti asciutti non rimane che chiudermi in furgone a studiare il roadbook, prima di prepararmi la cena con il mio fornellino da campeggio. La vita da paddock assomiglia alla nostra formula di viaggio. Lo spirito di adattamento in una sistemazione, la mia, davvero minima e basica, che però assume valore e abbatte qualsiasi sacrificio quando si vive una passione così grande. E così in viaggio. Che importa se la notte ho faticato a prendere sonno per il freddo, quando il giorno dopo ti si apre davanti agli occhi il Salar de Uyuni (ok con questo esempio mi piaceva vincere facile).

Domenica 04/06/2023 - 169 Km totali con due settori selettivi da 22 e 35 km

Già da ieri sera circolavano voci circa la possibilità che la tappa odierna venisse annullata o il percorso profondamente modificato. La pioggia torrenziale ha fatto innalzare di almeno 30 centimetri il livello dei guadi, rendendoli impraticabili al nostro passaggio. La mattina arriva il comunicato nel nostro canale Telegram ufficiale. Si parte, ma il percorso è modificato e siamo convocati alla segreteria per ritirare la stampa delle modifiche da applicare al roadbook per la prima parte di gara. Abbiamo poco tempo per i consueti taglia e cuci del rotolo cartaceo, colorare le note modificate della speciale ed evidenziare i pericoli. Indossiamo le nostre protezioni e divise e siamo pronti a partire. Il mio completo è ancora bagnato, per non parlare degli stivali. Un paio di calzini asciutti, dei sacchetti della spesa dentro agli stivali e un paio di giri di nastro americano per non fare entrare altra acqua da sopra. Per un po' almeno i piedi saranno asciutti, per il resto mi affido al sole. Alcuni piloti hanno deciso di ritirarsi, forse pensando che il percorso modificato non valesse la pena. Devo invece fare i complimenti al Motoclub che, già operativo dalle primissime ore della mattina con un giro di ricognizione appena alle 5.00, ha fatto un lavoro enorme per permetterci di correre, sicuramente non con un percorso lungo e navigato come siamo abituati a fare, ma ti sicuramente divertente.

Il primo settore cronometrato è stato decisamente accorciato, e fortunatamente sono state rimosse le due note che avevo il magone solo a guardarle. Una recitava “guado con scalino nascosto, non si vede ma si sente” e l’altra indicava che avremmo dovuto scavalcare un ripido dosso formatosi con una frana. Già mi immaginavo affogata nel fiume insieme alla moto per aver sentito, ma non sorpassato, lo scalino infame. 

Mi sento di aver guidato bene e non ho fatto errori di navigazione, ma mi rifiuto di sapere i dati di classifica provvisoria. Di ritorno al paddock assistenza ci viene consegnato il roadbook per la seconda parte di gara. Abbiamo abbondante tempo per studiarlo, montarlo sulla moto e rifocillarsi. Alcuni lamentano la lunga attesa, ma dobbiamo pensare che nel frattempo stanno organizzando in tempo reale le modifiche di percorso e spostando le postazioni dei cronometristi.

Dunque ci siamo, parto per la seconda parte di gara, ultimo settore selettivo di questo fine settimana. Il meteo sembra reggere, mi sento in forma, niente più titubanze sulla navigazione, MA… volevi forse farti mancare l’imprevisto? SIA MAI!

