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PARTENZE IN GRUPPO PROGRAMMATE |
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Offerte/Note |
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QUOTA DI PARTECIPAZIONE
LE QUOTE HANNO UN VALORE INDICATIVO E SARANNO CONFERMATE NEL FOGLIO NOTIZIE DI OGNI PARTENZA. | |||
Quota Base da Roma o Milano | EUR | 2.175 | |
Supplemento Pasqua e Ponti Primaverili | EUR | 240 | |
Supplemento Estate | EUR | 240 | |
Supplemento Natale e Capodanno | EUR | 240 | |
SUPPLEMENTO DA ALTRE CITTA’ - Su richiesta sulla base delle tariffe disponibili | |||
LA QUOTA COMPRENDE il trasporto aereo nella classe e con voli previsti da Roma e Milano. (Supplemento qualora siano necessarie tratte nazionali in coincidenza con il volo internazionale). Il quaderno di viaggio Africa australe, la polizza infortuni e l’assistenza completa Europassistance (prendere visione delle condizioni delle due polizze), il trasporto su veicolo tipo camion coperto con autista, le assicurazioni, il carburante, comprende l'uso di tende, la cucina da campo, sedie e tavoli. | |||
LA QUOTA NON COMPRENDE L'escursione in 4x4 nel Parco Moremi, gli eventuali supplementi per carburante e per controlli di sicurezza applicati dai vettori aerei successivamente alla pubblicazione dei programmi e tutto ciò che non è compreso ne LA QUOTA COMPRENDE. |
CASSA COMUNE | ||
CASSA COMUNE IN CORSO DI VIAGGIO | EUR | 580 |
Importo previsto di spesa in corso di viaggio per i servizi non compresi nella quota, si basa sulle esperienze dei gruppi precedenti ed è gestito dal gruppo che elegge un cassiere.Si basa sull'utilizzazione di servizi di medio livello. Consultare il Decalogo, punto 5 per una esauriente spiegazione sulla gestione della cassa Comune. Clicca qui |
ITINERARIO CONSIGLIATO E REDAZIONALE DI VIAGGIO | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il successo di partecipazione ai viaggi della Nuova Linea Safari è per noi motivo di grande soddisfazione per un ritorno al viaggio avventuroso. I viaggi della linea SAFARI sono realizzati con camion coperti, con finestrini e con autista-guida vedi veicolo che assicurano la possibilità di trasportare scorte e logistica. Vengono fornite tende e materassini (occorre solo il proprio sacco a pelo), oltre a seggiolini, tavoli e cucina da campo, acqua e carburante ciò che permette di affrontare con la massima sicurezza itinerari in regioni remote ed isolate in totale autosufficienza. I partecipanti collaborano alla preparazione del campo e alla cucina come previsto dalla nostra formula di viaggio. Per descrivere questo entusiasmante raid riteniamo proporvi la presentazione scritta da Iole Pescatori che ha interpretato nel modo più giusto questa grande avventura africana: “ In un villaggio Himba, nella regione del Kaokoland, nel nord della Namibia, mi sono ritrovata a giocare circondata da una decina di bimbi, i bambini Himba non capiscono e non parlano l’inglese ma conoscono perfettamente il linguaggio universale delle immagini e ho ripercorso, con loro grande gioia, il viaggio trascorso fino a quel momento attraverso le foto della mia macchina digitale. È stato in quella mezz’ora che mi sono resa conto del grande viaggio che stavamo facendo, nei sorrisi e nella frenesia di quei bambini alla visione di una interminabile, splendida, ricchissima sequenza di paesaggi, animali, territori, volti, situazioni che tutte insieme si srotolavano davanti ai loro e ai miei occhi. Abbiamo rivisto la grandiosità delle Cascate Vittoria, i colori degli abiti delle donne, le scene di vita quotidiana lungo le strade polverose in Zimbabwe. Poi le foto dei supermercati dove praticamente tutti i giorni avevamo fatto un poco di spesa. Hanno guardato curiosi i prati con le nostre tende montate, il caotico disordine all’interno del camion e della jeep che per venti giorni abbiamo considerato “casa”. Sono stati con me lungo le strade che abbiamo percorso, gli sbarramenti sanitari attraversati, dove ogni volta ci disinfettavano le scarpe e ci sequestravano le mele che non riuscivamo a mangiare lì per lì. Insieme siamo scivolati sulle dolcissime evanescenti e verdi rive del fiume Chobe in Botswana, popolate da una quantità incredibile di animali, coccodrilli, elefanti, scimmie, uccelli, ippopotami, bufali, hanno provato esaltazione nel rivedere le immagini dei leoni, tanti, intere famiglie, sotto gli alberi al riparo del sole accecante della savana nel Chobe N.P. e poi lo splendido Moremi dove il miracolo si è ripetuto con l’avvistamento continuo di giraffe, orici, elefanti, leoni ghepardi, impala, gazzelle, cudù e ogni animale strappava nei bambini piccole grida ed era una gara a dirne il