Elisa Gallorini
Elisa Gallorini, nostra coordinatrice e appassionata motociclista, partecipa quest'anno al campionato Italiano di Motorally e RaidTT, competizione che ha acceso i motori alla fine di Marzo e proseguirà fino al prossimo Ottobre . Ovviamente abbiamo deciso di sostenerla, "vestendo" la sua Beta con le nostre grafiche e seguendo tutte le tappe di questa nuova Avventura!
SECONDO APPUNTAMENTO CON IL CAMPIONATO ITALIANO MOTORALLY!
"La terza e quarta tappa si sono disputate in terra abruzzese a Gioia dei Marsi, zona nota per presentare scenari naturalistici spettacolari tanto quanto terreni di gara duri e impegnativi con molte pietre, il tutto condito dalla minaccia del meteo.
Purtroppo un weekend di gara non con una delle mie migliori prestazioni, caratterizzato da troppi errori nella navigazione, solitamente mio punto di forza, che stavolta mi hanno fatto scivolare verso il fondo della classifica. La delusione per queste due giornate di gara è grande e brucia come il fuoco! Ma ormai il dado è tratto e non posso far altro che guardare avanti alla prossima tappa e cercare di non ripetere più errori così grandi.
Avanti appassionatamente in questa grande Avventura! Vediamo nel dettaglio cosa è successo nelle due giornate di gara."

Domenica 30/04/23 - 165 Km totali con due Settori Selettivi rispettivamente da 31 e 27 km
Al primo mattino la mia più grande preoccupazione è il meteo. Il cielo è grigio e le previsioni promettono pioggia abbondante, ma al momento del mio start alle 9.24 ancora nessuna goccia d'acqua è caduta. Le condizioni del terreno sono ottimali e dopo la brutta prestazione di ieri l'istinto è quello di spingere al massimo fin da subito. Dopo pochissimi chilometri di trasferimento siamo già in fila per la partenza del primo settore cronometrato, una lunga fila di piloti che uno ad uno attendono il proprio turno. La tensione sale mano a mano che mi avvicino. Ci siamo, VIA!! Tutte le tensioni si sciolgono in un colpo solo e tutte le energie si focalizzano sulla guida. In una lunga pietraia in salita leggo la nota successiva "km 9,57 al paletto in discesa a destra su traccia erbosa", ma arrivata al km indicato il paletto non c'è. Guardo il roadbook e mi accorgo di aver sbagliato a leggere, era 9,07!!!!! Devo tornare indietro di 500mt come da regolamento a non più di 30 km orari. Sembra una banalità, ma un errore di questo tipo porta via circa un minuto e mezzo, pesante in una classifica che ci distanzia per secondi e centesimi di secondo. Mi rimetto nel giusto percorso e guido al massimo delle mie possibilità, cercando di recuperare più possibile. Purtroppo dopo poco meno di 8 km un altro errore nella lettura del roadbook e prendo in discesa invece che la salita verso il crinale, ritrovandomi fuori percorso di 1,2 km. Scuoto la testa mentre torno indietro a ritrovare la nota giusta, rendendomi conto che in aggiunta al primo errore, con questo ultimo ho sicuramente compromesso l'esito finale della giornata. Al meglio delle mie possibilità cercando di non demoralizzarmi troppo, spingo fino alla fine del primo settore cronometrato. Mi fermo solo un attimo a prendere fiato prima di iniziare il lungo tratto di trasferimento verso il paddock assistenza. Per una buona parte di questo ci ritroviamo in quota, in una pista poco visibile e completamente immersi in una nebbia densa. Talmente ridotta la visibilità che quasi non ci vediamo tra piloti nello stesso percorso. Solo le luci della moto si intravedono flebili e in alcuni punti dobbiamo fidarci ciecamente di quello che è scritto sulla carta: "a sinistra ripida discesa e pietre", ma non si vede nulla! Si però il roadbook dice che è qui. Ok andiamo! Inevitabilmente le velocità sono bassissime, e altrettanto inevitabilmente si restringe il tempo a disposizione per presentarsi al controllo orario dopo l'assistenza. Ne consegue che come ci abbassiamo di quota e torna la visibilità, chiedo a me stessa e alla mia Beta gli straordinari per evitare di aggiungere penalità di ritardo ai pesanti errori della mattina. Fortunatamente la direzione ha concesso un +20min alla tabella di marcia e mi ritrovo con trenta minuti per riprendermi e fare il pieno alla moto.