Avventure nel Mondo

Durante il trasferimento il comando di avanzamento roadbook, quello che mi permette di far scorrere le note senza staccare le mani dal manubrio, smettere di funzionare. Non arriva corrente. Controllo i cavi, cambio un fusibile ma niente, non dà segni di vita. Mi accodo ad un altro pilota per arrivare al controllo orario, sperando di trovare qualcuno che possa aiutarmi. Nel frattempo mi viene in mente che potrebbe essere il secondo fusibile sotto la sella, quindi in arrivo al controllo provo a sostituire anche quello. Nulla, non funziona. Mi pervade una sensazione di frustrazione e rabbia. Ho guidato bene la mattina, non voglio buttare via tutto così, non è giusto per la fatica e tutti i sacrifici che faccio per partecipare a queste gare. È dura girare il roadbook a mano, trovare il momento “buono” mentre guidi in un terreno sconnesso, per staccare la mano sinistra e girare una rotellina del diametro di una moneta da cinque centesimi (per fortuna almeno più spessa di una moneta), ma se questo è l’unico sistema per non mollare, allora così sia! Cerco di limitare il numero di volte in cui devo girare il roadbook, mandando avanti tutte quelle note che sono solo di segnalazione pericolo, portandomi direttamente sulla nota che mi segnala una svolta effettiva. Mi aiutano molto i colori che uso per evidenziare: verde destra, rosa sinistra, arancio i pericoli. Questo mi permette di mandare avanti tutti gli arancio fino ad arrivare a vedere rosa o verde, ma ciò non toglie che fare questa operazione mentre si è in marcia tra salite, discese, canali e pozze mi ha portato a giocarmi qualche Jolly. Sarà stata la forza della disperazione, ma mi sento di aver guidato bene, a parte un dritto in una curva che mi ha fatto perdere qualche secondo. Ma quanto tempo mi avrà fatto perdere l’avanzamento manuale del roadbook, dove in alcuni punti giocoforza dovevo rallentare per riuscire a farlo? Solo il cronometro potrà dirlo, ma le speranze sono basse se non rasenti al suolo.

Dopo il tratto cronometrato, un ultimo trasferimento di asfalto fino all’arrivo ed è finita. Un po’ amareggiata per la sfortuna, inizio le operazioni di carico furgone per il ritorno a casa. Poi le consuete chiacchiere di racconto, vicissitudini di gara con gli altri amici piloti prima dei saluti. Non me lo dimenticherò mai il momento in cui il mio amico Marco, mentre scuoto ancora il capo raccontando l’accaduto, guarda la classifica e mi dice “ma hai fatto terza!”. Sono incredula, probabilmente ho gli occhi di fuori quando gli rispondo “Ma che dici! Scherzi?”. Nessuna parola, mi gira lo schermo del cellulare e posso vederlo con i miei occhi, non scherza, sono sul podio della categoria femminile! Passare da abbattimento e frustrazione alla felicità piena è stata una sensazione incredibile. Le premiazioni, che grande emozione sentire il proprio nome e salire su quel terzo gradino. Una coppa che ha ancora più valore per me poiché guadagnata non mollando davanti alla difficoltà che mi si è presentata. Torno a casa felice come non mai!
Ora spero solo che almeno per quest'anno gli intoppi siano finiti, in vista della tre giorni di Campionato Italiano Motorally e RaiTT che si terranno in Sardegna ad ottobre. A volte, anche un pochino meno Avventure può andare bene!

SECONDO APPUNTAMENTO CON IL CAMPIONATO ITALIANO MOTORALLY!

"La terza e quarta tappa si sono disputate in terra abruzzese a Gioia dei Marsi, zona nota per presentare scenari naturalistici spettacolari tanto quanto terreni di gara duri e impegnativi con molte pietre, il tutto condito dalla minaccia del meteo.
Purtroppo un weekend di gara non con una delle mie migliori prestazioni, caratterizzato da troppi errori nella navigazione, solitamente mio punto di forza, che stavolta mi hanno fatto scivolare verso il fondo della classifica. La delusione per queste due giornate di gara è grande e brucia come il fuoco! Ma ormai il dado è tratto e non posso far altro che guardare avanti alla prossima tappa e cercare di non ripetere più errori così grandi.
Avanti appassionatamente in questa grande Avventura! Vediamo nel dettaglio cosa è successo nelle due giornate di gara."