nome, a riconoscerlo, su tanti molto stupore e incertezza ma una unica generale sicurezza, gli elefanti, in questa terra che è la dimora dei misteriosi elefanti del deserto. Abbiamo rivisitato il parco Etosha, questo in Namibia, nella loro terra, ma ugualmente per loro lontano, estraneo e stupefacente. Insieme a loro ho riso rivedendoci felicemente a mollo tutti vestiti sotto il rinfrescante gettito delle Epupa Falls, e mi si è sciolto il cuore davanti allo spettacolo del tramonto lungo il Kunene River. Lasciandoli ho pensato che eravamo appena a metà viaggio, forse non ancora, e già il poco, tantissimo tempo trascorso aveva impresso nell’animo quella traccia indelebile che ogni viaggio porta con sé. Ancora il percorso era lungo e i chilometri da fare tanti, dal nord della Namibia, a pochi passi dal confine con l’Angola, da cui eravamo separati solo dal fiume Kunene (che sensazione dormire lungo le sue rive, su di un materasso all’aperto e guardare le stelle, e pensare che l’Angola era lì a pochi metri, sull’altra riva) abbiamo attraversato il Kaokoland, la catena montuosa del Grootberg che si erge improvvisa ed evanescente ai lati dello sterrato polveroso, percorso la Skeleton Coast affascinante nella sua silenziosa nebulosità, visto le otarie a Cape Cross assordante calca che riempie l’aria del suo odore penetrante e delle sue laceranti grida, il gigantesco massiccio granitico dello Spitzkoppe, spettacolo unico nei colori al tramonto, con le sue pitture rupestri boscimane, la cittadina coloniale di Swakopmund, Walvis Bay turistico villaggio, le saline e gli stagni, regno dei fenicotteri rosa, il grande rosso deserto della Namibia con le alte dune le cui fotografie hanno fatto il giro del mondo, l’immenso Fish River Canyon, in questa stagione quasi privo di acqua ma ugualmente maestoso, l’Orange River, lussureggiante e rinfrescante dopo tanto deserto, Elands Bay, in Sud Africa, che ci ha accolto con le sue spiagge assolutamente incontaminate, il Capo di Buona Speranza, dove abbiamo avuto la finale, ultima stupefacente sensazione della conquista, Cape Town, e il ritorno ad una civiltà che ci ha riportato la meritata frenesia degli acquisti, della musica e dei locali fino alle tre del mattino. Un viaggio che solo a pensarlo è già un mito. E questo è un viaggio grande, reso ancora più grande dal modo in cui è strutturato, un lungo percorso che trova la sua ragione proprio nei tantissimi chilometri percorsi, nell’attraversamento in totale autonomia di luoghi e paesaggi tanto diversi e vari, ma tutti con un denominatore, siamo in Africa. L’Africa ha veramente tanti tanti volti, questa parte dell’Africa ha il volto della natura, degli spazi sconfinati, dell’alternanza di strutture morfologiche uniche e commoventi, povera di uomini, appare quasi disabitata, è un’Africa ordinata, priva di odori, protagonisti indiscussi gli animali, nei parchi si, ma anche liberi, si muovono intorno a te, e dal camion hai la possibilità di percorrerla tutta questa terra, di andarle incontro, di interiorizzarla in ogni sua più piccola variazione. Se dovessi sintetizzare l’essenza di questo viaggio lo considererei un lungo attraversamento, secondo me nasce così e così deve rimanere, così come il dormire in tenda e il cucinare in autonomia, e soprattutto il non avere niente di prenotato o organizzato, sono fasi imprescindibili di questo attraversamento. Gli autisti: Albert e J.P. due sudafricani di origine olandese, assolutamente fantastici, ottimi autisti, bravi meccanici, impeccabili guide, mi hanno aiutato moltissimo, conoscevano perfettamente strade, alberghi, camp site lungo il percorso, insomma con loro sono stata in una botte di ferro, sempre pronti e disponibili, naturalmente la sera dopo aver guidato tutto il giorno si riposavano e lasciavano a noi il compito della cucina ecc., quando c’era da preparare il barbecue però se ne sono sempre occupati completamente loro e a riposarci siamo stati noi. Cosa altro aggiungere...Buon Viaggio
L'itinerario consigliato o di massima potrebbe non corrispondere alla durata effettiva del programma e delle date esposte. E' pubblicato solo a titolo informativo ed è il risultato di precedenti viaggi realizzati dalla nostra organizzazione. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'Itinerario Consigliato e Redazionale Geografico è un racconto-relazione di una precedente esperienza di viaggio scritta e aggiornata dai partecipanti e dai coordinatori che costituisce lo schema del programma di viaggio suscettibile di modifiche sulla base delle decisioni dei gruppi nello spirito dell'autogestione del viaggio, caratteristica della formula dei viaggi avventure proposti da Viaggi nel Mondo. |