Ultimo breve trasferimento e ultima prova cronometrata di questo weekend di gare abruzzese. Nonostante un altro piccolo errore verso la fine di quest'ultimo settore selettivo, riesco a chiudere con il sesto tempo di classe femminile, ma gli errori della mattina pesano come macigni, e nella somma dei due settori cronometrati mi trascinano ottava, ultima della mia categoria.
Sabato 29/04/23 - 211 Km totali con due Settori Selettivi rispettivamente da 20 e 34 km
La giornata si apre bene, mi sento in forma e confidente nella guida nonostante terreni a tratti veramente impegnativi. Dopo il primo settore cronometrato, un lungo e panoramico trasferimento navigato ci riporta al paddock assistenza. Al mio team mi comunicano che sono andata bene, segnando provvisoriamente il 111° tempo su 186 piloti e 5a posizione delle 9 ragazze in gara. Rapido check alla moto, pieno di carburante e via, pronti per un altro trasferimento navigato tra piste da MTB, percorsi stretti e discese ripide, che mi porta al secondo settore cronometrato. Durante il trasferimento inizia a piovere, una pioggerellina leggera ma fitta, e al momento dello start ormai il terreno si è trasformato in una pista saponata scivolosissima. Non ho particolare confidenza con i terreni viscidi e scivolosi e sono ancora più in difficoltà perché la pioggia riduce anche la visibilità, con maschera e strumenti di navigazione pieni di goccioline. Ma è così per tutti e cerco di fare il meglio che posso. Intorno ai 20km sui 34 inizio a sentire un rumore sospetto. Freno posteriore? Mono ammortizzatore? Cerco di controllare senza fermarmi e non vedo niente di strano, ma quel rumore non mi lascia tranquilla. Mi fermo da un addetto di percorso per controllare e notiamo che lo sfiato del freno posteriore si è rotto, ma non sembra perdere olio e mi rimetto in marcia. Sfortuna vuole che il finale è in prevalenza in discesa, con scalini di pietra e canali profondi. Altro che rally, questo è enduro! Continuo a non avere fiducia nel freno posteriore e ho paura che mi molli da un momento all'altro. E' brutto non sapere cosa sta accadendo alla propria moto. Sono tesa, guido male e conto ogni metro che mi separa dalla fine del settore selettivo. Incontro altri addetti di percorso e mi fermo per chiedere quanto manca, le braccia ormai non le sento più. Mi incitano "dai che è finita!", stringo i denti e dopo poco finalmente scorgo i due cartelli, prima il giallo e poi il rosso che determinano l'arrivo. Quasi mi commuovo per la fine di quello stress psicologico che mi aveva attanagliato. E' Finita!! Riprendo fiato e percorro il breve tratto di trasferimento in asfalto che mi riporta al paddock. Amara la constatazione che nella seconda parte di gara ho perso tantissime posizioni. La somma delle due prove mi porta a chiudere questa 3a tappa in 136a posizione assoluta e 7a nella classe femminile.
E quel rumore cosa era? I meccanici del mio team analizzano la moto e trovano il colpevole. Il disco freno posteriore si è storto, colpito probabilmente da una pietra, e il rumore era dovuto al passaggio della parte storta tra le pastiglie del freno. Ho come un Deja vù: prima giornata a Riotorto freno anteriore, prima giornata a Gioia dei Marsi freno posteriore. Devo aver fatto l'abbonamento ai problemi dell'impianto frenante. Ad ogni modo anche questa volta ABC Rally Action Team risolve il problema raddrizzando il disco freno e la moto è pronta ad affrontare un'altra giornata di gara.
I PRIMI GIORNI DI GARA
"Per la prima volta iscritta sia al Campionato Italiano Motorally che RaidTT ero un po' preoccupata circa la mia tenuta fisica a giornate di gara così lunghe ed impegnative. Fortuna, sfortuna o inconvenienti fanno parte del pacchetto. Un coperchio cassa filtro nuovo di pacca perso alla prima giornata, una pinza freno danneggiata sempre nella prima tappa, il tuffo tutt'altro che rigenerante in una profonda pozza di fango, la pioggia e la grandine. Nonostante non brilli nei tempi della classifica assoluta e in quella di classe femminile, sono molto soddisfatta dei miglioramenti rispetto alle precedenti stagioni di gara, a soli due anni dal battesimo in enduro e a tre da quella iniziazione nel deserto del Marocco, con le Beta rosse fiammanti di Avventure come principiante totale, che accesero questa grande passione.