Avventure nel Mondo

Domenica 30/04/23 - 165 Km totali con due Settori Selettivi rispettivamente da 31 e 27 km

Al primo mattino la mia più grande preoccupazione è il meteo. Il cielo è grigio e le previsioni promettono pioggia abbondante, ma al momento del mio start alle 9.24 ancora nessuna goccia d'acqua è caduta. Le condizioni del terreno sono ottimali e dopo la brutta prestazione di ieri l'istinto è quello di spingere al massimo fin da subito. Dopo pochissimi chilometri di trasferimento siamo già in fila per la partenza del primo settore cronometrato, una lunga fila di piloti che uno ad uno attendono il proprio turno. La tensione sale mano a mano che mi avvicino. Ci siamo, VIA!! Tutte le tensioni si sciolgono in un colpo solo e tutte le energie si focalizzano sulla guida. In una lunga pietraia in salita leggo la nota successiva "km 9,57 al paletto in discesa a destra su traccia erbosa", ma arrivata al km indicato il paletto non c'è. Guardo il roadbook e mi accorgo di aver sbagliato a leggere, era 9,07!!!!! Devo tornare indietro di 500mt come da regolamento a non più di 30 km orari. Sembra una banalità, ma un errore di questo tipo porta via circa un minuto e mezzo, pesante in una classifica che ci distanzia per secondi e centesimi di secondo. Mi rimetto nel giusto percorso e guido al massimo delle mie possibilità, cercando di recuperare più possibile. Purtroppo dopo poco meno di 8 km un altro errore nella lettura del roadbook e prendo in discesa invece che la salita verso il crinale, ritrovandomi fuori percorso di 1,2 km. Scuoto la testa mentre torno indietro a ritrovare la nota giusta, rendendomi conto che in aggiunta al primo errore, con questo ultimo ho sicuramente compromesso l'esito finale della giornata. Al meglio delle mie possibilità cercando di non demoralizzarmi troppo, spingo fino alla fine del primo settore cronometrato. Mi fermo solo un attimo a prendere fiato prima di iniziare il lungo tratto di trasferimento verso il paddock assistenza. Per una buona parte di questo ci ritroviamo in quota, in una pista poco visibile e completamente immersi in una nebbia densa. Talmente ridotta la visibilità che quasi non ci vediamo tra piloti nello stesso percorso. Solo le luci della moto si intravedono flebili e in alcuni punti dobbiamo fidarci ciecamente di quello che è scritto sulla carta: "a sinistra ripida discesa e pietre", ma non si vede nulla! Si però il roadbook dice che è qui. Ok andiamo! Inevitabilmente le velocità sono bassissime, e altrettanto inevitabilmente si restringe il tempo a disposizione per presentarsi al controllo orario dopo l'assistenza. Ne consegue che come ci abbassiamo di quota e torna la visibilità, chiedo a me stessa e alla mia Beta gli straordinari per evitare di aggiungere penalità di ritardo ai pesanti errori della mattina. Fortunatamente la direzione ha concesso un +20min alla tabella di marcia e mi ritrovo con trenta minuti per riprendermi e fare il pieno alla moto.

Ultimo breve trasferimento e ultima prova cronometrata di questo weekend di gare abruzzese. Nonostante un altro piccolo errore verso la fine di quest'ultimo settore selettivo, riesco a chiudere con il sesto tempo di classe femminile, ma gli errori della mattina pesano come macigni, e nella somma dei due settori cronometrati mi trascinano ottava, ultima della mia categoria.

Avventure nel Mondo

Sabato 29/04/23 - 211 Km totali con due Settori Selettivi rispettivamente da 20 e 34 km

La giornata si apre bene, mi sento in forma e confidente nella guida nonostante terreni a tratti veramente impegnativi. Dopo il primo settore cronometrato, un lungo e panoramico trasferimento navigato ci riporta al paddock assistenza. Al mio team mi comunicano che sono andata bene, segnando provvisoriamente il 111° tempo su 186 piloti e 5a posizione delle 9 ragazze in gara. Rapido check alla moto, pieno di carburante e via, pronti per un altro trasferimento navigato tra piste da MTB, percorsi stretti e discese ripide, che mi porta al secondo settore cronometrato. Durante il trasferimento inizia a piovere, una pioggerellina leggera ma fitta, e al momento dello start ormai il terreno si è trasformato in una pista saponata scivolosissima. Non ho particolare confidenza con i terreni viscidi e scivolosi e sono ancora più in difficoltà perché la pioggia riduce anche la visibilità, con maschera e strumenti di navigazione pieni di goccioline. Ma è così per tutti e cerco di fare il meglio che posso. Intorno ai 20km sui 34 inizio a sentire un rumore sospetto. Freno posteriore? Mono ammortizzatore? Cerco di controllare senza fermarmi e non vedo niente di strano, ma quel rumore non mi lascia tranquilla. Mi fermo da un addetto di percorso per controllare e notiamo che lo sfiato del freno posteriore si è rotto, ma non sembra perdere olio e mi rimetto in marcia. Sfortuna vuole che il finale è in prevalenza in discesa, con scalini di pietra e canali profondi. Altro che rally, questo è enduro! Continuo a non avere fiducia nel freno posteriore e ho paura che mi molli da un momento all'altro. E' brutto non sapere cosa sta accadendo alla propria moto. Sono tesa, guido male e conto ogni metro che mi separa dalla fine del settore selettivo. Incontro altri addetti di percorso e mi fermo per chiedere quanto manca, le braccia ormai non le sento più. Mi incitano "dai che è finita!", stringo i denti e dopo poco finalmente scorgo i due cartelli, prima il giallo e poi il rosso che determinano l'arrivo. Quasi mi commuovo per la fine di quello stress psicologico che mi aveva attanagliato. E' Finita!! Riprendo fiato e percorro il breve tratto di trasferimento in asfalto che mi riporta al paddock. Amara la constatazione che nella seconda parte di gara ho perso tantissime posizioni. La somma delle due prove mi porta a chiudere questa 3a tappa in 136a posizione assoluta e 7a nella classe femminile.
E quel rumore cosa era? I meccanici del mio team analizzano la moto e trovano il colpevole. Il disco freno posteriore si è storto, colpito probabilmente da una pietra, e il rumore era dovuto al passaggio della parte storta tra le pastiglie del freno. Ho come un Deja vù: prima giornata a Riotorto freno anteriore, prima giornata a Gioia dei Marsi freno posteriore. Devo aver fatto l'abbonamento ai problemi dell'impianto frenante. Ad ogni modo anche questa volta ABC Rally Action Team risolve il problema raddrizzando il disco freno e la moto è pronta ad affrontare un'altra giornata di gara.

I PRIMI GIORNI DI GARA

"Per la prima volta iscritta sia al Campionato Italiano Motorally che RaidTT ero un po' preoccupata circa la mia tenuta fisica a giornate di gara così lunghe ed impegnative. Fortuna, sfortuna o inconvenienti fanno parte del pacchetto. Un coperchio cassa filtro nuovo di pacca perso alla prima giornata, una pinza freno danneggiata sempre nella prima tappa, il tuffo tutt'altro che rigenerante in una profonda pozza di fango, la pioggia e la grandine. Nonostante non brilli nei tempi della classifica assoluta e in quella di classe femminile, sono molto soddisfatta dei miglioramenti rispetto alle precedenti stagioni di gara, a soli due anni dal battesimo in enduro e a tre da quella iniziazione nel deserto del Marocco, con le Beta rosse fiammanti di Avventure come principiante totale, che accesero questa grande passione.
So che le ragazze che mi precedono in classifica hanno una marcia in più come bravura tecnica ed anni di esperienza in sella, ma è per me sprone a lavorare ancora di più per cercare di migliorarmi il più possibile per cercare di avvicinarmi." - Elisa Gallorini

Avventure nel Mondo

Domenica 02/4/23 - Percorso di 180 km con due settori selettivi da 28 km ciascuno e fettucciato

Partire davanti a due dakariani mi dà la carica per provare a spingere di più. Sono veramente soddisfatta per come ho affrontato il primo settore cronometrato e il fettucciato. Fino alla pausa assistenza, complice una penalità presa dalla mia diretta avversaria guadagno una posizione nella classifica provvisoria femminile. Poi la sfortuna ci mette lo zampino anche oggi. Nel tratto di trasferimento forte pioggia e grandine. Qualche pilota batte in ritirata, io in qualche modo riesco ad arrivare alla partenza del settore cronometrato. Fortunatamente la pioggia concede un attimo di tregua, ma sono zuppa fino al midollo, più che altro è scesa un po' la concentrazione. Sono comunque soddisfatta per come ho affrontato l'ultima prova, anche se nei tratti enduristici in discesa continuo ad avere timore e ho commesso un paio di errori, piccoli, di navigazione.
Ultimo trasferimento ancora sotto pioggia forte, ma porto a conclusione queste prime tre importanti giornate di gara.