So che le ragazze che mi precedono in classifica hanno una marcia in più come bravura tecnica ed anni di esperienza in sella, ma è per me sprone a lavorare ancora di più per cercare di migliorarmi il più possibile per cercare di avvicinarmi." - Elisa Gallorini
Domenica 02/4/23 - Percorso di 180 km con due settori selettivi da 28 km ciascuno e fettucciato
Partire davanti a due dakariani mi dà la carica per provare a spingere di più. Sono veramente soddisfatta per come ho affrontato il primo settore cronometrato e il fettucciato. Fino alla pausa assistenza, complice una penalità presa dalla mia diretta avversaria guadagno una posizione nella classifica provvisoria femminile. Poi la sfortuna ci mette lo zampino anche oggi. Nel tratto di trasferimento forte pioggia e grandine. Qualche pilota batte in ritirata, io in qualche modo riesco ad arrivare alla partenza del settore cronometrato. Fortunatamente la pioggia concede un attimo di tregua, ma sono zuppa fino al midollo, più che altro è scesa un po' la concentrazione. Sono comunque soddisfatta per come ho affrontato l'ultima prova, anche se nei tratti enduristici in discesa continuo ad avere timore e ho commesso un paio di errori, piccoli, di navigazione.
Ultimo trasferimento ancora sotto pioggia forte, ma porto a conclusione queste prime tre importanti giornate di gara.
Sabato 01/4/23 - Percorso di 260 km con due settori selettivi di 29 e 28 km e fettucciato
Un percorso meno fisico ma molto più navigato, che in gergo roadbook significa fuoripista con tracce poco o per niente evidenti e cambi direzione che richiedono maggiore attenzione poiché rimangono più nascosti. Non sono comunque mancati settori più tecnici ed enduristici.
Determinata a portare a termine tutte e tre le giornate di gara ho tenuto un passo più "conservativo" cercando di evitare di riportare altri danni alla moto. Ma in un settore di trasferimento in cui la nota cita semplicemente "pozze", trovandomi davanti ad una pozza che occupa tutta la carreggia, sbaglio traiettoria trovandomi nel lato più profondo. Presa di sorpresa dalla notevole profondità cado e mi ritrovo glassata di fango, moto ricoperta e strumentazione non leggibile. Con altri due piloti che mi seguivano in scia alziamo la moto a candela per essere sicuri che non abbia pescato acqua il motore. Tutto ok, posso ripartire. Di lì a poco raggiungo la mia assistenza che con dovizia porta via fango da strumentazione, maschera e guanti, mentre io terminerò la gara in veste mimetico/fagosa. L'importante è non perdersi d'animo e portarla in fondo, e così ho fatto con determinazione.
Di ritorno al paddock mi aspetta tanto lavoro. Lavaggio moto, pulizia filtro e altre sistemazioni. La moto è pronta ad affrontare l'ultimo giorno, mentre io finisco a notte fonda di studiare il roadbook dell'ultima tappa.
Venerdì 31/3/23 - Percorso di 235 km con fettucciato
La tappa è stata molto impegnativa e fisica a livello di terreni. Ho subito molto la prima parte con salite e discese molto ripide in fasce tagliafuoco e terreni secchi, ghiaiosi molto scivolosi. Dopo una breve sosta assistenza, trovo una seconda parte di gara più scorrevole e divertente, ed è lì che mi frego da sola. In un rettilineo veloce non vedo in tempo un ramo sporgente che impatto con la mano perdendo poi il manubrio e il controllo della moto. Ma sono in prova cronometrata, quindi senza nemmeno pormi il dubbio se gamba e moto stanno bene, in una manciata di secondi riparto. Verso fine settore selettivo però sento qualcosa sbattere alla ruota anteriore, manca poco alla fine, con prudenza ma non mi fermo. Finalmente la bandiera di fine settore cronometrato! Mi fermo a controllare la ruota anteriore e solo lì mi accorgo di aver perso anche il coperchio della scatola filtro. Si è allentato il piedino forcella destro e storta la pinza freno, il rumore che sentivo guidando era il sensore che sbatteva nella calamita nel disco freno, limandola quasi del tutto. Altri piloti mi aiutano ad assestare al meglio la ruota anteriore per portare a termine la tappa, per mia fortuna con un tratto di trasferimento di quasi solo asfalto. Con la moto così non è facile ripartire per altre due giornate di gara, ma il mio team assistenza riesce nell'impresa di mettermi nelle migliori condizioni possibili, raddrizzando al meglio la pinza freno e ricavando un coperchio cassa filtro da una tanica AdBlue trovata abbandonata al paddock. In perfetto stile AVVENTURE direi!!
Se pur non con bellissime grafiche messe su ad hoc prima della gara, il nuovo coperchio filtro ha rimbalzato sui social con la scritta Avventure nel Mondo a pennarello, potrebbe comunque considerarsi un successo!