Sabato 01/4/23 - Percorso di 260 km con due settori selettivi di 29 e 28 km e fettucciato

Un percorso meno fisico ma molto più navigato, che in gergo roadbook significa fuoripista con tracce poco o per niente evidenti e cambi direzione che richiedono maggiore attenzione poiché rimangono più nascosti. Non sono comunque mancati settori più tecnici ed enduristici.
Determinata a portare a termine tutte e tre le giornate di gara ho tenuto un passo più "conservativo" cercando di evitare di riportare altri danni alla moto. Ma in un settore di trasferimento in cui la nota cita semplicemente "pozze", trovandomi davanti ad una pozza che occupa tutta la carreggia, sbaglio traiettoria trovandomi nel lato più profondo. Presa di sorpresa dalla notevole profondità cado e mi ritrovo glassata di fango, moto ricoperta e strumentazione non leggibile. Con altri due piloti che mi seguivano in scia alziamo la moto a candela per essere sicuri che non abbia pescato acqua il motore. Tutto ok, posso ripartire. Di lì a poco raggiungo la mia assistenza che con dovizia porta via fango da strumentazione, maschera e guanti, mentre io terminerò la gara in veste mimetico/fagosa. L'importante è non perdersi d'animo e portarla in fondo, e così ho fatto con determinazione.
Di ritorno al paddock mi aspetta tanto lavoro. Lavaggio moto, pulizia filtro e altre sistemazioni. La moto è pronta ad affrontare l'ultimo giorno, mentre io finisco a notte fonda di studiare il roadbook dell'ultima tappa.

Venerdì 31/3/23 - Percorso di 235 km con fettucciato

La tappa è stata molto impegnativa e fisica a livello di terreni. Ho subito molto la prima parte con salite e discese molto ripide in fasce tagliafuoco e terreni secchi, ghiaiosi molto scivolosi. Dopo una breve sosta assistenza, trovo una seconda parte di gara più scorrevole e divertente, ed è lì che mi frego da sola. In un rettilineo veloce non vedo in tempo un ramo sporgente che impatto con la mano perdendo poi il manubrio e il controllo della moto. Ma sono in prova cronometrata, quindi senza nemmeno pormi il dubbio se gamba e moto stanno bene, in una manciata di secondi riparto. Verso fine settore selettivo però sento qualcosa sbattere alla ruota anteriore, manca poco alla fine, con prudenza ma non mi fermo. Finalmente la bandiera di fine settore cronometrato! Mi fermo a controllare la ruota anteriore e solo lì mi accorgo di aver perso anche il coperchio della scatola filtro. Si è allentato il piedino forcella destro e storta la pinza freno, il rumore che sentivo guidando era il sensore che sbatteva nella calamita nel disco freno, limandola quasi del tutto. Altri piloti mi aiutano ad assestare al meglio la ruota anteriore per portare a termine la tappa, per mia fortuna con un tratto di trasferimento di quasi solo asfalto. Con la moto così non è facile ripartire per altre due giornate di gara, ma il mio team assistenza riesce nell'impresa di mettermi nelle migliori condizioni possibili, raddrizzando al meglio la pinza freno e ricavando un coperchio cassa filtro da una tanica AdBlue trovata abbandonata al paddock. In perfetto stile AVVENTURE direi!! 
Se pur non con bellissime grafiche messe su ad hoc prima della gara, il nuovo coperchio filtro ha rimbalzato sui social con la scritta Avventure nel Mondo a pennarello, potrebbe comunque considerarsi un successo!